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Forza Italia gela Corengia. Fanetti-Bernasconi, frustate sul “deretano (semi)misterioso”

Se esistono l’amore a prima vista e il colpo di fulmine, ecco, tutto si può dire tranne che quelle scintille siano scoccate ieri sera tra il gruppo di Forza Italia e il nuovo assessore nominato dal sindaco, Angela Corengia.

A lanciare subito un messaggio secco e non del tutto rassicurante alla nuova componente di giunta è stato il capogruppo forzista Enrico Cenetiempo.

Il quale, dopo un breve excursus sulle turbolenze delle scorse settimane culminate nel ritiro degli assessori dalla giunta (“Più volte avevamo chiesto al sindaco di trovarci e rivedere il programma scegliendo le priorità programmatiche del mandato, ma purtroppo a un certo punto è servito dare un segnale forte”), dopo aver annunciato che in caso di rientro un nome sarà “sicuramente Amelia Locatelli” e dopo aver difeso “il ruolo anche politico di Anna Veronelli”, ha spedito una letterina poco natalizia ad Angela Corengia.

“La cosa che mi lascia un po’ perplesso – ha affermato Cenetiempo – è che lei ha esordito dicendo di non essere un politico, in una giunta dove i politici sono forse un paio. Lei però deve avere un colloquio con i politici in aula, l’auspicio è che prima che si faccia qualunque azione lei ci spieghi. Poi noi faremo le nostre valutazioni in caso di dichiarazioni e votazioni. Altrimenti, litigheremo parecchio”.

Peraltro, ieri sera a suo modo Forza Italia è stata protagonista anche fuori dalla sala del consiglio comunale. In particolare, è stato il capogruppo del Pd, Stefano Fanetti, a evocare l’esponente azzurro e presidente di ComoCalor Andrea Bernasconi, autore qualche ora prima di un affilato post su Facebook.

Letteralmente, questo: “E finalmente Gian-Francesco parlò, dicendo cose di estrema banalità pur di giustificare il mostruoso odore di mastice proveniente dal suo deretano! Tutti gli insider sanno la verità vera…”.
Fanetti ha interpretato quelle parole come dirette alla lunga lettera diffusa ieri dall’assessore (ex forzista ora in Fratelli d’Italia, con contestuali dimissioni e rientro in giunta) Franco Pettignano.

“Il presidente di ComoCalor Andrea Bernasconi – ha detto in aula Fanetti – dimostra certamente di avere, oltre alla competenza certificata dal sindaco e dall’assessore Caldara (che risposero a un’interrogazione in merito da parte di Vittorio Nessi, ndr) anche una certa classe. Oggi pomeriggio – ha proseguito il capogruppo Pd – su Facebook il suo post comparso dopo le dichiarazioni dell’assessore Pettignano sta quasi a dire che il circo del centrodestra continua con sempre nuovi e divertenti colpi di scena”.
A chiudere il cerchio tra deretani e polemiche, Bernasconi ha nuovamente affidato al social un messaggio sibillino: “A quanto pare manifestare la propria libertà d’opinione (Art 21 Costituzione della Repubblica) per alcuni piddini è sintomo di ineleganza…O forse gli sto proprio antipatico io, cosa di cui andrei ovviamente particolarmente fiero!”.

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