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Maratona bilancio, bufera. Molteni: “Solo per andare sui giornali” e rischia l’espulsione. Rapinese: “Di giornale ne ho quanto ne voglio, frustrati”. E Nessi segnala al prefetto

La marcia a tappe forzate imposta dalla Giunta Rapinese al consiglio comunale per tutto il periodo natalizio così da arrivare all’approvazione del bilancio 2023 entro il 31 dicembre (fatta salva l’approvazione rapida, assolutamente possibile come vedremo) ha scatenato una durissima polemica in aula questa mattina, prima seduta.

Consiglio comunale, la cavalcata per l’approvazione del Bilancio entro fine anno: 10 sedute in 17 giorni. Rapinese: “Cambio epocale”

Il primo a intervenire è stato il consigliere di Svolta Civica, Vittorio Nessi, che ha annunciato l’intenzione di sottoporre la questione dei tempi strettissimi al prefetto e ha annunciato che il suo gruppo presenzierà alla sedute ma senza partecipare alla discussione.

“La documentazione del bilancio comporta centinaia di pagine di complessa lettura e a questo va aggiunto che il parere dei revisori dei conti è arrivato solo il 15 dicembre – ha detto Nessi – E’ evidente che i consiglieri di minoranza e maggioranza non sono stati messi nelle condizioni di partecipare con la dovuta preparazione né alla commissione né al consiglio comunale dati gli strettissimi tempi e mancando i tempi per approfondire”.

“I motivi per l’urgenza non paiono né rilevanti né indilazionabili – ha proseguito Nessi – visto che il 14 dicembre il ministro degli Interni ha differito al 31 marzo 2023 il termine per l’approvazione dei bilanci. Seguendo i termini ordinari potremmo approvare il documento entro metà gennaio senza rilevanti effetti pratici per l’amministrazione. La procedura d’urgenza lede i diritti di approfondimento e analisi del consiglio comunale. Ci rifiutiamo di assecondare l’immotivata procedura scelta solo per ragioni di facciata. Al sindaco non interessa conoscere i contributi che i consiglieri potrebbero dare, dunque non asseconderemo questa irragionevole decisione e non parteciperemo attivamente ai lavori limitandoci alla presenza per rispetto dell’istituzione e a prendere atto di decisioni che nulla hanno a che fare con gli interessi della città. Manderemo copia di questa dichiarazione al prefetto”.

La consigliera Pd Patrizia Lissi ha invece chiesto quanto costasse svolgere eccezionalmente il consiglio al sabato e l’assessore al Personale Nicoletta Anselmi ha risposto che “ci sono degli uffici aperti, i riscaldamenti vanno a prescindere”.

A quel punto, altro momento di tensione. Pur senza avere la parola a microfono aperto (non si era prenotato per una dichiarazione preliminare), dal suo scranno il consigliere di Fratelli d’Italia Giordano Molteni ha accusato sindaco e giunta di aver convocato la raffica di sedute durante il periodo natalizio soltanto per andare sui giornali .

“Innanzitutto dire che vogliamo fare di tutto perché dobbiamo comparire sui giornali lo trovo piuttosto offensivo – ha replicato il presidente del consiglio comunale Fulvio Anzaldo mentre effettivamente Molteni continuava a parlare animatamente – Se lei deve fare un intervento sul bilancio lo farà durante una discussione. La devo allontanare dall’aula se continua, le sto facendo un richiamo ai sensi del regolamento. Porti rispetto, basta”.

Poi è arrivata la replica durissima a Nessi da parte del sindaco Alessandro Rapinese.

“Per quanto riguarda la vicenda dell’apparire sul giornale, è perché non capite l’importanza di questo documento e bene hanno fatto i cittadini a mettervi all’opposizione. E’ solo frustrazione perché non avete mai messo questa macchina in condizioni di lavorare e i risultati si sono visti. Vedete di non fare pesare la vostra frustrazione in questa sede, non pretendo gli applausi, ci mancherebbe, ma cerchiamo di non dire fesserie. Di giornale ne ho quanto ne voglio e non certo per questa cosa che sarà una di quelle che avrà meno risalto. Avete mandato questa città a rotoli. Questo è un momento in cui si dimostra chi ha a cuore la funzionalità di questi uffici, perché funzionare per dodicesimi è frustrante e non consente di lavorare”.

Poi ancora  Anzaldo: “Le linee programmatiche approvate da questo consiglio prevedevano l’approvazione del bilancio entro il 31 dicembre. E questo mi sembra un momento rilevante sulla necessità di farlo, visto che è il consiglio che ce lo dice, oltre alle questioni dell’efficienza e dell’efficacia dell’attività amministrativa. Inoltre i documenti sulla proposta di bilancio erano disponibili per tutti i consiglieri dal 7 di dicembre. E i tempi per la Commissione e il parere dei revisori dei conti erano sufficienti, abbiamo rispettato tutte le norme”.

