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Letizia Moratti candidata presidente in Lombardia col Terzo polo. Calendiani e renziani comaschi in pista

Ora c’è anche l’ufficialità: Letizia Moratti, dopo le dimissioni da ex vicepresidente di Regione Lombardia annunciate a inizio settimana, è la candidata con il Terzo polo per le prossime elezioni lombarde. In una nota, l’ex assessora in quota Forza Italia ha annunciato: “Insieme con Carlo Calenda e Matteo Renzi ho condiviso l’avvio di un percorso che mi vedrà candidata alla presidenza di Regione Lombardia”.

Una mossa che inevitabilmente aumenterà le frizioni all’interno del centrosinistra e che arriva a stretto giro dalle dichiarazioni del Pd lombardo che aveva ancora una volta escluso quella di Moratti come una candidatura accettabile dall’assemblea regionale dem. La chiusura era arrivata dal segretario regionale del Pd, Vinicio Peluffo: “Non credo possa funzionare che c’è qualcuno che decide anche per gli altri. Siamo disponibili a confrontarci ma non vogliamo imporre niente a nessuno né farci imporre niente da nessuno”.

I dem avevano proposto di scegliere il candidato presidente con le primarie di coalizione, ma senza escludere inizialmente un’alleanza con una possibile lista civica di Moratti. Ma il segretario lombardo del Pd Peluffo – commentando l’annuncio della candidatura dell’ex assessora con il Terzo Polo – ha gelato l’ipotesi di un’alleanza con il terzo polo su Moratti in Lombardia: “Rimane il fatto che noi Letizia Moratti non la sosteniamo». E poi: «Sono loro che si chiamano fuori, non dipende da noi. La Moratti è la loro proposta? loro devono sedersi a un tavolo e discutere, non fare diktat”, ha concluso il segretario del Pd lombardo.

Venendo a Como e provincia, giusto ieri (foto sopra con Anna Veronelli a sinistra, forse candidata per Azione dopo il tentativo alle Politiche) una delegazione di terzopolisti lariana aveva partecipato a Milano alla manifestazione per la pace e a sostegno dell’Ucraina dove erano presenti proprio Calenda, Renzi e Moratti; un incontro che a tutti era parso già una sorta di antipasto dell’ufficializzazione di oggi della candidatura dell’ex vice di Fontana a presidente della Regione.

Ma già in settimana al Birrificio (immagini qui sopra e in fondo all’articolo), calendiani e renziani si erano dati appuntamento al Birrificio di Como, dove era circolato con insistenza il nome di Moratti fresca di addio a Palazzo Lombardia (oltre che essere un’occasione di pianificazione della campagna per il Pirellone dell’ex sindaco di Albese, Alberto Gaffuri, coordinatore provinciale di Italia Viva e nome di punta per la competizione di primavera). Oggi, alla fine, il chiarimento definitivo.

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15 Commenti

  1. Credo invece, al contrario di Gioele, che la candidatura Moratti sarà “dirompente” solo per il PD. Il duo Calenda/Renzi, alla disperata ricerca di qualcosa per giustificare la loro esistenza, hanno approfittato cinicamente della crepa nel centrodestra per insinuarsi e tentare di “finire” politicamente il PD. Credo anche che, se il PD si accoderà al giochetto di Gianni & Pinotto, perderà la metà dei voti (il mio sicuramente)…

    1. Se ragionassimo solo in modo PDcentrico, Lei avrebbe perfettamente ragione. In realtà non è più possibile ragionare pensando che il PD sia la sola componente del centrosinistra. Gianni & Pinotto, come li chiama Lei, lo sanno bene. Uno è stato perfino Segretario del PD. Ormai alla sinistra del centro ci sono tanti attori, ognuno dei quali rappresenta le componenti la cui integrazione ha caratterizzato l’illusione di un centrosinistra su modello anglosassone che era probabilmente tra gli obiettivi dei fondatori del Partito Democratico. Il Suo dubbio se votare o meno il PD in base alle alleanze future, è il dubbio che hanno molti del PD. Ma le sembra normale decidere se votare PD in funzione di chi sarà l’alleato del PD? Non si farebbe prima a votare l’alleato stesso? Gianni, Pinotto & i loro amici non hanno bisogno di una strategia per dare il “colpo di grazia” al PD. È sufficiente aspettare che facciano tutto da soli. Fino a quando vivranno nell’ambiguità di essere rivoluzionari sui temi a cui non frega a nessuno, riformisti sui temi dove servirebbe una rivoluzione e governisti alla bisogna, i dubbi se votare PD ci saranno sempre. 😊

