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L’orrore del forno crematorio di Biella, lo strazio dei comaschi. Pettignano: “Responsabilità morale? Mi vergogno”

Certificati, fatture, calcolo delle date. Decine, centinaia di famiglie comasche, stanno cercando di capire. Chiamano le onoranze funebri, ricostruiscono. Ecco cosa accade in queste ore: la paura che i propri cari siano finiti in quella “lugubre catena di montaggio della morte” del forno crematorio di Biella, come è stata definita dal pm che conduce l’inchiesta sulle potenziali bestialità consumate nella struttura piemontese.

E’ facile non ricordare con precisione, il tempo passa e, spesso, dei giorni di un dolore pieno si ricorda poco, magari in modo frammentario.

Qui il racconto: L’orrore al forno crematorio di Biella, le ceneri dell’onta che ricadono sul Comune di Como

Quanti cittadini, dopo l’ultimo saluto, siano finiti fra le ceneri della vergogna ancora non è possibile stabilirlo. Sono freddi numeri, arriveranno.

Niente di tutto questo sarebbe accaduto se l’amministrazione comunale (due giunte diverse) avesse gestito diversamente la vicenda del forno cittadino, fermo da due anni (4 giugno 2016).

Anche se il Comune di Como non c’entra nulla, c’entra sempre” all’inizio della chiamata, l’assessore ai Servizi Cimiteriali, Francesco Pettignano, cerca di minimizzare. “Se succede qualcosa a Catanzaro è comunque colpa nostra”.

Assessore, c’è poco da scherzare
Era solo una battuta

La vicenda è tragica e si gioca su un dolore duplicato, dopo il funerale anche questo
Non so quanti comaschi siano andati a Biella, quanti a Varese

E’ importante saperlo anche se basterebbe un solo caso per macchiare indelebilmente l’amministrazione
Parlo da cittadino, la questione del forno di Como è uno schifo che si protrae da due anni. La politica può far poco, indirizza i dirigenti, poi ci sono i problemi delle aziende e quando si fanno i collaudi si rompono i pezzi. Una sfiga tremenda. Non lo scriva

Come no? Lo ha detto “una sfiga tremenda”. Ma deve parlare da assessore, non da cittadino. Il caso di Biella è agghiacciante
E’ vero, noi non abbiamo responsabilità. Da cittadino mi vergogno

Ancora. E da assessore? Ci sarà pure una responsabilità morale
Certo, mi sono vergognato dopo aver letto le notizie

Quindi sente una responsabilità?
Certo che mi sento responsabile ogni giorno di più, da quando la questione del forno è di mia competenza

Cioè dal 2 luglio, dopo il rimpasto. Quindi prima problemi altrui, cioè dell’assessore ai lavori pubblici Vincenzo Bella
Non mi faccia dire che sono contro Bella, chieda a lui. Io non accuso nessuno ma non mi prendo le colpe degli altri. Sono responsabile dell’edilizia cimiteriale da luglio, oggi abbiamo risolto molto: i problemi del verde, dei camminamenti, dei dissesti

Vincenzo Bella

Bene ora la questione ora è più grave
Ogni 15 giorni mi faccio aggiornare sullo stato del forno

E?
Al momento la situazione è quella che ho descritto rispondendo ad Anzaldo

QUI I DETTAGLI:
Orrore a Biella. Anzaldo svela i numeri e le parole della vergogna sul forno di Como

Insomma, altri 4 mesi, circa
Non dipende da noi, sono i tempi della Provincia. Intanto mi sto mobilitando anche per la nuova collocazione del forno

Camerlata, un progetto che chiederà anni di lavoro
Ma seguo anche il vecchio forno, i lavori, i progetti, la manutenzione

Oltre il bullone resta un caso senza precedenti
Mi sto impegnando al massimo, se il 31 luglio 2017 i collaudi fossero andati bene non sarebbe successo nulla

E invece è accaduto

AGGIORNAMENTO:
L’orrore del forno crematorio, NewsBiella e ComoZero uniti per la class action (e per le nostre mamme). Ecco come fare

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. Ma…questo “cittadino” ops ‘assessore” ci sta o si fa … Ma questi sono gli Assessori che dovrebbero risolvere lo scempio che da ben 5 anni ci attanaglia ~ Giugno 1913 mio zio a Varese~ novembre 1913 Cristina mia grande amica a Sondrio ~ febbraio 1914 mia madre a Varese …ma chi vuol prendere in giro , assessore SI VERGOGNI !

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