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“I documenti del Rapinese ‘acrobata’: non voleva ristrutturare lo stadio lì e stralciava negozi e hotel”

Il Pd di Como va all’attacco del sindaco Alessandro Rapinese sul tema degli spazi commerciali che – secondo il progetto presentato in comune dal Como 1907 – sono previsti nel nuovo stadio. Lo spunto viene da un vecchio emendamento firmato e votato proprio dall’allora consigliere di opposizione, con cui Rapinese – secondo i dem – proponeva “di stralciare dalla variante al Piano di governo del territorio (poi approvata nel 2016) la possibilità di intervenire sullo stadio Sinigaglia con forme di partenariato pubblico/privato, anche con l’insediamento di attività turistico/ricettive e commerciali, esercizi di vicinato, esercizi pubblici e medie strutture di vendita. Cioè in sostanza esattamente l’attuale proposta della società Como 1907”.

“In tale occasione – ricorda il Pd con una nota firmata dal consigliere Stefano Legnani e dal segretario cittadino Daniele Valsecchi – l’allora consigliere Rapinese sottoscrisse e votò favorevolmente un emendamento (lo trovate qui), poi respinto, con il quale si proponeva di eliminare questa previsione affermando: “io penso che di esercizi commerciali ci siano sufficienti spazi in città … Noi stiamo prevedendo ancora in quella zona, che è una zona delicatissima, con un equilibrio precarissimo… altre strutture. Dopo di che neanche voglio considerare l’ipotesi che lo stadio veramente sia considerato di ristrutturarlo lì.”, concludendo “Penso che lì l’unica cosa sia quella di ripristinare un po’ di decoro, due giardini, due robe… se volete fare qualcosa in quella zona sistemate il verde, sistemate i giardini, sistemate la zona lago”. Il suo gruppo consiliare votò poi contro la delibera che approvava la variante al PGT”. I dem allegano anche il verbale della seduta, che trovate qui sotto.

Verbale Consiglio Comunale 03.03.2016

“L’attuale Sindaco di Como, che ora si dice favorevole a ristrutturare lo stadio Sinigaglia, insediandovi anche attività commerciali, era allora invece contrario non solo alla presenza di tali attività ma anche alla stessa ristrutturazione dello stadio – prosegue il comunicato del Pd – Fa quindi sorridere che ora accusi di opportunismo chi allora, la maggioranza di centrosinistra, approvò la variante e tuttora la sostiene. Il PD, a differenza sua, è oggi coerente con la posizione assunta allora”. Qui sotto, il verbale del consiglio comunale del marzo 2016.

Poi un ultimo spunto polemico sull’accusa lanciata pochi giorni fa dal sindaco ai “sabotatori” del progetto per il nuovo stadio: “A fronte di tutto ciò è appare incredibile che accusi altri di non essere sinceri. Il peloso opportunismo, come lo definisce il sindaco, è forse proprio il suo che con una capriola, degna del migliore acrobata, ha cambiato radicalmente posizione affermando adesso che vuole che lo stadio rimanga esattamente dove è sorto e pure nuovo. A questi ribaltamenti abbiamo assistito più volte in questi anni di amministrazione, a seconda di come soffia il vento. E’ vero che il non cambiare idea è solo degli stupidi, ma ci vorrebbe almeno l’onestà intellettuale di riconoscerlo. Infine un consiglio gratuito: al posto di invitare quelli che chiama fenomeni a mettersi un cappellino e a lavorare con la cazzuola per il nuovo stadio, potrebbe prendere lui stesso la cazzuola e dare una mano per portare a termini i lavori nei giardini pubblici, che sono proprio vicino allo stadio e che languono da tempo, sistemando così le “due robe”, come diceva in passato”.

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