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Questionari di FdI ai comaschi: Stadio dentro o fuori Como? Sì o no alla metropolitana leggera?

L’anticipazione era stata quella dello scorso fine settimana. Fratelli d’Italia, nella prima iniziativa politica pre-elettorale, aveva interpellato i comaschi sul futuro dell’area San Martino.

Ora emergono gli altri due temi sottoposti a una sorta di minisondaggio popolare: l’area dello Stadio Sinigaglia e, più in generale, la mobilità.

Per quanto riguarda lo storico impianto sportivo, figurano alcune domande che di fatto riassumono i dilemmi classici sulla zona. Una domanda ad esempio è la seguente, a cui si può rispondere con sì o no: Vuoi che lo stadio resti in città o venga realizzato a nuovo fuori città?

Ma compare anche la questione della sosta nell’area del Sinigaglia, che FdI propone così: Sei favorevole al parcheggio interrato? C’è poi un’altra domanda che riguarda lo stadio in sé e per sé: Sei favorevole a realizzare un’area commerciale negli spazi ricavati sotto gli spalti?

QUI IL QUESTIONARIO SULLO STADIO SINIGAGLIA

Come detto, il terzo questionario riguarda la viabilità a Como. Qui, a parte molte questioni già note (dalla pedonalizzazione di piazza Perretta alla chiusura estiva al traffico di viale Geno, con il primo punto già previsto dal nuovo piano del traffico e il secondo che in realtà è una abitudine consolidata), le due domande più “nuove”, per così dire, sono quella relativa ai posteggi gratis per i veicoli meno inquinanti (Sei favorevole a rendere gratuita la sosta per auto elettriche ed ibride?) ma soprattutto un grande ritorno, ossia la tematica classica e irrealizzabile che ha caratterizzato ogni campagna elettorale degli ultimi decenni: Sei favorevole alla redazione del progetto per la metropolitana leggera, lungo la tratta Grandate-Como Lago con la fermata anche presso l’autosilo Valmulini?

QUI IL QUESTIONARIO SULLA MOBILITA’

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3 Commenti

  1. Ma i componenti della maggioranza uscente non hanno avuto 5 anni per ascoltare la città e intervenire sui bisogni dei cittadini? A due mesi delle elezioni si svegliano per chiedere cosa dovrebbero fare (e non faranno come non l’hanno fatto finora)?
    Infine, sono così privi di idee e impaci di scegliere da delegare le loro proposte ad un sondaggio?

  2. Non c’è che dire. Metodo interessante. Tuttavia, almeno due perplessità. La prima è sui tempi. A due mesi dalle elezioni farsi un’idea attraverso la distribuzione e la raccolta di questionari sembra più una mossa elettorale che un’effettiva raccolta di bisogni. Insomma, la distribuzione dei questionari, l’analisi delle risposte, una sintesi delle stesse e, infine, l’elaborazione di idee necessitano del tempo per essere fatte bene. Sempre che si voglia farle bene. La seconda è assai più curiosa. Per cinque anni, Fratelli d’Italia ha avuto l’Assessore al Patrimonio e l’Assessore all’Urbanistica più un novero variabile di Consiglieri in maggioranza. A due mesi dalle elezioni si presenta con il Questionario per sapere cosa vuole la cittadinanza? Dobbiamo pensare che in questi cinque anni gli Assessori di Fratelli d’Italia hanno lavorato al buio o somministrando questionari alle Associazioni di categoria e a quelli che riescono a farsi ascoltare di più? Mah…. A volte si ha l’impressione che alcuni si comportano come se in questi cinque anni fossero stati da un’altra parte.

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