“Abbiamo lavorato molto per chiudere il bilancio entro il 31 dicembre ed è vero che la proroga è una prassi ma non è obbligatoria, pertanto abbiamo fatto in modo di arrivare comunque a essere pronti entro i termini previsti dalla normativa – ha concluso l’assessore al Bilancio, Monica Doria – Inoltre avendo presentato il documento in giunta il 7 di dicembre, era mio dovere cercare di approvarlo per rispetto del lavoro svolto. Non è detto che avvalersi di proroghe sia il modo giusto di lavorare”.

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19 Commenti

  1. Spero che i nostri leader possano unirsi nel 2023 e lavorare insieme in cooperazione per costruire una città di cui tutti i residenti possano essere orgogliosi. I nostri leader hanno la responsabilità di unire i residenti e di fare di Como l’invidia della regione.

  2. E quanto costa perdere mezzo anno senza avere in mano un bilancio preventivo ad aspettare per muoversi e quali progetti attuare… poi 3 mesi per fare i bandi e altri 3 mesi per approvarli… e siamo a novembre.
    Proprio non volete capire, non avete proprio idea di come ci si muova in una macchina complessa come quella di un comune

    1. Ma ci fai o ci sei?
      Guarda che la giunta Rapinese di suo non ha fatto ancora nulla, a parte determinazioni discutibili, sta solamente portando avanti quello che è stato impostato in precedenza.

  3. Strano! Il Bilancio può essere presentato al 31 marzo ma Rapinese Sindaco a tappe forzate vuol arrivare all’approvazione entro il 31 dicembre. E dire che Rapinese Sindaco quando recentemente si è espresso sulla Piscina di Muggiò, ci ha spiegato in modo chiaro e molto ben argomentato che tre mesi in più o tre mesi in meno fanno poca differenza. Ha le sue ragioni. È il rispetto dei tempi l’aspetto più importante per Rapinese Sindaco? Sembrerebbe di no. Lo abbiamo visto con la Piscina di Muggio, lo abbiamo visto con Natale a Como, lo abbiamo visto con la proroga di via del Doss. Insomma, cosa sono tre o sei mesi di fronte all’eternità? Quello che è importante, oltre all’intervista settimanale alla TV, sono i soliti confronti muscolari in Consiglio a cui ci ha abituato Rapinese d’Opposizione. A proposito di Rapinese d’opposizione, chissà cosa avrebbe detto se, con la pretesa di approvare al 31.12 il Bilancio presentato alle opposizioni solo il 7.12 gli avessero fatto saltare la sciatina natalizia a Bormio? Mah…. Purtroppo, i limiti stanno venendo a galla. Quando si vuol sembrare quello che non si è, alla resa dei conti bastano tre-sei mesi per perdersi in un bicchier d’acqua! 😊

  4. Caro Anzaldo la commissione 2 è stata convocata via mail senza pubblicazione all’albo , sul sito l’avete pubblicato il giorno stesso della seduta, quando alla mail, consiglio ai consiglieri di opposizione di appurare se erano trascorse effettivamente le 24h necessarie a norma del vigente regolamento che Lei tanta cita.
    Mi pare che sia mancata per l’ennesima volta la trasparenza amministrativa, o sbaglio?!

  5. Anselmi ha detto una cavolata. Il riscaldamento in quel lato del palazzo viene spento il venerdì e riacceso il lunedì mattina, tant’è che stamattina era spento e fatto accendere in tutta fretta per la seduta odierna. Anagrafe, elettorale e ufficio cimiteri sono aperti al sabato e li il riscaldamento dovrebbe funzionare, cosa che non sempre accade.

  6. Avanti tutta Sindaco, dobbiamo ancora aspettare e fare tavoli, tavoli tavoli…. Vi ruga che questa amministrazione non da spazio a chi vuole attendere, a chi vuole aspettare per decidere. Basta !!!!!!! Fatevene una ragione e ripassate tra quattro anni e mezxo se c’è qualcuno che vi rieleggie ancora….

    1. Pensa che tutto il personale presente oggi per il consiglio comunale è in straordinario oltre al buono pasto che gli va riconosciuto ed ai costi di riscaldamento e energia elettrica c’è da tener conto anche di questo. Quanto ci è costata oggi questa seduta di Consiglio?

  7. In quanto principale strumento di programmazione, il Bilancio descrive il progetto reale per l’amministrazione della Città. E, trattandosi del primo Bilancio della nuova Giunta, esso descrive anche le linee guida pluriennali. Impedire un confronto democratico e sereno sui temi per giungere a un’immediata approvazione potrebbe sembrare atto autorevole, per quanto immotivata appaia l’imposizione delle tappe forzate. In realtà, la stessa scelta appare come segno di grande debolezza, oltre che di ormai proverbiale intolleranza per il dialogo istituzionale e per il contributo di rappresentanza. Tutta questa fretta potrebbe infatti celare il timore che la Città scopra quanto poca sostanza vi sia nel progetto Rapinese per Como, nonostante i fuochi d’artificio (quelli della campagna elettorale).

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