Non è propriamente uno degli atti più popolari che si possano immaginare quello che l’ufficio di presidenza della Regione Lombardia, al cui capo c’è il comasco Alessandro Fermi, ha approvato nella seduta del 12 aprile scorso. Assieme alla vicepresidente Francesca Brianza (Lega), all’altro vice Carlo Borghetti (Pd) e ai due consiglieri segretari Giovanni Malanchini (Lega) e Dario Violi (Cinque Stelle), il presidente del consiglio regionale ha dato l’ok a una serie di ingentissimi stanziamenti per l’assunzione del personale e per il funzionamento dei gruppi consiliari dei vari partiti. Un atto che a ogni inizio di legislatura viene ovviamente adottato ed è sempre molto corposo – la necessità di personale per l’enorme macchina regionale è oggettiva – ma che inevitabilmente colpisce l’occhio per le dimensioni.
Il primo documento approvato riguarda gli “stanziamenti spettanti ai componenti dello stesso Ufficio di Presidenza per l’acquisizione di personale”. Fermi, nello specifico, avrà a disposizione 248mila euro per il 2018, 334mila euro per il 2019, il 2020, il 2021 e il 2022 e infine 138mila per lo spezzone di 2023 (anno in cui sono ipotizzate le elezioni a fine maggio).
Per quanto riguarda gli altri membri dell’Ufficio, rimandiamo alla tabella qui sotto.
Per quanto concerne invece i gruppi consiliari dei vari partiti, la somma che si divideranno nei prossimi anni supera ampiamente i 10 milioni di euro. La parte del leone spetta alla Lega che per il personale potrà spendere 1,2 milioni nel 2018, 1,8 dal 2019 al 2022 e infine 717mila euro nel 2023. Nella tabella sotto, i dettagli.
Infine, c’è lo stanziamento per il funzionamento dei gruppi consiliari dal giorno dell’insediamento (5 aprile) al 31 dicembre prossimo. In questo caso, la cifra complessiva è di 371mila euro, suddivisi per partito come si vede nella tabella sotto.
Un commento
Si tende sempre a dare la colpa alla politica,ma la politica è fatta dalle persone,con i loro difetti e le loro debolezze, purtroppo non ne sono esenti le nuove generazioni,quelle che dovevano portare il cambiamento, si stanno dimostrando “affamatissime” di poltrone e non le mollano,e purtroppo le regole sono sempre le stesse, sistemare, ex mogli,amici e conoscenti,naturalmente tutti a spese del contribuente.