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Il nuovo potere rapinesiano, tanta Lega e due indomiti: la Fiera fotografa i nuovi equilibri politici a Como

Ha fotografato molto bene lo stato dell’arte della geografia politica comasca, l’inaugurazione di ieri della Fiera del Libro di Como, in piazza Cavour. Come capita sempre a ogni cambio di amministrazione (locale in questo caso, ma lo stesso schema si ripete quando tocca ai livelli regionale o nazionale), gli eventi pubblici di punta della città mostrano i cambi della guardia, i nuovi poteri e inevitabilmente il declino di quelli precedenti (o di chi “non ce l’ha fatta”). E così è stato anche ieri.

Di fatto, sotto il tendone della fortunata manifestazione culturale si è rappresentato perfettamente il momento di transizione, anche considerando le prossime elezioni politiche che certamente daranno un’altra rimescolata agli assetti politici sul territorio.

Il primo e più tangibile segnale – inevitabilmente – riguarda il nuovo potere in città, ossia la massiccia presenza di esponenti della Lista Rapinese (il sindaco era assente solo perché al seguito del nuovo cardinale della Diocesi, Oscar Cantoni). Dunque tra palco e platea sono arrivati l’assessore alla Cultura e alla partita specifica, Enrico Colombo, la vicesindaco Nicoletta Roperto (che ha poi materialmente tagliato il nastro della Fiera) ma anche il presidente del consiglio comunale di Como, Fulvio Anzaldo, l’assessore Ivan Matteo Lombardi (che oltre all’Ambiente ha anche la delega a sponsorizzazioni e finanziamenti pubblici) e l’assessore Nicoletta Anselmi (Personale, Comunicazione, Rapporto col Consiglio).

Dei gruppi di minoranza attuali, è la Lega (che alle comunali manifestò espressamente simpatie per l’allora candidato sindaco Alessandro Rapinese) che ha fatto davvero la parte del leone, anche perché la Regione è sostenitrice diretta della manifestazione. E dunque (tenendo conto che ieri non erano presenti per impegni sopraggiunti ma erano ufficialmente invitati anche l’assessore regionale alla Cultura Stefano Bruno Galli e il sottosegretario Fabrizio Turba) ecco presenti Alessandra Locatelli (assessore alla Famiglia a Palazzo Lombardia), Alessandro Fermi (presidente del consiglio regionale), il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni in rappresentanza del governo e poi ancora l’ex assessore comunale Alessandra Bonduri e l’ex consigliere comunale Andrea Valeri. In veste non politica ma da finanziatore e sponsor della Fiera, anche un altro storico esponente della Lega, il presidente di Asf Guido Martinelli.

Detto di Bonduri e Valeri, decisamente più limitata la presenza di altre forze di governo (ma anche di opposizione) dell’epoca Landriscina: in platea soltanto l’ex assessore al Commercio, Marco Butti, che si occupò dell’evento negli anni scorsi (e il cui lavoro pregresso è stato citato galantemente sia dall’assessore Enrico Colombo, sia dal presidente di Confesercenti Claudio Casartelli e per il quale si vocifera di corsa alle regionali 2023). Di area FdI, benché anche lei in forma istituzionale per la sponsorizzazione garantita alla Fiera da Acsm Agam, anche la vicepresidente dell’azienda, Nicoletta Molinari.

Insomma, come si diceva una foto nitida degli equilibri del momento: Rapinese in città, Lega a Milano. Chissà se con l’annunciata vittoria di Giorgia Meloni a Roma (pur assieme a Lega e Forza Italia) l’inquadratura generale, per così dire, cambierà nei prossimi eventi pubblici di rilievo in città.

In ultimo, una menzione per così dire d’onore: la presenza del consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo (foto sopra, al centro), sempre a rappresentare il sostegno (anche se dall’opposizione) del Pirellone alla manifestazione culturale cittadina. Nella fossa dei leoni e con pochissimi “alleati” attorno, per scherzare un po’, ma senza fare un plissè.

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8 Commenti

  1. Butti sempre in prima fila..ma ritirarsi e iniziare invece magari a lavorare no?(mo magari ci dice che sta lavorando per la città ahahaha) Cioè che vinca o che perda sempre gli stessi li a farsi vedere a parlare etc etc…i risultati di sta gente sono li da vedere da anni ed anni.

    Ma basta! Un po’ di dignità!

  2. Ma come? Nessuno dei piddini e dei loro alleati, che si ritengono superiori culturalmente a tutti, e che poi non partecipano alla Fiera del libro? La presenza di prezzemolOrsenigo infatti non fa testo: come sappiamo bene, lui va sempre dappertutto.

    1. Non fa notizia il cane che morde l’uomo ma l’uomo che morde il cane. Infatti, non è stata sottolineata l’assenza alla Fiera del libro degli esponenti del PD perché la notizia sensazionale è stata la presenza del Sottosegretario Turba. Infatti, vedendolo aggirarsi in quel contesto, non è sembrato fosse troppo a suo agio.

  3. Ovviamente in prima fila chi notiamo?
    Il sempre presente Fermi, non ne manca una per lui la politica è esserci sempre e comunque, ad ogni evento!

  4. Con buon pace degli elettori di destra, e in qualche caso anche di sinistra, che hanno coltivato l’illusione e sostenuto il pretesto che a Como fosse di scena “il nuovo”.

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