Durissimo affondo della candidata sindaco del centrosinistra Barbara Minghetti e della coalizione contro l’altro numero delle case pubbliche chiuse a Como.
“Gli alloggi di edilizia pubblica sfitti sul territorio del comune di Como sono 443, tra case comunali e case Aler. Una vera vergogna per il Comune di Como, per l’amministrazione Landriscina, per Regione Lombardia e per la giunta Fontana: è intollerabile che ci siano case che potrebbero ospitare famiglie, anziani e persone in difficoltà ma che queste rimangano chiuse. Le cose devono cambiare e in fretta”, denunciano Angelo Orsenigo e Carmela Rozza, consiglieri regionali del Partito Democratico, e Barbara Minghetti, candidata sindaco di Como, che oggi, venerdì 3 giugno, hanno tenuto una conferenza stampa e un flash mob di denuncia alle case di via Tito Livio a Prestino. Ovvero dove più di una quindicina di case Aler sono sfitte e chiuse, i residenti hanno sollevato numerose problematiche circa lo stato di manutenzione degli stabili, delle aree verdi comuni e degli impianti di illuminazione.
“Sono 238 gli alloggi liberi del Comune di Como (su un totale di 763 unità) la maggior parte dei quali sono inagibili – ha sottolineato Minghetti – Dietro ai numeri si nascondono anni di disattenzione del Comune per i quartieri: non è un caso che gli alloggi che richiedono interventi siano all’esterno della Convalle: via Filzi, via Muggiò, via San Bernardino da Siena, via Spartaco, via Turati. Sono decine gli alloggi che richiedono ristrutturazione: in via San Bernardino ne contiamo 42, 22 dei quali liberi ma murati. L’edilizia residenziale pubblica non può equivalere a miseria, degrado e privazione di diritti. In tutto ciò, nel 2021 il Comune di Como ha assegnato solo 16 alloggi. Un numero microscopico”.
“La cura dei cittadini e degli spazi deve tornare ad essere una priorità per il Comune di Como che in questi anni ha deciso di non dedicare energie e risorse per intervenire sul proprio patrimonio immobiliare e per fare pressione su Aler perché riqualificazioni e assegnazioni avvenissero in maniera più celere ed efficiente” aggiunge la candidata sindaco.
“Alla vergogna del Comune di Como, si somma la vergogna di Regione Lombardia e della Giunta Fontana: sono 205 gli alloggi Aler sfitti nel solo Comune di Como e di questi ben 114 non sono disponibili per essere assegnati. Nel 2021 erano 207 le case Aler sfitte sul territorio del capoluogo: segno che in un anno nulla è stato fatto nonostante le ripetute denunce da parte del Pd – spiegano i consiglieri Rozza ed Orsenigo – Il quadro provinciale è desolante: 347 alloggi sfitti in tutta la provincia di Como. È chiaro che ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in cui Regione Lombardia e la Lega gestiscono il proprio patrimonio immobiliare” dichiarano i consiglieri.
“Il regolamento di assegnazione degli alloggi utilizzato fino ad ora dalla Regione ha discriminato sulla base di due criteri bocciati dalla Corte Costituzionale e dal Tribunale di Milano: la residenza di cinque anni in Lombardia e un certificato di non possidenza di immobili all’estero. La bocciatura di questi criteri ha comportato un grave rallentamento delle nuove assegnazioni, evidente nell’ambito territoriale Aler di Como. Per regole discriminatorie imposte dalla destra, ora paghiamo tutti” hanno aggiunto i consiglieri Dem.
“Lo stesso Comune di Como, nel suo piano dell’offerta abitativa 2022, rileva come ‘ampie fasce di popolazione trovano sempre più difficoltà a rimanere nel mercato immobiliare privato per soddisfare il proprio bisogno abitativo’ – aggiungono Rozza e Orsenigo – Nel 2021 infatti ci sono state 350 domande per un bando da 64 abitazioni sui territori di Como, Cernobbio, Lipomo, Montano Lucino e Montorfano. Il 39% delle domande proviene da persone con sotto la soglia dell’indigenza. Ancora una volta, dietro a un numero, si nasconde un dramma sociale davanti al quale il Comune di Como e Palazzo Lombardia non possono assolutamente voltare la testa. La nuova stagione che si aprirà con l’elezione di Barbara Minghetti a Como determinerà un impegno rinnovato e vigoroso perché la vergogna delle case vuote e delle persone per strada finisca”.
3 Commenti
Ma i suoi sostenitori che hanno governato tra il 2012 e il 2017 misero a nuovo tutti gli alloggi?
Annunci da cetto laqualunque
il sistema di mercato ci ha abituato a considerare il valore economico come solo quello di scambio. Valore di mercato e valore economico sono diventati sinonimi. Una casa vale 200.000euro, un’autovettura costa 20.000euro perché per averli devo pagare quelle cifre. Quello che invece è necessario riconsiderare è il valore d’uso. Un’auto che non viene mai usata e sta ferma in garage, vale 20,000euro o vale zero perché non serve a nulla? Per tutte le persone razionali comprare l’auto per tenerla sempre ferma in garage equivale a buttare via i propri soldi. Allo stesso modo chi non assegna 443abitazioni popolari, sta rendendo nullo il valore d’uso delle abitazioni e sta buttando via i soldi che la collettività ha speso per costruirle e renderle disponibili. Non ci deve scandalizzare perché si è “buonisti” e si sta dalla parte dei bisognosi senza casa, ci si deve scandalizzare per lo sperpero di denaro pubblico. E per chi fa politica è una colpa assai più grave.
Siete patetici, smettetela di andare ad imbesuire la povera gente.. siete andati a promettere che gli ristrutturate la casa a tutti per prendere voti ?? Bravi bravi, complimenti !!!!!