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Nidi, una decina di genitori ha partecipato all’assemblea ormai tecnicamente inutile in pieno orario di lavoro

Nonostante la beffa di una riunione convocata alle 9 del mattino – che infatti tra lavoro e impegni famigliari, ha ridotto la partecipazione di mamme e papà – e nonostante la fissazione da parte dell’amministrazione quando i termini per scegliere un altro nido e effettuare le iscrizioni alternative erano già scaduti il 31 gennaio scorso, una decina di genitori è riuscita comunque a presenziare questa mattina all’Assemblea tematica convocata nella Sala Stemmi a Palazzo Cernezzi ( per cui erano state raccolte oltre 500 firme). Negli anni scorsi, in occasioni simili, gli incontri si erano sempre svolti di sera per favorire la partecipazione.

Al di la della gestione dell’assemblea, il tema specifico era doppio: la chiusura per i prossimi tre anni del nido comunale di via Longhena ad Albate per il maxi cantiere di rifacimento e ammodernamento finanziato con i fondi Pnrr; e dunque lo spostamento di tutti i bambini oggi iscritti in quella struttura in altre, per un triennio. Questioni, però, ridotte ormai a un dibattito accademico e immodificabile in termini pratici.

Ovviamente, il faccia a faccia delle famiglie con i tre esponenti della giunta (il sindaco Alessandro Rapinese e gli assessori ai Servizi Sociali e alle Opere pubbliche, Nicoletta Roperto e Maurizio Ciabattoni) si è dunque risolto in un lungo e pacifico dialogo su temi di carattere generale proiettati sul futuro, pur partendo dal no ribadito dall’esecutivo circa la possibile riapertura dell’ex nido Nuvoletta di Camerlata per l’anno scolastico 2023-2024.

“Per essere qui abbiamo chiesto permessi, ci siamo dovuti riorganizzare, ed è un peccato che sia andata così – ha dichiarato una mamma – Probabilmente anche il personale dell’asilo avrebbe voluto essere presente ma in queste condizioni non è stato possibile”.

“A noi importa il benessere dei nostri bambini – ha proseguito la mamma – L’asilo Nuvoletta di Camerlata è chiuso ma c’è il riscaldamento, gli infissi sono a posto, il linoleum a terra, le pareti tinteggiate, come emerso anche nell’ultimo sopralluogo. Siamo molto preoccupati per l’eliminazione del servizio nido ad Albate per tre anni, perché tra Albate e Trecallo si rimarrà con un solo nido per 10mila persone. Eppure ci sono già le liste d’attesa”

E’ stato chiesto alla giunta anche se, quando il polo 0-6 anni di via Longhena riaprirà completamente rifatto e ampliato, la gestione sarà ancora comunale o sarà affidata ai privati. In questo caso, la risposta del sindaco non è stata specifica ma il messaggio generale è stato chiaro: “Le nostre idee politiche possono piacere o meno, ma la città si è espressa e andremo incontro all’esternalizzazione massiccia, piaccia o non piaccia”.

Sulla richiesta di riapertura del Nuvoletta di Camerlata, Rapinese è stato netto: “In questa fase in cui lottiamo contro per il risparmio energetico e contro bollette pesantissime, non avrebbe avuto senso”. Sul trasferimento dei bambini oggi al nido di via Longhena in altre strutture per i tre anni del cantiere: “Il servizio sarà comunque sempre garantito – ha replicato Rapinese – stiamo rifacendo una scuola ad Albate che sarà un esempio per tutta la città e dovremmo brindare col prosecco. Non ci sarà il massimo comfort in questo periodo? Vero, ma sarà per l’investimento più grande di sempre su una scuola. Io forse non avrei chiesto i fondi Pnrr per via Longhena, ma ho ereditato un iter già avviato”.

Presenti all’assemblea anche tre consiglieri comunali (Gabriele Guarisco, Patrizia Lissi e Stefano Legnani del Pd), oltre ai sindacalisti della Cgil, Sandro EstelliAlessandra Ghirotti e Matteo Mandressi. Ghirotti, in particolare, si è appellata affinché “al di là delle questioni tecniche, vi chiediamo di non smembrare una comunità, perché non stiamo parlando soltanto di comodità o scomodità nel trasferimento dei bambini e di disagi per le famiglie, ma anche di qualcosa di più”.

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23 Commenti

  1. Non pensavo che la mia frase diventasse uno slogan destinato a rimanere impresso nella mente di alcuni!

    Ma su 514 firme di cittadini interessati mi sembra strano che la partecipazione sia stata ai minimi termini…e sarebbe colpa del Sindaco! Se i genitori fossero stati tutti a lavorare (ma proprio tutti-tutti-tutti senza possibilità di nessun permesso, ritardo, recupero di ore…) anche i nonni avrebbero potuto partecipare. Su 514 firme. Qualcuno in più….vien da dire.

    La sala sembra popolata più da rappresentanti del PD e Sindacalisti che da cittadini interessati. Non “sembra”, E’ COSI’!

    Il Sindaco, era in orario di lavoro, è vero, ma forse avrebbe avuto anche lui tanti altri impegni e avrebbe potuto delegare. Invece c’era! Lui c’era! In presenza. Personalmente. C’ERA! Un argomento assume importanza quando c’è partecipazione!

    Può essere oggetto di solite critiche, può essere colpevolizzato di tutto, anche delle assenze altrui, ma lui c’era! L’ immagine parla chiaro! La foto è non è contestabile!

    1. Il problema è proprio quello, la sala vuota: se convochi un’assemblea pubblica allo scopo di parlare coi cittadini, logica vorrebbe che la convochi in un orario accessibile.

