“Il traffico nella nostra città è diventato una emergenza. Impressionante la quota di auto in entrata e in uscita quotidianamente. La media dei passeggeri è massimo 1,2, 3 persone per veicolo, praticamente una testa-1 macchina”.
Così Elisabetta Patelli presidente di Europa Verde e candidata consigliere per Barbara Minghetti sindaco. “Questo trend va invertito con un cambiamento strutturale importante – sottolinea Patelli – ma sono utili anche altre azioni a breve e medio termine. Una di queste è la proposta di “Biciplan “, una rete continua e sicura di piste ciclopedonali che comincia aprendo semplicemente i varchi del San Martino sulla Cappelletta e nei vari quartieri (via Verga a Lora, via Castelnuovo e via Fornace a Como per fare un esempio).”
Quindi lo schema: “Nel parco quale esistono già percorsi ciclopedonali interni che potrebbero riconnettere Lora, Albate. Camerlata, Muggiò con i principali poli cittadini quali Università/Setificio, le stazioni ferroviarie, le caserme , il Sant’Anna vecchio, l’autosilo val Mulini e la città murata. Ciò consentirebbe di alleggerire il traffico sulle strade, di accorciare le distanze tra quartieri e permettere a ciclisti e pedoni di muoversi in un ambiente sano, sicuro e straordinario”.
4 Commenti
Bisogna considerare anche la rapida e continua diffusione delle bici elettriche, con le quali il problema “salita” è in gran parte superato.
L’idea è ottima. Unico suggerimento evitare pendenze troppo marcate. Le ciclopedonali a Como pagano il dislivello che esiste dal passaggio della convalle alle frazioni periferiche. Il parco ha il suo dislivello anche se non sembra. Sfidare noi ex-giovani a farsi in bicicletta la Cappelletta o la Napoleona equivale ad abortire qualsiasi progetto di ciclopedonale. Salite dolci, vi prego. Quello che invece è fondamentale è creare un parco in città e farlo diventare un polmone verde e anche un luogo di socializzazione ad uso esclusivo di chi turista non è.😊
Di promesse “sparate” in campagna elettorale ne abbiamo fin sopra i capelli, sono decenni che suonano la stessa musica. Possiamo ricordare piste ciclabili, giardini, strade, marciapiedi poi si potrebbe nomnare la Ticosa, la Caserma De Cristoforis, il vecchio Sant’Anna, la Stazione centrale, le passeggiate di Villa geno e Villa Olmo, il Silos della Valmulini, parcheggi e/o aree di sosta e via dicendo oltre naturalmente l’Ospedale Pschiatrico San Martino ma ad oggi giunte di destra e di sinistra mi pare siano state piuttosto evanescenti.
A Como dall’elezione diretta del Sindaco abbiamo avuto cinque giunte di destra e una di sinistra. È comodo dire che tanto tutti sono uguali fino a che non si consente di provarci a chi vuole fare finalmente qualcosa di diverso.