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I Giovani Democratici si scagliano contro la Lega Giovani: “Remigrazione razzista, discriminatoria e incostituzionale”

A distanza di qualche settimana dal famoso comunicato ufficiale della Lega Giovani di Como che sosteneva la necessità della cosiddetta “remigrazione” per stranieri in Italia autori di reati ma anche per altre ragioni, oggi – evidentemente dopo una lunga elaborazione – arriva la replica dei Giovani Democratici comaschi. Di seguito la nota.

Abbiamo letto in queste settimane il comunicato della Lega Giovani che propone politiche di “re-migrazione” razziste e discriminatorie per “gli immigrati che delinquono e non si integrano”.

In prima battuta abbiamo deciso di non commentare questi affronti alla ragione, sperando che svanisse tutto in fretta, come il ricordo di un incubo spaventoso. Ora, però, avendo assistito agli effetti e alle emulazioni che questa sparata ha causato, non possiamo che gridare il nostro sgomento per una politica che invoca tali follie.

La logica che sta dietro a questa proposta è pericolosa e vaga in quanto si parla di chi “non si integra”, un concetto piuttosto indefinito. Chi decide cosa si intende per integrazione, quando una persona si definisce integrata? Quali sono i parametri? Quali sono le tradizioni che se non seguite dovrebbero portare alla re-migrazione? Ci chiediamo noi Giovani Democratici di Como.
Immaginare che delle persone possano essere etichettate come non integrate e di conseguenza re-migrate è una deriva autoritaria che richiama ideali fascisti che condanniamo e che indeboliscono i principi di convivenza civile e libertà del nostro Paese.

Si parla di dignità che le persone con un background migratorio o di seconda generazione toglierebbero alla città. Sinceramente, noi crediamo che una città dignitosa è una città che si apre, che integra, che si mette a disposizione di chi ha bisogno; non una città che parla di re-migrazione, che minaccia, che si chiude e si rifiuta di dialogare per trovare modi di migliorarsi.
Oltretutto, la proposta di revocare la cittadinanza a chi non rispetta le tradizioni italiane è una proposta incostituzionale e che va contro i principi di uguaglianza e di inclusione che dovrebbero essere capisaldi della democrazia.

Come Giovani Democratici di Como ci opponiamo con forza a queste proposte, non solo perché crediamo che l’idea di “re-migrare” le persone con un background migratorio sia surreale e moralmente inaccettabile, ma anche perché crediamo in una politica che fonda le radici nei valori dell’accoglienza, della coesione sociale, della giustizia e dell’inclusione.

Anna Tagliabue, Alessandro Rossi e Andrea Nicoli
Segreteria Provinciale dei Giovani Democratici di Como

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