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Passaggi a livello e Asilo Sant’Elia, Fratelli d’Italia “sfiducia” l’assessore Gervasoni (Forza Italia)

Nuovo triplo e pesantissimo affondo di Fratelli d’Italia contro l’assessore alla Mobilità e alle Opere pubbliche Pierangelo Gervasoni (Forza Italia) – quasi una sfiducia politica, sebbene non materiale – e, in senso lato, contro l’intera giunta e il sindaco Mario Landriscina.

Pur senza nominarlo direttamente, è stato per primo il capogruppo dei meloniani a Palazzo Cernezzi, Matteo Ferretti, a toccare due temi che toccano direttamente Gervasoni, assessore alla Mobilità.

“A maggio chiedemmo spiegazioni sulla nuova tempistica dei passaggi a livello della città, ma siamo rimasti senza risposta e senza chiarimenti – ha esordito Ferretti – Addirittura avevamo chiesto di convocare Ferrovie Nord per avere delucidazioni: non è successo. Io stesso, l’altro giorno, ho casualmente incontrato il consigliere Gorla al passaggio a livello di Como Borghi e ho cronometrato un’attesa di quasi 20 minuti con disagi, code e inquinamento”.

“Non è più accettabile”, è stato il duro finale di Ferretti che poi ha chiesto anche spiegazioni circa un altro tema relativo al passaggio dei treni a Como Borghi.

“Nella zona – ha detto – l’altro tema è il rumore dei treni in entrata e in uscita dalla città: avevo chiesto rilevazioni per capire se fossero a norma e non abbiamo avuto risposta. Anche questo è inaccettabile, dobbiamo avere dei rappresentati che parlino e spieghino”.

Dopo Ferretti, sempre per Fratelli d’Italia, è intervenuto il consigliere Mario Gorla. Il quale ha lanciato un altro missile nei confronti dell’assessore alle Opere pubbliche, Pierangelo Gervasoni.

In questo caso, il tema è stato il cantiere calvario per la ristrutturazione e l’adeguamento dell’Asilo Sant’Elia, il capolavoro razionalista di Giuseppe Terragni chiuso (e con i bimbi sfrattati altrove) ormai dal 2019.

“Il 24 maggio scorso – ha detto Gorla – ho fatto una preliminare sull’Asilo Sant’Elia chiedendo come procedessero i lavori. Mi è stato detto che tutto era in corso, ma nel frattempo invece tutto è rimasto uguale: i bambini sono trasferiti altrove e ho il timore che l’oltraggio a Giuseppe Terragni si stia compiendo, visto che tutto tace”.

Gallarate coccola con amore il suo asilo “Principe” dal 1940, a Como il Sant’Elia piange da 2 anni

“Ho il timore – ha aggiunto Gorla, rivolgendosi alla giunta nel complesso anche se la competenza è di Gervasoni – che siate sordi ai richiami della storia di Como. L’asilo Sant’Elia è storia vivente del Razionalismo italiano e europeo, ma ora è sfigurato. Ora vorrei conoscere: esiste una perizia statica sulla struttura? Se c’è, è in corso un contraddittorio su questa eventuale perizia? Sui tendaggi, la sistemazione ha rispettato le tecniche richieste per un tale intervento, rispettando anche i colori? E in che stato sono le vetrate? Vorrei anche conoscere la motivazione per cui non si attua l’accordo con l’Archivio Terragni che sarebbe garanzia del rispetto dell’opera e dell’esecuzione dei lavori”.

Domande tecniche, in apparenza. Ma il fondo politico al veleno sembra davvero chiarissimo e con destinatari evidenti. E la frattura tra Fratelli d’Italia e Forza Italia sembra ormai oltremodo profonda.

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Un commento

  1. Polemiche pretestuose: il Comune non può intervenire né sulle normative ferroviarie internazionali, né sui rotabili e i limiti di velocità imposti dall’infrastruttura con con seguente ingresso nelle stazioni a velocità controllata (col fischio della frenatura elettrica). Pura demagogia sterile, quindi.

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