La proroga c’è ma, in effetti, quasi non si vede. Nuovo tassello nelle infinite polemiche sul bando di assegnazione del Lido di Villa Geno. Nei giorni scorsi era stato il giovane consigliere di Forza Italia, Luca Biondi, a sollevare la questione attaccando direttamente l’assessore al Patrimonio (guardacaso ex azzurro oggi fratello d’Italia), Franco Pettignano.
Luca il mite e quel graffio a Pettignano: “Lido di viale Geno, bando dai tempi assurdi”
Tema: il celeberrimo, attesissimo, bando per la gestione del Bar-lido-ristorante di viale Geno, di fianco alla villa. Documento invocato da anni e finalmente pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Como il 26 febbraio scorso. Valore doppio: non solo una vicenda oggettivamente scandalosa da risolvere ma anche, e soprattutto, un tampone necessario dato che la sfortunata e triste storia del lido gemello (Villa Olmo) non pare prossima a sblocchi.
Cosa contestava Biondi? “Il Bando va anche bene, è giusto e sensato sia concepito per una riapertura veloce, in vista della stagione estiva”.
Quindi: “E’ assurdo, veramente assurdo, però – accusa il giovane azzurro – che un documento di tale valore e portata sia pubblicato il 26 febbraio e preveda un sopralluogo nell’immobile esclusivamente tra il 4 e l’8 marzo, cinque giorni lavorativi appena, previa richiesta da trasmettere con congruo preavviso. Come si fa a essere congrui tra il 26 febbraio e il 4 marzo? Non ha senso.”
Oggi la novità. Il comune di Como ha deciso di prorogare (un pochino) i termini per i sopralluoghi. “In considerazione dell’elevato interessamento (…) dell’immobile di viale Geno – si legge in un documento diffuso dal dirigente del Patrimonio di Palazzo Cernezzi, Rossana Tosetti – i soggetti interessati che non avessero avuto modo di visionare il complesso nel primo termine stabilito dell’8 marzo potranno esperire un unico sopralluogo entro la scadenza del 15 marzo”.
Per Biondi è tutt’altro che una vittoria. “E’ una proroga ridicola – attacca – certo meglio di niente ma si potevano pensare tempi più ragionevoli fin da subito”. Secondo il consigliere: “Sarebbe meglio, visto l’alto interessamento, prendere più tempo piuttosto che fare in fretta e furia. E’ un progetto ventennale se lo stesso dirigente parla di “elevato interessamento” evidentemente ci sono numerose proposte. Credo sia nell’interesse cittadino ritirare il bando e ripresentarlo con tempi sensati per arrivare all’estate e riaprire il lido senza progetti fatti male e in fretta”.