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Il dossier segreto su Villa Olmo: per gli interventi mancano quasi 2 milioni di euro

C’è un dossier segreto sulla riqualificazione di Villa Olmo datato dicembre 2017 che sicuramente non starà facendo passare notti serene alla giunta Landriscina. Si tratta di 12 pagine messe a punto dagli uffici che fanno sinteticamente il punto sull’operazione “Navigare nella conoscenza”. Il punto focale è sicuramente alla pagina numero 3, dove sono compilate con precisione le voci economiche di tutto il progetto. E dove si scopre amaramente che i 7 milioni complessivi previsti dalla giunta precedente per l’operazione Villa Olmo, se non massicciamente integrati con altri fondi di bilancio, rischiano di lasciare alcuni “pezzi” scoperti.

Come noto, il budget complessivo per il recupero è di 7 milioni circa, 7 milioni e 59mila euro per la precisione (di cui 5 concessi da Fondazione Cariplo e gli altri pescati dalle casse municipali). In questo piano economico del progetto, fanno la parte del leone la “riqualificazione del parco storico e la creazione dell’orto botanico” con 2 milioni e 470mila euro, il “restauro conservativo, la riqualificazione e l’abbattimento delle barriere architettoniche della villa” per 2,2 milioni, il restauro conservativo del piano terra di Villa Saporiti con la riqualificazione del parco storico per un altro milione tondo e infine il restauro e la riqualificazione delle serre ottocentesche per 900mila euro.

Il problema è che per altre voci gli stanziamenti sono del tutto insufficienti a portare a termine i lavori. E’ il caso, ad esempio, della “realizzazione del Teatro pulsante all’aperto” che dovrebbe vedere la luce nel parco alle spalle di Villa Olmo. In questo caso, i fondi considerati nel piano economico del progetto sono 25mila euro, ma nello studio messo a punto a dicembre si indicano chiaramente altri “interventi non finanziati” per 325mila euro, ben 300mila in più. Ma se a questo teorico gioiellino per spettacoli e concerti si potrebbe anche rinunciare, almeno in prima battuta, ben più difficile sarebbe inaugurare il compendio rimesso a nuovo con l’ala del vecchio ristorante chiusa. In questo caso, nel piano economico i fondi presenti ammontano a 69.500 euro, mentre alla voce “ulteriori interventi non finanziati” compare la bella somma di 950mila euro. Che evidentemente dovranno essere recuperati altrimenti.

Fontana di Villa Olmo

Forse ancora più clamoroso – anche se su cifre inferiori – è il caso della voce “Riqualificazione Casino Sud per accoglienza biglietteria, bookshop e servizi igienici” per cui i fondi previsti sono 30mila ma con l’indicazione di altri interventi non finanziati per 300mila. Vi sono poi voci presenti nel piano economico per cui  lo studio afferma che proprio non c’è un euro: la riqualificazione della Casa dei giardinieri e il “restauro statuaria del parco di Villa Olmo, fontana monumentale e Tempietto neoclassico”, per cui gli interventi non finanziati arrivano 120mila euro (anche se sulle statue è stato già recentemente eseguito un lavoro di pulizia e recupero, ndr).
Infine, anche sulla pura promozione (“Azioni di sistema e di comunicazione integrata”) servirebbero altri 25mila euro rispetto ai 25 già disponibili.

In totale, dunque, per coprire tutti gli interventi ad oggi non finanziati, Palazzo Cernezzi deve (o dovrebbe) mettere di tasca propria, o comunque recuperare, ben un milione e 840mila euro, soldi che si aggiungerebbero a 7 milioni già da spendere. Per un totale stellare di quasi 9 milioni.

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