Dunque, la maschera è caduta: è l’Urbanistica, delega oggi nelle mani dell’esponente di Fratelli d’Italia Marco Butti, la ciliegina che Forza Italia vorrebbe sottrarre agli alleati e incamerare a sua volta per tornare in giunta.
E c’è da giurare che alcuni movimenti dei forzisti delle ultime settimane siano stati tutt’altro che casuali. Il più clamoroso, addirittura, ora assume quasi il sapore dello schiaffo al limite del gratuito a Butti.
Ovvero, il tentativo in extremis – con tanto di recente contatto diretto con l’imprenditore Paolo De Santis – per provare a rianimare sul filo del gong il progetto proposto all’amministrazione da Officina Como per un Hub Creativo in Ticosa (qui l’indiscrezione).
In queste ore i rumors parlano di contatti tra l’ufficioso e l’ufficiale tra emissari forzisti e De Santis, per capire se e come poter mettere in piedi una soluzione da presentare a Fondazione Cariplo entro le 17 del 31 marzo prossimo, quando si chiuderanno i termini del bando emblematico che mette a disposizione del Lario 5 milioni.
Nello stesso tempo, in realtà, è chiara a tutti la sostanziale impossibilità di poter davvero raddrizzare una vicenda ormai fuori tempo massimo e stoppata sul nascere prima di tutti proprio dall’assessore Butti ed è per questo che il tutto (salvo clamorose accelerate e colpi di scena) appare più come una manovra di disturbo, un segnale lanciato a Fratelli d’Italia e poco più.
Decisamente più tesa – e ricca di incognite – la situazione per quanto riguarda il maxi-progetto portato avanti da Butti a Ponte Chiasso, sui circa 80mila metri quadrati delle aree ex Lechler ed ex Albarelli. Qui Forza Italia è più decisa a mettere i bastoni tra le ruote all’assessore all’Urbanistica, poiché gli azzurri sarebbero molto poco convinti sia dell’iter seguito finora sul progetto presentato dai privati, sia delle ricadute previste (a giudizio dei forzisti pressoché inesistenti) sul quartiere.
I tempi, per Ponte Chiasso, sono ancora lunghi. Ma qui, soprattutto, si giocherà la partita al veleno tra berlusconiani e meloniani.
A corollario di tutto, come già accennato qui, c’è il tema del rientro o meno in giunta di Forza Italia. Prospettiva che, di fatto, riassume tutto quanto scritto precedentemente: in caso di vera e propria apertura della trattativa tra azzurri e sindaco, una delle richieste dei forzisti sarà proprio di ottenere la delega all’Urbanistica sottraendola a Butti e a Fratelli d’Italia.
E non si può escludere che gli azzurri mettano in discussione anche l’altro “fratello”, ossia l’ex forzista Franco Pettignano, contestato su mille fronti da “casa Berlusconi” (i bandi per i lidi, la gestione dei cimiteri, il piano alienazioni e altre cose minori).
Insomma, nervi tesi in maggioranza, come peraltro dimostra la recente decisione per le elezioni provinciali: Lega e soprattutto Forza Italia e Fratelli d’Italia ognuno per i fatti suoi, con liste di riferimento (ancorché con nomi civici) proprie.
A oggi, però, Forza Italia sembra davvero pronta ad andare alla guerra sulle partite in corso. Oppure a restarsene nel suo cantuccio, con le mani libere. Libere anche – extrema ratio – di mettere a rischio (o addirittura di far concludere in anticipo) il mandato Landriscina.
2 Commenti
Credersi Sansone senza capelli, è come voler gestire una città senza anteporre le idee; l’una annulla l’altra…
ma, non eravamo uniti nel centrodestra? Sono confuso, chi mi sa aiutare ?
Già dimenticato che in queste vicende F. I. ha già dato e dato male?. Un “valzer” di poltrone senza idee non risolve i problemi. Servono persone, idee e programmi nuovi credibili e fattibili. La politica è trent’anni che prende in giro i comaschi.