      1. Ma io non ho parlato del centrosinistra, ho parlato del PD. Non ho mai scritto che il PD è “la sola componente del centrosinistra”. E non ho scritto che ho dei dubbi “se votare o meno il PD in base alle alleanze future”, ho scritto che, se si accodano a Gianni&Pinotto candidando la Moratti (che col centrosinistra nulla ha a che fare), perderanno un sacco di voti tra cui il mio. Se si vuole commentare quello che uno scrive sarebbe opportuno restare in tema…

        1. Allora mi permetto suggerirLe di continuare a votare PD a prescindere. Non ha detto nulla di quello che Le ho attribuito ma a dire il vero non si capisce appieno cosa avrebbe voluto che Le venisse attribuito. Proprio come il PD. 😊

          1. Mi pare di aver scritto in un buon italiano, replicando ad una tua affermazione. Riassumo: la candidatura Moratti sarà dirompente per il centrosinistra perchè Bibì&Bibò la userà per spaccare il PD. Se il PD appoggerà la Moratti perderà la metà dei voti (e anche il mio). Mi pare un buon riassunto del mio primo post, dove sta la difficoltà nel capire il mio pensiero?
            Sai una cosa ? Dovresti smetterla di guardarti l’ombelico…

  2. Il centrodestra andrà compatto nella forma e con Fontana candidato, con elezioni molto anticipate. Le scornate se le daranno dopo aver vinto e portata a casa la pagnotta.
    Perchè la Lombardia vale più di diverse piccole nazioni dell’Unione sia per Pil che per abitanti.
    Il tema politico è tutto sugli sfidanti. Chi arriva primo vince, e le chiacchere stanno a zero. Come si vede già al nazionale.
    Anche lì la storia tra Meloni e Salvini non ha impedito nulla. Mentre terzo polo e centrosinistra hanno consegnato un mare di seggi uninominali agli avversari.

  3. Non è tanto interessante sapere se il PD presenterà un candidato da solo o con i 5Stelle. E neppure se Moratti, oltre alla sua lista, avrà l’appoggio del Terzo Polo. È importante capire cosa farà il centrodestra. Si compatterà unito intorno a Fontana, il Governatore delle figuracce durante la pandemia, ormai squalificato e per i più improponibile? E Forza Italia ingoierà la perdita del suo “cavallo di razza” pur di salvaguardare i posticini da sottosegretario degli amici delle amiche del Cavaliere? E Fratelli d’Italia accetterà di appoggiare l’improbabile candidatura di Fontana pur di non scontentare Salvini e creare problemi al Governo? La candidatura di Letizia Moratti, fuori dalla compagine di centrodestra, è sicuramente molto più dirompente per il centrodestra stesso che per il Terzo Polo o per il PD. Anche perché Calenda, Renzi e Letta non sarebbero riusciti a mettersi d’accordo neppure se si fosse presentato Sant’Ambrogio in persona. 😊

  4. Moratti ha fatto la sua scelta e il pd la sua.
    Certo ci saranno tante firme da raccogliere e il buon Fontana cercherà di accelerare la data delle elezioni per prendere tutti in contropiede.
    Ci potrebbero essere 3 o 4 coalizioni e tante liste, se le cose andranno avanti così.
    Gaffuri correrà in una lista e Veronelli in un’altra? Avremo il partito unico lombardo del terzo polo con la Moratti? in queste elezioni ci sono le preferenze.
    e i 5stelle correranno con il pd o da soli? e +Europa starà di qui o di là?

    Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie.

    1. Aspettiamo Gioele che, dall’alto della sua sapienza, ci spiegherà come Calenda/Renzi/Moratti sia il ticket migliore per la Lombardia…

  5. Ma basta con sta Ucraina, andate voi e i vostri amici della NATO a morire e già che ci siete pagate pure le bollette.

    1. Ecco un seguace del Papeete che si preoccupa solo delle sue bollette.
      Commento degno di un tale “senzavergogna” .

      1. Sarai forse tu a preoccuparti solo delle bollette, si capisce dalla miopia della risposta che non hai letto a pieno il commento.

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