“La Federazione provinciale del Partito Democratico di Como ha indicato alla Direzione regionale e del Segretario regionale i nomi delle persone del territorio della provincia di Como che si sono rese disponibili alla candidatura alle prossime elezioni del 25 settembre prossimo. I candidati proposti sono: Chiara Braga, già deputata del Partito Democratico, Patrizia Lissi, capogruppo PD in Comune a Como e più votata alle ultime elezioni comunali con oltre 600 preferenze, Paolo Furgoni, attuale consigliere provinciale ed ex Sindaco di Cernobbio, Davide Palermo, segretario del Circolo Pd “Dino Veronelli” di Olgiate Comasco e consigliere comunale, Alberta Chiesa, consigliera comunale del Pd a Erba, e Antonio Pagani, capogruppo Pd al Comune di Cantù”.
Così recita la nota ufficiale diramata nel promeriggio dai Dem lariani (in fondo trovate le parole del segretario Federico Broggi) in vista delle prossime elezioni. Nulla di strano, si dirà, normale amministrazione presentare una rosa di candidati. Vero, se non che nel bouquet spunta il fiorellino non privo di spine. Già, perché non è casuale venga messo sul piatto un nome pesante come quello della capogruppo a Palazzo Cernezzi, Patrizia Lissi, e che lo stesso comunicato sottolinei come Lissi sia la “più votata alle ultime elezioni comunali con oltre 600 preferenze”.
Bisogna fare un passo indietro. E’ ben noto come i nei lettiani comaschi vivano due anime distinte, plasticamente rappresentate dalle tensioni interne che portarono poi alla scelta di Barbara Minghetti quale candidato sindaco. Prima dell’ufficializzazione del nome (infine, è vero, votato all’unanimità dalla segreteria) la deputata Chiara Braga non aveva nascosto forti simpatie per l’ex deputata e ex segretaria della Cisl di Como, Adria Bartolich (poi candidata per Civitas e Il Bene Comune). E non si svela nulla di nuovo ricordando che i rapporti tra la parlamentare e il consigliere regionale Angelo Orsenigo non siano proprio un idillio.
Ora, Braga è una deputata molto forte, è nella segreteria nazionale ed è strettamente legata a Dario Franceschini che, come si dice, “la tiene in un palmo di mano”. La sua ricandidatura è cosa che al 99% avverrà. Certo, il comunicato inviato oggi dal partito non va sottovalutato perché manda un segnale se non di aperto dissenso quantomeno di fibrillazione. I soliti beninformati spiegano come il documento, tra i molti significati di cui è stato caricato, vorrebbe suggerire in primis la scarsa presenza di Braga nel Comasco. Troppo affaccendata dai pur importantissimi incarichi nazionali è dunque giudicata troppo lontana dalle tematiche del territorio che deve rappresentare.
Non sfugge peraltro – vedi sotto – il modo scelto da Broggi per rivolgersi alla parlamentare: “Un ringraziamento quindi all’onorevole Chiara Braga, rappresentante comasca in Segreteria Nazionale e tuttora al lavoro per porre le tematiche ambientali e della transizione ecologica al centro dell’agenda democratica”. Insomma, non una parola su Como e la provincia.
Ora però Lissi non è solo un “anti” Braga calata come a interpretare il testimone di dissenso. Tutto il contrario. Nel partito sono molti a ritenere che forte di un radicamento territoriale marcato la consigliera abbia la capacità e potenziale per catalizzare forte consenso nell’elettorato. Inoltre emerge come, dopo 14 anni con Braga, diverse anime chiedano un rinnovamento con una nuova rappresentanza romana.
Ciò detto, ribadiamo, la solidità politica capitolina della deputata non è in discussione (così come le sue addentellature) e difficilmente si annunciano rivoluzioni. Comunque sia il sasso è lanciato, l’aria elettorale, nonostante la canicola estiva, si fa frizzantina. Staremo a vedere.
