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Sardine anti-Salvini, primo summit a Como. 1.600 iscritti in 48 ore: “Noi, contro l’odio”

Le 6.000 Sardine sono indubbiamente il caso politico e sociale del momento.

La manifestazione di Bologna della settimana scorsa ha riempito piazza Maggiore ed è stata seguita da altri raduni anti-Salvini come quello di Rimini, oggi, che si stima abbia raccolto 7mila persone.

Le Sardine hanno nuotato fino a Como: gruppo Facebook e tentazione piazza San Fedele 

Novità delle scorse ore è però la costituzione di un gruppo di Sardine di Como che, fanno sapere i referenti, ha tenuto la sua prima riunione proprio questa sera.

“Ci siamo ritrovati per capire in che direzione andare e come prepararci per la manifestazione delle Sardine di Milano dell’1 dicembre ma il nostro obiettivo principale è manifestare a Como – spiega Antonella Topputo, responsabile delle relazioni pubbliche del gruppo “6000 Sardine – Como“, pagina Facebook che in sole 48 ore ha raccolto circa 1600 aderenti – il successo del gruppo è molto positivo specie in un contesto come Como. Il territorio appartiene alla Lega ed è evidente che vi sia stato instillato un sentimento d’odio a cui stiamo reagendo”.

QUI LA PAGINA FB DELLE SARDINE DI COMO

Salvini a Como, Ph Matteo Congregalli. Tutti i diritti riservati

La prima riunione del gruppo, per quanto estemporanea, vista la relativa giovinezza del movimento, ha messo in luce un parterre di sostenitori molto vario, secondo Topputo: “Il filo conduttore è dato dai valori di sinistra in cui ci riconosciamo. Vogliamo tornare a un tipo di entusiasmo per la politica che ci è stato solo raccontato. Ma non vogliamo diventare un secondo Movimento 5 Stelle”.

Le Sardine hanno nuotato fino a Como: gruppo Facebook e tentazione piazza San Fedele 

Dal punto di vista organizzativo, il gruppo comasco è tutt’altro che isolato e vanta, secondo la responsabile, saldi collegamenti con le divisioni di Bologna e di Milano.

Le riunioni delle Sardine comasche sono destinate a intensificarsi per dare una direzione al movimento che, fa sapere Topputo, non ha come bersaglio l’amministrazione Landriscina. “A noi non interessa. Piuttosto vogliamo risvegliare le coscienze. Una manifestazione a Como sarà l’inizio”.

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6 Commenti

  1. Certo che un individuo che non perde l’occasione per chiamare “baluba” chi la pensa diversamente da lui che è “un unto dal Signore”, deve essere veramente democratico e tollerante contro ogni forma di odio e discriminazione! Gioele…. ma va a ciapa’ i ratt

    1. ? Ma come?!? “Baluba”, quando parlo dei e con i miei amici leghisti, lo considero e lo considerano un vezzeggiativo simpatico. Sarebbe più antipatico se mi riferissi sempre e comunque al loro “bon ton” chiamandoli “damerini” o “fichetti”. A dire il vero, baluba, espressione in uso in Lombardia, deriva dal nome di un gruppo etnico di lingua Bantu che popola una regione del Congo. E’ una popolazione molto elevata nelle scali sociali del centro Africa, nonostante ciò il significato diffuso dalle nostre parti è quello di una persona dai modi semplici, un po’ goffi ma sempre onesti e genuini. Se fosse stato presente nel linguaggio di Boccaccio probabilmente avrebbe definito così Bertoldo.
      Non mi sono mai posto il dilemma se sono tollerante o intollerante, oppure se sono democratico o antidemocratico. Quello che invece non ho dubbi che in vita mia non ho mai discriminato nessuno per il suo stato. Per intendersi, non ho mai discriminato nessuno per la sua razza, la sua religione o il suo genere sessuale mentre ho discriminato i comportamenti violenti, sessisti e razzisti ma senza mai a mia volta essere violento nei loro confronti. Non ho mai invocato e mai invocherò la “castrazione chimica” per i sospetti di stupro o il “linciaggio” per i tossicodipenti. In sintesi, da bravo “unto dal Signore”, chi sbaglia deve essere aiutato più che punito e nessuno deve essere trattato da diverso. ?

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