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Polemica sulle novità dei parcheggi a Como. Il PD: “Posti gialli, tariffe, privilegi. Così non va”

Continua la polemica sui rincari delle tariffe per i parcheggi blu e le novità – forzati inclusi – per i posti gialli riservati ai residenti di Como. In una lunga nota è il PD che sottolineo le criticità riscontrate nel provvedimento varato dalla Giunta Rapinese.

“Il nuovo e molto discutibile, piano dei parcheggi del sindaco, al di là delle scelte tariffarie, si sta contraddistinguendo per la mancata attenzione verso gli utenti nel passaggio alle nuove modalità di gestione. Due le principali criticità, che riguardano lo spostamento di 45 posti gialli su strada all’autosilo di via Auguadri e l’impossibilità, da maggio, di rinnovare l’abbonamento nello stesso autosilo” dichiarano i consiglieri comunali del PD Stefano Legnani e Patrizia Lissi, insieme al segretario del circolo di Como Convalle Alessandro Rossi.

“Per quanto riguarda gli stalli gialli, trasferire in via Auguadri i residenti che si sono aggiudicati l’abbonamento annuale comporta, necessariamente, un disagio. Sono diversi i cittadini che hanno partecipato al sorteggio e speso 400 euro per un posto auto in una determinata zona e che ora, invece, dovrebbero farsi un lungo tragitto a piedi per andare all’autosilo. Le soluzioni alternative sarebbero state almeno due: la migliore, considerato che l’abbonamento scade il prossimo 31 dicembre, sarebbe stata quella di spostare i posti gialli da quella data. Così facendo il residente avrebbe potuto valutare se ripresentare la domanda per l’anno successivo. In alternativa, il Comune potrebbe consentire la rinuncia all’abbonamento, pagato anticipatamente per l’intero anno, rimborsando le mensilità residue fino al 31 dicembre”.

“Quanto all’autosilo di via Auguadri – proseguono Legnani, Lissi e Rossi – dove dal primo maggio non sarà più possibile fare l’abbonamento, si sarebbe potuto prevedere un tempo più lungo per l’entrata in vigore delle nuove regole, come ad esempio attendere la chiusura delle scuole o il rientro al lavoro dopo le vacanze estive. In questo modo, chi è titolare dell’abbonamento avrebbe avuto modo di organizzarsi diversamente. Inoltre agli attuali abbonati viene proposto in alternativa un abbonamento annuale Park and Ride di Euro 300 per l’autosilo di Valmulini e di Euro 350,00 per i parcheggi di Lazzago e Tavernola, penalizzando, così con un costo più elevato, chi sceglie un parcheggio scoperto, più lontano dal centro e meno servito dal trasporto pubblico, rispetto all’autosilo di Valmulini; scelta del tutto illogica. Chiudiamo dicendo che, se l’intento del sindaco, come affermato, era quello di eliminare i privilegi, avrebbe dovuto avere il coraggio di rimuoverli completamente. Invece, ha deciso di conservarli ancora per alcune categorie, facendo così discriminazioni tra gli stessi lavoratori dipendenti”.

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13 Commenti

  1. Le soluzioni sono diverse.
    Aumentare la, tariffa annuale che leggo essere di ridicoli 400 euro. Pazzesco. Mettere a pagamento le vie gratuite centrali che sono:
    via Gorio
    Parte finale di via Brambilla
    Via don Guanella
    via Fiume
    Parte di via Zezio
    Via San Martino
    Via Teresa Ciceri
    via don Minzoni
    via Petrarca
    Via Porro

    È uno schifo micidiale che in tali vie non si paghi nulla.
    Sono vie super centrali.
    Altro che via Magenta o Leoni.

    1. Una famiglia che risiede in centro deve pur avere il diritto di parcheggiare l’unica auto che possiede a fronte di un versamento di 430 euro. O è anche lei dell’idea che se non può permettersi di acquistare un box deve lasciare la città?

      1. Esattamente! E già il sindaco, in campagna elettorale, aveva criticato chi aveva istituito l’allora nuovo sistema di stalli gialli e blu, non solo per il sistema in sé (che lui non ha certo migliorato!), ma perché, aveva ripetutamente affermato, non era stata rispettata la quota di posti liberi previsti dalla legge. E, con perfetta coerenza…, ha pensato bene e per il nostro bene, di falcidiarne altri, vedasi Viale Innocenzo! Bell’esempio di rispetto delle regole!

      1. Stando a Google Maps, per andare a piedi da via Leone Leoni a piazza Cavour ci vogliono 25 minuti (partendo dall’inizio di via Leoni); per andare da via Don Minzoni a piazza Cavour 22 minuti. Ma in via Leoni i parcheggi sono a pagamento… (intendiamoci: per me dovrebbero essere gratuiti anche in via Leoni, non il contrario). Nell’ultimo tratto di via Mentana, per una manciata di minuti più vicina al centro sia di via Leoni, sia di via Don Minzoni, i parcheggi non sono a pagamento, ma a tempo (peraltro solo 60 minuti). Via Morazzone è in parte a tempo, in parte gratis, in parte a pagamento…

  2. “Le soluzioni alternative sarebbero state almeno due:
    – aspettare la scadenza il 31 dicembre, così un residente avrebbe potuto valutare se ripresentare la domanda per l’anno successivo
    – consentire la rinuncia all’abbonamento, pagato anticipatamente per l’intero anno, rimborsando le mensilità residue fino al 31 dicembre”

    Mi sembrano considerazioni sacrosante: se uno paga per un certo servizio, non glielo si può cambiare unilateralmente a metà scadenza.

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