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Lega in piazza. Locatelli: “La forza per cambiare il futuro. Grazie a Landriscina”. Negretti: “Mi rimetto in gioco”

A un mese esatto dalle prossime elezioni comunali, oggi – tutti in maglietta rosso sgargiante con la scritta “Al lavoro per Como” – è il giorno della presentazione pubblica della lista della Lega. Ritrovo di candidati, amministratori e sostenitori a Porta Torre.

L’attuale assessore regionale ed ex vicesindaco, Alessandra Locatelli, sarà la capolista.

In lista anche il deputato Claudio Borghi, che ha posato anche nelle foto di rito con l’inseparabile cagnolino.

Tutti i big presenti, dal deputato Eugenio Zoffili al sottosegretario in Regione, Fabrizio Turba, fino al segretario regionale Fabizio Cecchetti e alla segretaria provinciale, Laura Santin. Il segretario cittadino, Daniele Peduzzi, è anche il lista, così come il presidente della Fondazione Ca’ d’Industria, Gianmarco Beccalli, e tutti gli assessori e consiglieri uscenti.

Tra i primi ad arrivare, anche le new entry recenti e meno recenti: tra queste, l’ex esponente della lista Insieme per Landriscina e assessore alla Sicurezza, Elena Negretti, il presidente del consiglio regionale Alessandro Fermi, e l’ex forzista Giuseppe Cangialosi.

Presente ovviamente anche il candidato sindaco del centrodestra, Giordano Molteni.

A coordinare la mattinata è stata Alessandra Locatelli: “Como è una città che deve essere sicura e che ha bisogno di un sistema legato al turismo, al lavoro e alle aziende – esordisce – I nostri cittadini hanno grande voglia di lavorare. E’ necessario dare un sostegno concreto ai giovani e soprattutto alle persone più fragili. Abbiamo iniziato a farlo negli ultimi cinque anni con i nostri assessori e consiglieri, che hanno ascoltato ogni giorno i bisogni dei cittadini. Ora possiamo fare di più. Dimostreremo che la Lega è la vera forza che può cambiare il futuro”.

Infine l’assessore regionale ha voluto citare il sindaco uscente: ” Vogliamo ringraziare anche l’attuale primo cittadino Mario Landriscina, in anni difficili ha dato una grande mano a Como” sottolinea.

Dopo è intervenuto anche il candidato del centrodestra Giordano Molteni: “Siamo qui per risolvere i problemi delle persone – dice – Le soluzioni non devono arrivare dall’alto, ma devono nascere dalla collaborazione tra Comune e cittadini. La coalizione ha dei numeri importanti, noi dobbiamo fare in modo che i cittadini capiscano che siamo qui per loro. Dobbiamo fare squadra ed essere coesi. La voglia di fare e le idee ci sono. L’obiettivo deve essere conseguiti tutti insieme”.

Parola anche al deputato Claudio Borghi: “Siamo ancora qui dopo 5 anni – sottolinea – Abbiamo rappresentato in maniera assolutamente degna i cittadini che ci hanno dato la loro fiducia. Il gruppo della Lega è sempre stato irreprensibile, serio, coerente e competente, in un consiglio in cui sono successe delle cose che speravo di non vedere. I nostri assessori sono sempre stati un modello di buona amministrazione. Penso che i cittadini possano essere contenti di quello che ha fatto la Lega, ma non basta. Abbiamo iniziato tante cose che sarebbe opportuno portare a termine. Como ha bisogno di protezione, perché è stata un città data per scontata dalla politica. Io continuerò a difendere questa città nelle aule parlamentari”.

Riflettori puntati anche sull’assessore Negretti, candidata da indipendente: “I cinque anni la Lega ha dimostrato vicinanza, lealtà e fedeltà – spiega – Negli ultimi cinque anni ci sono stati soddisfazioni, dispiaceri e qualcosa in cui si poteva fare qualcosa di più. Mi sono rimessa in gioco stimolata da tanti cittadini. Si può sempre fare di più. Sono qua per Como”.

Alla presentazione della lista era presente anche il presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi: “Noi siamo quelli della piazza, mentre sono altri quelli dei salotti – accusa – Como è una città che spesso viene criticata per essere ferma e non esprimere al meglio le proprie potenzialità. Il nostro obiettivo è quello di far cambiare questa idea. Con la crisi e il rincaro delle bollette sappiamo che ci troveremo a fare i conti con una situazione preoccupante che, purtroppo, è solo all’inizio. La prossima amministrazione dovrà occuparsi del sociale e di aiutare chi ha bisogno”.

Infine ha preso la parola anche il deputato Eugenio Zoffili: “Como, città che ha uno dei Natali più belli d’Europa, deve essere difesa. Stiamo facendo una campagna elettorale di ascolto, non come la sinistra che fa proposte che annoiano”.

