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Delibera sul trasporto pubblico ferma da 181 giorni. Civitas: “Ci appelliamo al Presidente della Repubblica”

Stavolta la lista Civitas e Bruno Magatti puntano in alto, al presidente della Repubblica per l’esattezza, pur di vedere accolte le proprie rimostranze nei confronti della giunta di Como. Il tema è la proposta di delibera presentata per la discussione in aula lo scorso novembre ma da allora rimasta nei cassetti.

“La pazienza è finita. Oggi, decorre il 181° giorno da quando abbiamo presentato in Comune Como la delibera sul Trasporto Pubblico Locale (Tpl) – ha sottolineato Magatti nella seduta di lunedì sera – Così sollecitati, dall’insipienza politica e istituzionale della Presidenza annunciamo che faremo valere il nostro interesse legittimo di fronte al Presidente della Repubblica”.

Della delibera e della sua presentazione avevamo parlato qui: “Como, il centrosinistra monta sui bus: “Maxi gara ma giunta inerte. Ecco cosa serve“.

“Sosteniamo in questo provvedimento la necessità di offrire nuovi modi per ridisegnare e vivere il trasporto pubblico della città di Como – ha rilanciato Civitas con una nota – Oggi più che mai, abbiamo bisogno di un trasporto pubblico moderno che vada incontro alle reali esigenze dei cittadini. Parliamo del giovane studente, dell’anziano, del disabile e dal pendolare, migliaia di persone che hanno nuove necessità, anche e soprattutto dopo il COVID-19. Certifichiamo e testimoniamo questo gravissimo ritardo che non può più essere tollerato”.

Non manca una reprimenda indirizzata al presidente del consiglio comunale, Anna Veronelli: “Mesi fa abbiamo sostenuto che la Presidentessa del Consiglio Comunale di Como, Anna Veronelli, stesse sbagliando gravemente e ingessando il Consiglio, la città di Como e i suoi cittadini dipingendo un’amministrazione pubblica con i toni e i colori ormai antichi e vetusti. Oggi l’amministrazione pubblica, per le svariate ragioni che tutti noi conosciamo, non è più e non può più essere in tale maniera. Come amministratori e praticanti della politica dobbiamo assumerci delle responsabilità più profonde”.

“Questo sarà il primo ma non l’ultimo che Civitas vuole portare a compimento. E’ arrivato il momento della fase due per tutti, anche e soprattutto della Politica – P maiuscola voluta”, chiude la nota.

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