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Il caso delle firme, Rapinese attacca. Ma Nessi: “Tutto archiviato”

Il consiglio comunale è tornato a discutere del caso della firma a nome Barbara Minghetti apparsa su una mozione che, però, almeno secondo le accuse del consigliere Alessandro Rapinese, non venne apposta dalla diretta interessata bensì dal collega di lista Vittorio Nessi. Il caso risale al febbraio 2019 e da subito Rapinese denunciò come “falsa” la firma sul documento. La stessa Barbara Minghetti, interpellata direttamente da ComoZero, disse però di aver autorizzato Nessi a firmare al suo posto in pieno accordo, così come ribadito anche dallo stesso collega di gruppo consiliare. Una spiegazione che però non fermò la polemica di Rapinese e che proprio ieri sera si è arricchita di un nuovo elemento (QUI LA VICENDA E I DOCUMENTI).

Tornando sulla vicenda, Rapinese ha chiesto al segretario generale di Palazzo Cernezzi, Giuseppe Locandro, se, il caso fosse stato portato all’attenzione della Procura di Como.

“Parlando con mia figlia che studia Giurisprudenza – ha dichiarato durante il consiglio comunale Rapinese – mi ha fatto notare che chiunque metta una firma falsa persino sul libretto scolastico va incontro a una condanna penale perché è reato. Volevo dunque chiudere al segretario generale, che peraltro già aveva sottolineato la rilevanza penale di quel gesto, se avesse comunicato alla Procura quanto accaduto e se abbia ricevuto una risposta. Se non avesse comunicato quanto occorso in questo consiglio comunale, allora che lo faccia domanttina o lo farò io”.

Poco dopo il segretario generale di Palazzo Cernezzi ha risposto: “Io ho fatto la segnalazione tempestiva in quanto pubblico ufficiale, che, non appena avuta una notitia criminis, ha l’obbligo di fare la segnalazione alla Procura della Repubblica. Non ho avuto altre notizie in merito, ma questo non rientra nelle mie competenze”.

Ma alla fine oggi stesso è stato il consigliere Nessi a dare la notizia dell’archiviazione: “Segnalo per completezza di informazione che il procedimento a cui si fa riferimento è stato archiviato”.

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7 Commenti

  1. Sarebbe opportuno essere prudente prima di definire l’apposizione di una firma altrui un “falso” soprattutto dopo che la Procura ha archiviato e soprattutto dopo che modifiche legislative e una giurisprudenza assai corposa hanno limitato sensibilmente le fattispecie di reato. Non vado oltre. Non vorrei dire cazzate, il tema è complesso e non se ne sa mai abbastanza. Tuttavia, questo episodio ci dà la dimostrazione del mondo al contrario di Rapinese dove una brillante studentessa di Giurisprudenza ne sa più di laureati in Giurisprudenza che ne sanno più di Avvocati e Magistrati che, a loro volta, ne sanno più di Docenti universitari e di luminari di Giurisprudenza. È un mondo dove chi ha preso 38 alla maturità ha fatto meglio di chi ha preso 60, di chi milita in seconda categoria gioca meglio di chi milita in Serie A. Un mondo per intendersi dove non è necessario coltivare con fatica le proprie competenze, è sufficiente credersi campioni come i bambini che giocano a calcio immaginando di essere Messi o Cristiano Ronaldo. Un mondo dove l’impegno e le qualità non contano ma conta solo il proprio Super Ego e l’assoluta presunzione di apprendere in un attimo competenze che altri hanno con fatica coltivato in una vita. Insomma, un mondo dove Rapinese recita la parte del politico pensando che basti solo questo per essere in grado di fare il Sindaco. ?

    1. Applausi applausi applausi a Gioele!
      Aggiungo che comunque essere un buon controllore, un buon oppositore, non porta automaticamente ad essere anche un buon amministratore, anche un buon sindaco.
      Per non parlare della sua incapacità a fare squadra con persone che valgono (le poche avute sono fuggite) perciò si circonderà da yesman e yeswoman.
      Le parole pesano e rimangono, e in questi molti anni da appositore, il SuperEgo Rapinese ne ha dette tante, ma veramente tante, tali da indurre un elettore, se si soffermasse un minuto a rifletterci, a non votarlo assolutamente.

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