A pochi giorni dai 100 anni del mitologico Congresso di Livorno (21 gennaio 1921), atto di nascita per scissione del Partito Comunista Italiano, che abbandonò la casa socialista – e secondo alcuni atto fondativo in generale dello scissionismo permanente della sinistra nazionale – a Como si riproduce una sanguinosa ferita in quell’area politica.
Il tema è sempre quello, lo stesso che ha un po’ monopolizzato la scena cittadina negli ultimi tempi: la concessione in comodato gratuito di un loclae comunale in via Milano all’associazione Como Accoglie da parte della giunta di centrodestra, e segnatamente su proposta dell’assessore di Fratelli d’Italia Francesco Pettignano. Un piccolo spazio, circa 20 metri quadrati, per il deposito di coperte e altro materiale dei volontari che assistono migranti e senza dimora.
Un atto che ha già lacerato la stessa maggioranza di centrodestra, con la Lega andata su tutte le furie.
Ma che ora provoca scossoni anche nel campo dell’opposizione istituzionale ed extraistituzionale.
Pomo della discordia, la presa di posizione di ieri del Partito Democratico attraverso il segretario cittadino Tommaso Legnani, il quale in realtà si era scagliato contro la Lega per l’ostracismo durissimo rispetto alla concessione del locale.
Ebbene, oggi da Rifondazione Comunista – che pure si è schierata ovviamente al fianco di Como Accoglie – arrivano staffilate dirette al Pd.
“Il PD di Como – si legge in una nota – che a mezzo stampa si schiera contro la Lega dalla parte di Como Accoglie si ricorda come ha trattato i migranti accampati alla stazione SanGiovanni quando la città era in emergenza umanitaria e loro governavano?”, domanda il segretario regionale di Rifondazione Fabrizio Baggi. Il quale poi rievoca e attribuisce ai Dem una posizione scomoda in relazione all’estate 2016, quando la stazione San Giovanni e il parco antistante vissero i mesi degli arrivi di massa di migranti e la successiva apertura del centro di via Regina (poi chiuso dalla Lega al governo nel 2018).
“Se Legnani non se lo ricorda ci penso io a rinfrescargli la memoria – affonda Baggi – Ci hanno detto, dagli alti piani istituzionali, che le persone in stazione “non dovevano stare bene oppure non se ne sarebbero mai andate”. Ho sentito con le mie orecchie questa frase pronunciata da chi stava nello stesso Partito di Minniti che ha inventato la criminalizzazione della solidarietà”.
Profumo di scomunica, infine, nella frase conclusiva di Rifondazione: “Non facciano ora i “santi” sono della stessa pasta. Sono il governo degli identici. Vergogna”.
3 Commenti
È molto difficile rispondere alla domanda su come sia possibile che la sinistra italiana e non solo italiana si divida in una serie infinita di piccole sigle, piccoli movimenti, partitini, liberi pensatori. Molte ipotesi nessuna spiegazione. Sarà la tendenza romantica che hanno tutti quelli di sinistra? Sono convinti che nessuno più di loro stia dalla parte dei più deboli. Forse. Quando parlavo di politica con chi era molto più a sinistra di me, al culmine della discussione, mi veniva sempre detto: “Non puoi capire. Sei nato borghese”. Altra ipotesi è la tendenza antropofila. Quella che spesso ci fa apostrofare come buonisti. Purtoppo, anche in questo caso c’è sempre quello che ti ricorda che “Tu non puoi capire. Non hai abbastanza esperienza di volontariato”. Più probabile è la tendenza sindacale e lavoristica ma anche qui c’è chi ti dirà: “Tu non puoi capire. Non hai abbastanza esperienza di Sindacato”. Alla fine, mi sono convinto che quello che frega la “sinistra molto a sinistra” sono gli estremismi e la loro convinzione che gli altri “non possono capire perché hanno sempre qualcosa che gli manca”. Il punto è questo. Nessuno può capire gli estremisti e gli estremisti non sanno mai come spiegarsi. È forse la causa anche delle incomprensioni tra chi è a destra e deve discutere con chi fa diventare il comodato d’uso di un locale una questione ideologica? Mi sa di sì.
“Ci hanno detto, dagli alti piani istituzionali, …”
Se vuole accusare qualcuno dica nomi e fatti precisi, altrimenti rimane il classico monnezzaio in cui la polemica serve solo a farsi notare. Tipico di chi è irrilevante.
Concordo, i piddini non sono santi..l’accampamento era un presidio leghista non dei poveretti attirati a Como dalla prospettiva svizzera o comunque che qualcuno dei piddini l’avrebbe aiutato con le cooperative