      Se invece non vuoi favorire la presenza, ecco che le 9 di mattina sono perfette e l’immagine parla chiaro: intento riuscito, solo in pochi son riusciti a venire.

      Poi certo, il sindaco c’era (per lui e i sindacati è praticamente lavoro), come anche alcuni consiglieri. Ma questo non cambia il fatto che l’orario fosse scomodo, “l’immagine parla chiaro!”.

      1. L’ immagine parla chiaro: non è stato fatto uno sforzo per partecipare. Solo 10 mamme. Era rivolto agli utenti dei NIDI.

        Alle 9 del mattino non è metà mattina. Non spezza la mattinata è quasi a inizio giornata. Uno dei due coniugi/genitori poteva chiedere un permesso ad entrare più tardi al lavoro o anche chiedere la partecipazione dei nonni come portavoce, come ho già scritto. Non capita ogni giorno una riunione con il Sindaco sul tema. Se si ritiene importante si trova il modo!

        Fai la percentuale dei partecipanti su quanti hanno firmato. E’ matematica.

        Io non sono sostenitore del Sindaco, ma neanche nego l’evidenza e riempio il Sindaco di accuse e critiche ogni volta!

        Ognuno è libero di pensare come vuole. Tutti conservino la propria opinione.
        Giusto così Giorgio, come vuoi! Certamente. Va benissimo. Sono solo commenti.

        1. Bobo forse non per tutti, come pare sia per te, è così semplice “chiedere un permesso ad entrare più tardi al lavoro” o poter avere i nonni a propria disposizione come e quando vogliono.

          Ogni tanto fermarsi a riflettere sui propri privilegi non farebbe male.

          Poi certo, son opinioni, Bobo, son opinioni

          1. Quando si va sul personale è finita la discussione…..e tu…e tu…e tu….e sembra….e come pareeeee………………………………………………………e CIAOOOOONE!

            Chi vuole polemizzare e non sa più cosa dire incomincia col TU…!

    2. Il problema è convocare l’assemblea a iscrizioni chiuse dal 31 gennaio
      Il problema è parlare con chi ti dice “che ti piaccia o no, è così”.
      Con tali premesse, lei sig. Bobo, avrebbe partecipato?
      Lei si confronterebbe con il sindaco se avesse una opinione contraria?
      500 persone circa hanno ritenuto inutile farlo: come dargli torto?!?!?!?

  2. Scusi se mi permetto… il sindaco… era nel suo orario di “lavoro”… o sbaglio?
    I genitori che lasciano i figli al nido… mmmh…. forse… durante l’orario proposto hanno l’hobby di guadagnarsi da vivere…
    Ma forse è solo una mia sciocca congettura…
    Il nostro doveroso grazie al sindaco che, invece, C’ERA!!! Avete capito? C’eraaaaa!!!!!

  3. viene da domandarsi dov’erano tutti questi genitori quando alle urne è stato eletto un candidato totalmente inadeguato?
    Ve lo siete votato? Ora fategli finire il lavoro: affossare la città.
    E lo dico da milanese amante del lago.

    1. Questo in parte è corretto. Certe dinamiche, fatti accaduti, modi, gesti e parole vanno poi ricordate nelle urne quando si va a votare.

      Questo però non toglie che la convocazione dell’assemblea, seppur legittima, sia stata cinicamente pensata con l’intenzione di affossarla.

      Speriamo che fra quattro anni e mezzo ci si ricordi anche di questo

  4. “Andremo incontro all’esternalizzazione massiccia, piaccia o non piaccia”: non solo non piace, ma è una scelta antieconomica e poco attenta alle esigenze della comunità.

    “Le nostre idee politiche possono piacere o meno”…
    quali idee politiche, di grazia?

  5. Che partecipazione c’è stata a questa riunione? Gabriele Guarisco, Patrizia Lissi e Stefano Legnani tutti del Pd… oltre ai sindacalisti della Cgil: Sandro Estelli, Alessandra Ghirotti e Matteo Mandressi! Si vede dalla foto. L’articolo è ben documentato dall’ immagine.

    Quindiiiiiii i commenti alla riunione non potevano essere che questi…… che la riunione è stata una beffaaaaa….che la partecipazione è stata poca dovuta all’ orarioooooo….nessuna volontà di ascoltare le esigenze dei cittadiniiiiiiii (Citizen)…..perché conoscono a uno a uno tutti i genitori che avrebbero dovuto partecipare e i motivi dell’assenza sarebbero colpa del Sindaco?! CHE C’ERA!!!!! Lui c’era!

    Il Sindaco c’eraaaaa! Se uno ha a cuore l’argomentooooo…..per discutere in modo costruttivo…partecipaaaaa….ci siamo capiti!

    Gigi…ta ghet propi resunnnnnnn!

    1. Il Sindaco se avesse voluto ( ma non ha voluto) la partecipazione dei Cittadini avrebbe dovuto convocare delle commissioni apposite prima di decidere come procedere, ma siccome Lui decide e impone , questo è stato il risultato…

      1. Stravincere è un termine abbastanza improprio con i dati di affluenza che ci sono stati. Inoltre non farebbe parte del concetto di democrazia descritto nella nostra costituzione ascoltare i cittadini prima delle elezioni e poi niente per i cinque anni di mandato tacendo ogni dissenso come originato dai “perdenti rancorosi”.

        1. Cosa c’entra l’affluenza?
          Dovrebbe avere meno funzioni, obblighi o giustificazioni per via della bassa affluenza? L’astensionismo è un dato interessante, ma per altri motivi, mica per delegittimare le elezioni o la validità delle stesse.

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