Affondo, elegante ma deciso, della candidata sindaco di Pd e Svolta Civica, oltre a Verdi e Agenda Como 2030, Barbara Minghetti, sulle attività di Fondazione Volta. L’intervento è arrivato all’inizio del consiglio comunale, in sede di dichiarazioni preliminari.
Minghetti, rivolgendosi all’assessore alle Società partecipate Adriano Caldara, e alla collega alla Cultura, Livia Cioffi, ha chiesto lumi sul fatto che “nello statuto della Fondazione nello statuto si legge che dovrebbe operare nell’ambito della ricerca scientifica, degli insediamenti universitari, oltre a organizzare progetti e ricerche su Alessandro Volta”.
“Nell’ultimo periodo abbiamo – ha aggiunto Minghetti – abbiamo notato una virata molto legata alle attività culturali, lecite naturalmente, e che io non posso che vedere positivamente, ma un po’ più da impresa culturale. Ci sembra che stia un po’ mancando tutta la parte legata all’università, alla ricerca e alla valorizzazione di Alessandro Volta”.
“Siccome mi è arrivata anche voce su un cambio di statuto che riguarda la parte universitaria – ha concluso – volevo anche sapere come e in quale direzione va lo sviluppo della Fondazione e quale visione c’è. Questo anche in relazione alla prossima costituziuone della Fondazione Villa Olmo, visto che poi il Comune avrebbe due fondazioni con implicazioni culturali”.
I due assessori non hanno risposto immediatamente dopo, probabilmente accadrà nella prossima seduta di consiglio comunale.
4 Commenti
Tanto è deprecabile che le istituzioni pubbliche siano occupate e usate dai partiti per fini particolari (partitocrazia), quanto lo è ogni tipo di esproprio de facto di funzioni e poteri che realtà sociali ed economiche, forti di denari ed influenze, tentino di attuare ai danni degli organi della cosa pubblica, ridimensionandone ruoli, importanza ed incisività.
Non è altro che un’altra forma degenerata di usurpazione di funzioni e di compiti pubblici, non per mano dei partiti, ma per mano economica (plutocrazia).
A proposito di valorizzare Volta.
La Torre Gattoni, che mi risulta essere oggi del Comune, non potrebbe essere, con un progetto ad hoc, ristrutturata ed aperta al pubblico?
Perché non realizzarvi una fedele ed attraente ricostruzione storica, visitabile dai turisti insieme alla Torre ed al suo panorama,
del laboratorio settecentesco di Volta e del suo amico e mecenate abate Gattoni?
Ed inoltre, spazi e sicurezza permettendo,
non potrebbe anche ospitare, per scolaresche ed altro, una ludoteca/laboratorio del tipo “Giochiamo con la Scienza”, gestita a pagamento da apposite associazioni che curino l’avviamento alla cultura scientifica di bambine e bambini?
Non riescono neanche a far funzionare la propria pagina web !
Farsi una domanda sui personaggi potrebbe spiegare molte cose.