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Politica

Punte di spillo e stroncature: Butti “interroga” Di Maio sulle chiusure domenicali dei negozi

Il senatore lariano di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, va all’attacco con un’interrogazione a risposta scritta in commissione sulla proposta delle chiusure domenicali per negozi e centri commerciali avanzata dal ministro per le Attività produttive, Luigi Di Maio.

“Luigi Di Maio, ancor prima di assurgere a ruoli governativi, aveva annunciato la volontà di chiudere tutti gli esercizi commerciali nei giorni festivi – esordisce Butti con toni subito pungenti – Divenuto ministro aveva corretto l’annuncio riconfermando l’idea, ma modulandola diversamente”.

“Nei giorni scorsi il ministro ha definito la sua proposta una sorta di “chiusura a rotazione” degli esercizi commerciali, peraltro di difficile applicazione, che consentirebbe al 25% degli stessi di restare aperto – rincara in punta di spillo il deputato di Fratelli d’Italia – A giudicare dalle reazioni delle associazioni di categoria e di diversi esponenti di spicco della maggioranza e addirittura del Governo la proposta del ministro non sembra essere stata condivisa con i portatori d’interesse di ogni ordine e grado”.

Toni istituzionali, insomma, ma di fondo una evidente stroncatura su metodi e merito. Da cui, le domande specifiche rivolte da Butti:

– Quale impatto ipotizza il ministro in materia di occupazione sull’intero comparto Commercio

– Se non sia il caso convocare le competenti Associazioni di categoria al fine di sviluppare un dialogo costruttivo sui provvedimenti che il Governo intende assumere.

– Se non si ritenga, tale misura, un incentivo all’uso dell’e-commerce a tutto vantaggio dei grandi gruppi

– Se siano previste, nell’impostazione del ministro, deroghe per le città e per le zone turistiche che dalle liberalizzazioni del 2011 hanno ottenuto innegabili vantaggi di natura economica

– Quali siano le differenze di applicazione delle misure previste ipotizzabili per il piccolo commercio e la grande distribuzione.

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2 Commenti

  1. Mi scusi sig Ettore ma si rende conto che con le chiusure domenicali trarranno grande vantaggio solo i grandi gruppi dell e-commerce che inizieranno a consegnare a domicilio anche la domenica come Amazon…
    Ma Lei vive su Marte? Ma allora chiudiamo i ristoranti, bar, ed ogni attività commerciale lasciando a casa conseguentemente centinaia di migliaia di lavoratori ed infine non disputiamo più le partite di calcio e di altri sport la domenica , d’accordo ? E poi quando dice che bisogna dar voce ai lavoratori quelli veri cosa intende? Ma Lei fa parte ancora di coloro che credono che in una azienda lavori solo l’operaio ? E l’imprenditore invece che rischia tutto ciò che ha investendo ogni suo risparmio e sacrificando gran parte della sia giornata e della sua esistenza ben oltre le 8 ore giornaliere per 5 gg alla settimana….peraltro anche indebitandosi per magari 10 anni ipotecando casa per acquistare i macchinari senza i quali i suoi “lavoratori veri” non potrebbero lavorare , cosa farebbe secondo Lei? non sarebbe un soggetto produttivo ? I suoi lavoratori veri sarebbero in grado di lavorare autonomamente senza la guida dell’imprenditore ? Ma mi faccia il piacere….. io conosco molto bene i regimi comunisti avendo parenti e moglie che vengono da quei paesi e francamente se volesse provare ad andare a lavorare lì Le potrò fornire il numero di telefono in privato, Le organizzerei tutto e La farei stare un paio di mesi dopodiché vorrò proprio veder e se scriverà ciò che ha scritto ….buona serata

  2. ma diciamo che sono pochi i ministri che mantengono la,parola dopo essere stati eletti , secondariamente il Min. DI maio su questa promessa si e’ dimostrato anche flessibile e comunque disposto a possibili modifiche ;
    quindi persona attenta e soprattutto a cui piace manntenere la promessa fatta ai suoi sostenitori .
    Se mi permette credo di capire la sua preoccupazione sul suo territorio e capisco anche che un bacino di voti proveniente dalle varie attivita’ commerciali potrebbe vacillare o comunque essere messo a rischio fifucia , purtroppo il vento in poppa e’ cambiato !!!! e bisogna dar voce ora ai lavoratori quelli veri , quelli che portano avanti il fatturato e che sono costrtti a lavorare anche nei giorni festivi rischio licenziamento !!!
    On. BUTTI il commercio va e vienecome va la fiducia che va e viene ….tocca rassegnarsi al cambiamento dei tempi !
    Comunque sul territorio comasco oltre al commercio da lei tanto protetto esistono altre problematiche su cui non ho mai letto o ascoltato interrogazioni parlamentari cosi decise come questa sua di oggi sul commercio !

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