(AGGIORNAMENTI IN FONDO ALL’ARTICOLO)
Suona un po’ beffardo arrivare a un passo dall’estate e scoprire che tutta l’attrezzatura per la musica dal vivo di proprietà del Comune, almeno a oggi, giace inutilizzata nei magazzini. Peraltro nei giorni in cui comaschi e commercianti sono in attesa di conoscere il blindatissimo (nemmeno le pratiche Ticosa o Paratie, negli anni caldi, sono stati circondate da un tale muraglione) calendario degli eventi stagionali che l’amministrazione sta ultimando.
Due questioni diverse ma strettamente interconnesse. Per quanto riguarda i 3 palchi (Pertini-Estro-Palco Grande) e le due pedane il problema riguarda il personale. Gli addetti specializzati nel montaggio da qualche mese sono stati trasferiti ai cimiteri per compensare la drammatica carenza di personale di cui abbiamo parlato di recente:
Nove cimiteri, nove addetti, nove mesi senza appalto. La Cgil: “Grottesco, Comune sordo”
Al momento, date le enormi difficoltà dell’amministrazione, non sembrano esservi orizzonti di cambiamento, almeno non immediati:
Comune, dipendenti: un’emorragia costante. 100 persi in 6 anni, Negretti: “Esternalizzare”
Caso diverso le 800 sedie stipate nei magazzini di via Stazzi bloccate perché fuori norma (par di capire per questioni legate al materiale ignifugo) secondo quanto certificato dai Vigili del Fuoco. Al momento gli uffici Cultura devono rispondere picche a chiunque ne chieda l’utilizzo, il settore Economato infatti non può concederne l’utilizzo.
E’ lo stesso settore che in questi giorni sta studiando un modo per ottenere una nuova certificazione e probabilmente la questione sarà sbloccata. Resta il fatto che nessuna associazione in questo momento può contare sul supporto del Comune. Anche ci fossero le sedie, resta comunque il tema dei palchi.
“Diverse associazioni, tra cui le Bande, mi hanno contattata preoccupate per gli eventi di giugno – spiega la consigliera comunale Pd, Patrizia Lissi – capisco che non tutti i problemi siano colpa della maggioranza. Ma trovo ridicolo che questioni note da mesi non abbiano trovato soluzione in vista dell’estate”.
Bisogna aggiungere che nemmeno i privati possono, per ora, compensare. I bar, alla luce del regolamento vigente, possono richiedere autorizzazione per la musica dal vivo solo ogni tre mesi, quindi per un massimo di quattro volte l’anno. Cosa che nella famosa città turistica suona piuttosto anacronistica e ben lontana da quell’idea di marketing territoriale e promozione degli eventi di cui tanto si dibatte, a tutti i livelli.
EDIT: Il presidente del Consiglio Comunale di Como, Anna Veronelli, dopo l’uscita dell’articolo ci ha scritto: fa sapere che il problema delle sedie sarebbe stato superato in questi giorni. Al momento, viceversa, non vi sarebbero soluzioni immediate per i palchi