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Attualità, Politica

Primo del Cdx in Lombardia. Fermi, una gioiosa macchina da guerra: “Pazzesco”. Assessore? “Non decido io”. Scherza: “Gaddi? Ho lasciato FI per farlo entrare in Consiglio”

E’ vero, rubiamo a un’altra storia e a un altro contesto l’espressione coniata da Achille Occhetto ma oggi calza a pennello su Alessandro Fermi. L’uomo delle 13.883 preferenze è davvero una gioiosa macchina da guerra. Primo anche a Como città con 1.239 voti personali, e trionfante nella sua Albavilla (1.235) “Albavilla uber alles”, sorride. In un momento storico in cui è l’astensione a farla da padrone Fermi è passato dalle 8.657 preferenze del 2018 alle 13.883 di oggi. Oggettivamente un capolavoro.

Lei è impressionante.
(Ride) Questo è un suo giudizio. Io esprimo grande soddisfazione, durante la campagna elettorale ho avuto una sensazione sempre molto positiva ma un conto sono le sensazioni, altro i voti. Mi aspettavo un bel risultato, certo non così bello. Vista l’affluenza avevo fatto una riflessione sulle preferenze. Invece il risultato è stato pazzesco.

Figlio di cosa?
Devo dire che durante la campagna elettorale mi sono stati sempre riconosciuti vicinanza al territorio, risposte sempre pronte per tutti, presenza e risultati concreti. Insomma, è l’esito di cinque anni di lavoro. Un consigliere uscente non improvvisa la campagna elettorale in due mesi, deve impegnarsi molto seriamente per tutto il mandato.

Ha avuto anche una macchina elettorale imponente.
La campagna è stata organizzata bene e ringrazio tutto lo staff ma davvero ho percepito il giudizio delle persone come esito dei cinque anni di lavoro. Ho sempre dato il massimo al netto delle mie capacità e per questo sono sempre stato sereno, la gente ha apprezzato.

Quanto ha speso per la campagna?
Circa 38mila euro (il limite fissato per tutti è di 40mila, Ndr).

Per il più votato del centrodestra in regione cosa si profila? La giunta? Di nuovo la presidenza del Consiglio? (Nb: Anche se è difficile perché il rieletto Fontana è della Lega come Fermi è la doppietta presidenza regionale e presidenza del Consiglio non è cosa politicamente elegante).
Oggi esprimo soddisfazione per l’affetto e la riconoscenza. Ho contribuito a portare la Lega ad essere il primo partito in provincia di Como. Sono a disposizione.

Questa è diplomazia. Ma ricordiamo: cinque anni fa primo risultato eccezionale eppure non divenne assessore. Oggi esito come giustamente dice lei “pazzesco”. Se non entrasse in giunta non solo sarebbe clamoroso ma politicamente ingiusto.
Sono valutazioni dei partiti. Ripeto, rimango a disposizione.

Si ritrova in consiglio l’ex compagno di partito, Sergio Gaddi (intervistato qui).
Sono contento. Gli ho scritto prima che deve ringraziarmi. Sono passato da Forza Italia alla Lega per farlo entrare (scherza, ovvio, Ndr). Sono contento anche per il seggio scattato nel comasco della lista Fontana, entra Marina Cesana, sindaco di Monguzzo, una grande amica di famiglia, sempre stata in squadra con me sia in Forza Italia che nella Lega.

Qualcuno, al suo ingresso fra i salviniani, aveva stortato il naso. Ma oggi, numeri alla mano, è la Lega che deve ringraziarla, non viceversa.
La Lega nell’ultimo anno e mezzo mi ha accolto benissimo, anche i militanti storici. Mi sono sentito subito in famiglia, chiaramente ci ho messo del mio. Sono arrivato in punta di piedi e oggi sono felice di aver dato il mio contributo.

Ecco l’uomo forte della Lega nel comasco.
No, siamo una squadra e lavoriamo benissimo con Alessandra (Locatelli, ministro del governo Meloni, Ndr), Nicola (Molteni, sottosegretario del governo Meloni, Ndr), Eugenio (Zoffili, deputato, vicesegretario e responsabile organizzativo del partito in Lombardia, Ndr). Sono serio quando dico che vince la squadra. E poi nessuno si pesta i piedi, abbiamo ruoli diversi in Enti differenti.

Finite le elezioni, domanda locale. La Lega, pur sedendo tra le minoranze, è sempre stata molto morbida con il sindaco di Como Alessandro Rapinese. Non mi riferisco all’attività consigliare di Elena Negretti appena subentrata, ma a quella della dimissionaria, il ministro Locatelli.
Devo dire che non ho mai apprezzato la polemica tanto per farla. Sono stato anche io sindaco e so che quando un sindaco viene eletto ha una prima fase delicata dove deve affrontare nuove cose. Come si fa a giudicare a distanza di 8 mesi dalle elezioni? Rapinese poi dovrà dimostrare il proprio valore ma dobbiamo attendere. Le persone capiscono da sole se uno fa bene o fa male. Ma oggi è troppo presto per esprimersi. 

Super risultato nella sua Albavilla.
Albavilla uber alles (ride), 1.230 preferenze con la Lega al 56%. E’ bellissimo ma bisogna dire che tutto il territorio ha risposto benissimo, dalla Valle Intelvi alla Bassa comasca ho una presenza molto diffusa.

Il più votato anche a Como città. Bravo.
Grazie.

Farà l’assessore? (Magari dopo i complimenti ci casca)
Lei è simpatico ma…

E’ a disposizione del partito.
Esattamente.

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2 Commenti

  1. C’è da sperare che chi è stato eletto nel nostro territorio porti all’ordine del giorno i problemi che il nostro territorio vive primo fra tutti la situazione non certo ottimale della sanità a Como e provincia. La priorità è l’autonomia amministrativa dall’ATS Insubria e la trasformazione, cosa chiesta a gran voce dai nostri Sindaci, dell’ASST Lariana a ATS Lariana. Ma oltre a questo sarebbe opportuno anche mettere mano alla medicina territoriale con le carenze, principalmente nella nostra provincia rispetto a quelle vicine, di medici di base e guardie mediche. Molti cittadini sono senza medico e molti medici hanno un numero di mutuati eccessivo. Cari Fermi, ma vale anche per Dotti e Gaddi, non si chiede di fare opposizione ma almeno abbandonare la politica dei “cugini poveri” dei varesotti…. Almeno questo.

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