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E Fermi prese il cannone: “Bluff autonomia, Salvini metta fine al penoso teatrino romano”

Qualcuno che evidentemente non s’è fatto prendere dall’ubriacatura leghista tra Como e Roma – ultimo esempio la nomina a ministro dell’ex vicesindaco Alessandra Locatelli – c’è. E non è proprio un qualcuno-qualunque: si tratta del presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi (come noto ormai vicinissimo a Giovanni Toti nei travagli di Forza Italia). Il quale oggi, mentre sul Lario i salviniani festeggiano la succitata nomina “imperiale” ha invece deciso di prendere il cannone e sparare contro il governo gialloverde (soprattutto sulla parte “gialla”), con tanto di appello al vicepremier Matteo Salvini.

A caricare l’arma politica e le parole di Fermi il lunghissimo impasse sul tema dell’autonomia delle regioni, votata e approvata da milioni di lombardi ai tempi di Bobo Maroni e poi da allora rimasta lettera morta. Con tanto di strappo ulteriore di poche ore fa, nell’ennesimo vertice inconcludente sul tema tra Movimento Cinque Stelle (che fa muro) e ovviamente Lega.

“Autonomia, il grande bluff – tuona Fermi – Lo stesso presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha definito il teatrino in scena a Roma una farsa scandalosa. Salvini ne prenda atto e crei le condizioni per scrivere finalmente un nuovo contratto di Governo con il centrodestra”.

E ancora: “Il riconoscimento di quell’autonomia che i cittadini lombardi hanno chiesto con forza con il referendum del 2017 potrà esserci solo con un Governo che veda Lega e Forza Italia alleate, insieme alle altre componenti tradizionali del centrodestra – aggiunge Fermi, con il chiaro intento di dividere la compagine di governo romana – Chi ancora nutriva qualche speranza che questo Governo potesse dare risposte concrete alla richiesta di milioni di cittadini, oggi deve definitivamente rassegnarsi”.

“Ora non è più tempo di rinvii, ma di chiarezza e i lombardi sono stanchi di essere presi in giro. Salvini ne prenda atto una buona volta per tutte – conclude Fermi – e dimostri di avere, almeno lui, piena autonomia: l’autonomia di porre fine a questo penoso teatrino romano”.

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5 Commenti

  1. Dall’Olimpo della sua sua posizione Fermi si avvicina alla Lega , un senso di dignità e di umiltà per i poveri peones di Forza Italia sarebbe necessario.

    Oramai Fermi viaggia sulla sua nuvola

  2. Dimissioni anche dei Ravetto, Ronzulli, Galliani, Palmieri il posto lautamente pagato per i posti “rubati” a soggetti meritevoli e Comaschi e loro perennemente assenti …da territorio ed anche spesso dal Parlamento…. altro che dimissioni

  3. Perché non ti dimetti? Forza Italia è un partito finito… non hai ancora invitato a Como i tre esponenti parlamentari eletti nel collegio di Como tra cui la Signora Ravetto… cosa aspetti? Le prossime elezioni con la resa dei conti?

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