Continua poi la nota Pd:
“Le personalità che abbiamo deciso di mettere a disposizione del Partito sono rappresentative di tutte le aree territoriali della provincia di Como (olgiatese, bassa comasca, lago, erbese, canturino-marianese e Como città) – dichiara il segretario provinciale del Pd, Federico Broggi – hanno o ricoprono tutt’ora ruoli all’interno delle Amministrazioni locali o nazionali, elemento che ne vuole evidenziare la forte competenza indispensabile per il difficile periodo che il nuovo Governo dovrà affrontare. Ovviamente tutta la Federazione vuole ringraziare i nostri Parlamentari uscenti per il lavoro svolto sul territorio. Un ringraziamento quindi all’onorevole Chiara Braga, rappresentante comasca in Segreteria Nazionale e tuttora al lavoro per porre le tematiche ambientali e della transizione ecologica al centro dell’agenda democratica. Particolare gratitudine va anche al Senatore Alessandro Alfieri che tanto si è speso sulla tematica del frontalierato e degli enti locali nell’area di Como e Varese. Proprio per questi motivi auspichiamo che la Federazione regionale possa sostenere anche la candidatura del Senatore in uno positivo spirito di collaborazione, che possa trascendere il confine territoriale e abbracciare quello della composizione degli attuali collegi”.
Dieci priorità per il futuro del Paese: “Ecco le missioni da affrontare dal primo giorno di mandato”
Insieme alla rosa di nomi dei candidati, la Federazione provinciale ha indicato inoltre una lista di temi economici, sociali e politici che costituiscono una priorità a livello nazionale: “Abbiamo individuato dieci “missioni” che riteniamo vitali per il futuro del Paese: una riforma radicale delle leggi che regolano il mercato del lavoro, la lotta all’evasione fiscale, gli investimenti nell’istruzione e nella formazione anche per ridurre il fenomeno dei giovani che non studiano e non lavorano, la transizione ecologica, una legge sul fine vita, l’incentivazione della mobilità sostenibile sia per il trasporto passeggeri che quello merci (con particolare attenzione al trasporto intermodale di raccordo tra Como e Chiasso), il contrasto e la lotta al femminicidio, la violenza e la discriminazione di genere, la salvaguardia del diritto alla salute a partire dal porre soluzioni concrete alla carenza dei medici di medicina generale e i tempi proibitivi delle liste d’attesa per l’erogazione delle visite specialistiche e, infine, la lotta al crimine organizzato e la diffusione della cultura della legalità. Per la comunità democratica comasca sono queste le tematiche da cui dipende il futuro del Paese e che vanno affrontate dal primo giorno di mandato del nuovo Governo” conclude il Segretario.
9 Commenti
Braga o Bartolich sono entrambe piddine, dunque una fregatura.
Pardon, volevo dire Lissi.
Basta democristiani. Il PD non ha più niente a che fare con la sinistra. Che impegni prende questa gente che si vanta dei dati sull’occupazione dei mirabolanti risultati del Job’s Act (la legge più censurata dalla Corte Costituzionale nell’era repubblicana) quando il lavoro che c’è è malpagato, crea povertà e aumenta il dumping sociale. Lissi, Braga mamma mia che tristezza…
Roba da matti !!!!!
Ma esiste ancora il PD comasco? Chiedo per mio cuggino che arriva da Zurigo per votare la Meloni.
Un viaggio di cui essere orgogliosi !
Magari lo ha già fatto per l’altro pifferaio….
Mio cuggino viaggia molto e tochin tochello ve smonta tuti sinistri che siee.
Nell’uninominale di Como contro Laura Ravetto non ce la fece Braga, comunque risultata eletta perché inserita anche lista proporzionale; Lissi, invece, era candidata nel collegio di Cantù.
Sarebbe interessante capire chi sarà candidato nel collegio uninominale e chi nel proporzionale.
Nel ’18 Braga fu eletta nel proporzionale e Lissi, candidata nel collegio uninominale, non ce la fece contro Ravetto.