Un plauso per le iniziative contro il bullismo ma anche un durissimo attacco ai movimenti della sinistra giovanile. E’ il doppio binario su cui si muove la nota diffusa dalla Lega Giovani della provincia di Como a pochi giorni dalle polemiche attorno al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara seguite al pestaggio avvenuto a Firenze di alcuni giovani di sinistra da parte di militanti del movimento di destra Azione Studentesca.
“Il bullismo è una piaga sociale ancora troppo presente nelle scuole – afferma il coordinatore della Lega Giovani della Provincia di Como Matteo Mauri (foto di copertina)- per questo ci sentiamo in dovere di ringraziare il Ministro Valditara che ha permesso la creazione del Tavolo Famiglie/studenti contro questo fenomeno complicato.”
“Avere un luogo istituzionale in cui studenti e famiglie si confrontano su quanto accade all’interno delle scuole – spiega il coordinatore leghista delle scuole Riccardo Tonon (foto sotto) – è fondamentale per prevenire i casi di bullismo, aumentando la percezione di sicurezza e di “ambiente famigliare” della scuola e contemporaneamente permettere alle famiglie di avere una maggiore consapevolezza di ciò che realmente accade durante l’orario scolastico”.
“Ringraziamo per questo il Ministro e – continuano i giovani Leghisti – ci sentiamo altrettanto in dovere di segnalare e condannare, con preoccupazione, il crescente clima di odio che si sta addensando intorno ad alcuni Ministri di questo governo, che arriva addirittura ad esprimersi con minacce di morte da parte di collettivi studenteschi di estrema sinistra al Vicepremier Matteo Salvini ed al Ministro Valditara”.
“La loro colpa? Voler scardinare quel sistema scolastico fondato sulla cultura dell’omologazione – chiudono i giovani leghisti comaschi – introducendo un po’ di merito e di libertà d’espressione all’interno delle scuole e delle università, occupate culturalmente ed ultimamente anche fisicamente dalla sinistra. Una sinistra che, ahinoi, pensa di poter perennemente indossare la maschera dell’antifascismo per catturare la simpatia di qualche giovane affascinato da un’ideologia che approfitta anacronisticamente di un ideale di libertà, ma che non fa altro che spingere i giovani a mancare di rispetto alle istituzioni e, purtroppo altrettanto spesso, spingerli a comportamenti ribelli ai danni della società e di beni pubblici che meritano invece di essere tutelati”.
6 Commenti
Gliela facciamo leggere, almeno a loro, la lettera della preside di Firenze?
Interessante! I nipotini di chi ha per anni apostrofato i meridionali con l’epiteto “terrone di m….”; che ha pregato il Vesuvio di sotterrare Napoli e i napoletani in un oceano di lava; che ha inveito contro l’ostile invasione degli extracomunitari, dei negri e degli islamici in un coacervo di provinciale razzismo, di presunta superiorità etnica e di grettezza intellettuale, affermano che gli avversari politici sono carichi d’odio nei loro confronti. Sarebbero più credibili se avessero il coraggio di biasimare pubblicamente, perché no anche su questa testata, i balletti di chi pregava per l’eruzione del Vesuvio, le affermazioni su un Ministro della Repubblica definita da un esponente della Lega con l’espressione “orango”, la discriminazione come parte integrante di ideali politici in tanti volantini, in tanti comizi, in tante interviste. Lo faranno? Certo. Da giovani anche i burattini hanno il coraggio di ribellarsi ai loro burattinai.
2 (DUE) ministri che non sanno piu’ come arrampicarsi sugli specchi. non sanno la storia, non sanno che cosa sia e cosa sia stato il fascismo. altro che odio, devono tornare a scuola!!!!!
altri due valletti del venditore matteo
L’antifascismo non si condanna a voi vi ha condannato la Storia
Ridicoli ipocriti.