Non bastavano, al centrosinistra comasco (ma non solo comasco, naturalmente), i sondaggi che danno una Lega tornata vicina ai massimi storici, Fratelli d’Italia che ormai accarezza quota 10%, le elezioni umbre con relativa scoppola e l’incubo dell’addio all’Emilia Romagna tra una manciata di settimane.
E dunque, ecco – sul profilo Facebook della parlamentare comasca del Pd, Chiara Braga – un’edizione “macello deluxe” del più classico correntismo sanguinario tra le varie formazioni della galassia di schieramento.
La deputata dem ha innescato la “tempesta perfetta” con un post in cui – a proposito della tanto discussa ed eventuale “plastic tax” – metteva nel mirino l’ex Governo Renzi che, parole sue, “nel 2015 lasciò scadere senza attuarla la delega fiscale in materia ambientale-energetica: fu un’occasione persa”.
Seguiva un convinto appoggio alla tassa sulla plastica poiché “la Manovra di Bilancio approvata in Consiglio dei ministri da tutte le forze che fanno parte del Governo prevede oltre alla plastictax (ancora migliorabile) una forte impronta ambientale: dagli sgravi fiscali per il settore della plastica riciclabile agli incentivi di Industria 4.0 per far crescere l’economia circolare”.
“Questa è la direzione giusta – chiudeva Braga – Fa male invece vedere che una forza di maggioranza (Italia Viva di Renzi, che ha pesantemente criticato la misura, ndr) usi le stesse parole di Salvini e della Meloni per attaccare norme sacrosante come quelle che vanno verso un’economia più sostenibile e rispettosa dell’ambiente”.
Apriti cielo. Subito è intervenuto il leader dei renziani comaschi, Alberto Gaffuri, con relativa rampogna: “Fa male anche l’incipit, soprattutto da parte di chi quel governo l’ha sostenuto. Ben più efficace, ed elegante, utilizzare le righe dalla 3 alla 6”.
Un affondo a cui Braga ha replicato con una certa (piccata) eleganza: “Alberto Gaffuri, certo che sostenevo quel Governo, ma non ne facevo parte come sai: sostenevo allora che era un’occasione mancata, per tutti, e oggi penso che non dovremmo fare lo stesso errore”.
Qui si inserisce il “Prof” per eccellenza della politica comasca, ovvero Emilio Russo (Articolo Uno, sinistra-sinistra per intenderci). Che sbatte in faccia a Gaffuri queste breve parole: “Fa male perché è vero”. Insomma, è data per buona l’equiparazione di toni e modi di Italia Viva con quelli di Lega e FdI.
Con aggiunta al fosforo, sempre rivolta ad Alberto Gaffuri: “Forse avevo sopravvalutato la tua capacità di comprensione”.
Chiusura, naturalmente a mo’ di coltellata, dello stesso renziano Lariopoldo: “Di fronte a manifesta superiorità intellettuale anche una semplice domanda scatena una sentenza. O forse anche due (una delle quali nascosta, come sempre). Un abbraccio a entrambi”.
Sipario (sulla sostanza, almeno: lo scambio è poi proseguito nel dirupo con altra “caduta massi” alla spicciolata).
Sintesi e conclusione: come il centrosinistra riesce a dilaniarsi sempre. Comunque.
Bacioni, direbbe qualcuno.
3 Commenti
E’ molto facile inserire la “plastic tax” nella nuova Finanziaria, è quasi doveroso. Tuttavia ci sono modi e tempi per poterlo fare con maggiore efficacia. Prima di disincentivare la plastica “nociva”, è necessario sviluppare e incentivare l’uso di altri materiali succedanei e meno inquinanti(plastica bio, carta, contenitori pluriuso ecc). Posta così è semplicemente un modo per aumentare le tasse e senza di avere la certezza di ridurre il consumo dei contenitori di plastica. Se non c’è altro per contenere liquidi, continueremo ad utilizzare le bottigliette di plastica pagandole semplicemente di più.
Da sempre la sinistra ha avuto diverse anime: massimalista, riformista, cattolico-popolare ecc. Da quando hanno subito il contagio dei 5Stelle, prevale l’anima “isterico-demagogica” tipica dei loro nuovi amici. Speriamo che guariscano dall’influenza. ?
Non si può lasciare questioni fondamentali per il paese come ILVA e Alitalia in mano ad uno che fino a quattro anni fa faceva il bibitaro allo stadio, non si può massacrare una economia già pesantemente penalizzata con inutili balzelli come quello sulla plastica che verrà pagato dai consumatori e con l’ennesima patrimoniale sulla casa, vedi IMU all’ 1% solo per sovvenzionare il reddito di cittadinanza….
Si fanno la guerra interna al governo. Ma di mollare la cadrega nessuno ha voglia..
Come diceva umberto bossi: torniamo alla gabina elettorale e si vedrà, se litigano per tutto come nel conte I, non si va avanti.
Idealmente la plastic tax è giusta, visto che poi gli usa e getta verranno aboliti in ue.