Di seguito la lista Lega al completo:

1. LOCATELLI Alessandra
2. BORGHI Claudio
3. CALDARA Adriano
4. BONDURI Alessandra
5. NEGRETTI Elena
6. AJANI Giampiero
7. MOLTENI Alessandro
8. NOSEDA Ivan
9. VALERI Andrea
10. ALFANO Claudio
11. BABA Nadia
12. BARATELLA Marino
13. BECCALLI Gianmarco
14. BUCCIOLINI Mario
15. CANGIALOSI Giuseppe
16. CAPRANI Giorgio
17. CARA Carla
18. CHINDAMO Manola
19. COLOMBO Matteo
20. CORTI Afra
21. D’ALESSANDRO Valentina
22. DEGLI AGLI Antonio
23. DI MARCO Vincenzo
24. FRIGERIO Alessandro
25. GUANELLA Camilla
26. MIGLIORINI Marco
27. OSTINELLI Arnaldo
28. PEDUZZI Daniele
29. SALVAREZZA Elena
30. TAMBORINI Mattia
31. TETTAMANTI Francesco
32. VISCONTI Flavia Valeria

 

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16 Commenti

  1. Si esattamente. Museo di se stesso. Visitabile e godibile da chiunque con gli occhi spalancati per la meraviglia. I soldi per il mantenimento sono gli stessi che lo mantenevano prima perchè rimane statale, semplicemente passando dal MEF al MIBAC dove i fondi per i restauri sono molto maggiori. L’area espositiva si farà negli edifici dell’ULI e finalmente ci sarà l’isola del razionalismo e sarà ammirata nel mondo.

  2. Architetto, le critiche ci stanno sempre, però dire così dopo che sono riuscito a trovare la chiave per realizzare il “nostro” museo mi sembra ingeneroso.
    Non importa comunque, io andrò avanti (gratis) a lavorare per Como e per il sogno di avere il museo del razionalismo e anche se dovesse capitare che i soldi che ho trovato io li spenderanno altri andrà bene lo stesso. un saluto.

    1. Storia carina, a museo di cosa esattamente? Di sè stesso?
      Cosa si pensa di metterci dentro e come si pensa mantenerlo, una volta che si caccia via la GdF che se ne occupava?

      Il razionalismo si basa sulla funzionalità degli spazi, sono concepiti per essere usati. E decisamente non ha la struttura per essere un museo.

  3. Eh si tutti presenti quelli che appena eletti sono spariti chi a Roma chi in regione… E adesso ancora qua a farsi eleggere in comune per poi risparire il giorno dopo? Spero proprio che stavolta la gente abbia capito che fasulli siete!

  4. Poche idee, ma confuse:

    – ottima location, sotto la Torre recintata causa crollo e manutenzione non fatta.
    Simbolo perfetto dei loro 5 anni di amministrazione.

    – ringraziano Landriscina (per cosa?) ma al contempo lo hanno reputato incapace e inadeguato a essere ricandidato.

  5. Di sicuro quello che non possono cambiare è il passato. Questi ultimi cinque anni penosi… Gli stessi nomi come candidati. Se il buon giorno si vede dal mattino……

  6. “…..Avanti Lega alla riscossa, maglietta rossa….maglietta rossa”?!?!. Ormai non si capisce più nulla. Una volta i leghisti usavano il Verde. Cosa è successo alla vecchia Lega di Bossi e Maroni? Mah… A parte questo è sorprendente come il centrodestra punti alla continuità con la passata Amministrazione. Ci sono tutti gli attuali Assessori e Consiglieri meno Torresani che è passata nel Gruppo Misto e con in più Negretti che lo aveva preannunciato ma che in ogni caso faceva parte della maggioranza al governo della città. Evidentemente per il centrodestra cittadino, Fratelli d’Italia e Forza Italia compresi, le tante mancanze dell’attuale Amministrazione sono da imputarsi solo a Landriscina, non per niente il miglior capro espiatorio che esista. Gli altri non c’entrano nulla e ritengono quindi di meritare di essere ricandidati. Evidentemente per loro e per gli altri continuerà il ritornello che hanno ripetuto fino ad ora: è colpa di quelli di prima; no, anzi di “quello” di prima. ?

  7. il ringraziamento a Landriscina è paradossale: la città è sempre più sporca, mal gestita, con una giunta incapace anche di spendere i propri fondi, giusto per non tirare in ballo le grandi questioni incompiute che tutti conosciamo.

    1. Ci vuole davvero una bella faccia tosta a ripresentarsi davanti ai cittadini chiamandosi “candidati “ (candidatus, vestito con una toga bianca, immacolata), dopo un vuoto è una inerzia pressoché totale di risultati e di idee, durata 5 anni.
      Ma stavolta i cittadini hanno capito, e daranno il loro voto a qualcun altro.
      Restano con loro gli irriducibili leghisti senza occhi, senza orecchie ne’ senso critico, senza valori che non siano il rancore e l’egoismo.
      Del test quelli, sotto altri simboli e nomi, ci sono sempre stati.

  8. Cosa avete fatto per Como negli ultimi 30 anni = -100, come qualità della vita, traffico, salute, commercio, sviluppo, cura delle persone, e mi fermo per pietà.
    Borghi farà i migniassegni del Lariano? Usciremo dall’Europa? Dall’ Italia? Dalla Provincia ? Con voi diventeremo Provincia di Lecco. Pensateci.
    Programma = 0 nessuna proposta, idea, Borgovico cosa fate il tunnel subacqueo? Sant’Agostino tutti in coda x i parcheggi = vedi R…….

    Svegliatevi, l’imbarazzo vi sommergerà

  9. Prima di infierire sulla città meditate su ciò che era stato promesso e non è stato fatto. Serve una presa di coscienza collettiva e di resposabilità, a fare promesse è facile, il problema è che dal dire al fare c’è di mezzo il mare e la Lega ha il naviglio disastrato.

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