Non si placa l’onda lunga delle polemiche dopo l’allontanamento dal comune di Como del neonominato Capo di Gabinetto, Filippo Scibelli, dopo solo 14 giorni di lavoro.
Le ragioni e la cronaca della vicenda nelle anticipazioni di ieri:
Doccia gelata sul Comune: sospetto incompatibilità per il Capo di Gabinetto
Indiscrezione confermata: il Comune di Como annulla l’incarico al Capo di Gabinetto
Oggi le opposizioni intervengono a gamba tesa. In primis Fulvio Anzaldo, lista Rapinese Sindaco: “Alla già criticabile (e criticata) scelta di costruire un bando, all’apparenza, sulla persona, si aggiunge ora la scoperta – accusa e ironizza facendo riferimento al comunicato stampa del sindaco Mario Landriscina – a seguito dell’emersione di non meglio specificati “elementi suggestivi” – dell’incompatibilità del dottor Scibelli a ricoprire l’incarico di Capo di Gabinetto. Grottesco”.
“E pensare – conclude Anzaldo – che la (magari anche buona) scelta di nominarlo pare sia stata esclusivamente del Sindaco, per una volta non dettata dalle Segreterie di partito. Restano in ogni caso inspiegate molte cose di questa assurda vicenda”.
Dagli scranni dell’opposizione arrivano le parole del capogruppo Pd, Stefano Fanetti “Si tratta di una vicenda surreale. Prima il bando andato deserto risalente ancora all’estate scorsa, ora questo pasticcio. È l’ennesimo indice di un’amministrazione in stato confusionale. Per quanto ci riguarda, ora studieremo attentamente le carte e valuteremo ogni azione per porre fine al più presto a questa agonia e dare a Como la possibilità di scegliere un’amministrazione più attenta e coesa”.