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Il comitato comasco per Schlein: “Una rivoluzione sostenuta da 7mila persone”. Intanto Braga verso la segreteria nazionale

Il tam tam è univoco e a dire la verità ben suffragato anche dai fatti recenti: la deputata comasca Chiara Braga sarà uno dei nomi di punta della squadra della neosegretaria nazionale del Pd Elly Schlein. Non è difficile intuire il perché, partendo innanzitutto dai punti principali elencati dalla stessa Schlein in queste ore di vittoria. I cardini programmatici infatti riguardano temi quali il salario minimo, la giustizia sociale, il lavoro con la lotta al precariato e la transizione ecologica.
“Daremo un contributo a organizzare le opposizioni a difesa dei poveri, contro un governo che li colpisce – ha aggiunto appena eletta Schlein – Saremo a difesa della scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a una aggressione squadrista. Faremo le barricate contro ogni taglio alla sanità”.

Inutile dire che soprattutto sul fronte ambientale, Braga è il nome in assoluta pole position nel Pd per un ingresso (anzi, una conferma, visto che vi si trova già ora) nella nuova segreteria nazionale. D’altronde, già durante la campagna per la sfida con Bonaccini, Schlein aveva chiamato direttamente Braga per far parte della squadra di riferimento con il ruolo di responsabile delle iniziative politiche. A questo vanno aggiunti almeno altri due tasselli: innanzitutto la specializzazione, all’interno del Pd, della parlamentare comasca proprio sui temi della transizione ecologica, materia che Braga segue già formalmente all’interno del Pd nazionale. Inoltre va tenuta presente l’espressa volontà della neosegretaria dei Dem di valorizzare la componente femminile del partito, altro punto che fa di Braga quasi una predestinata verso incarichi di fiducia e prestigio al vertice del Pd nazionale.

Intanto, esultato il Comitato comasco che ha sostenuto la campagna di Elly Schlein sottolineando la “piccola rivoluzione che si è fatta sentire anche a Como, dove in 7mila persone sono andate a votare, sfidando anche il brutto tempo, nei 42 seggi dislocati in tutta la provincia comasca”.

“Un risultato straordinario, un crescendo di dati che ha preso poi una forma netta, 68% a 32%: un messaggio forte e chiaro di richiesta di cambiamento. Un nuovo PD che da oggi con umiltà, unità e determinazione, tutti insieme, dobbiamo costruire – aggiungono – Un ringraziamento da parte dal Comitato Parte da Noi! Como per Elly Schlein va a tutti coloro, indistintamente dal voto espresso, che ieri si sono recati ai seggi per votare alle primarie, contribuendo a rigenerare e dare vita nuova al PD. Un grazie di cuore soprattutto ai nostri iscritti e militanti, ai volontari e alle volontarie che hanno reso possibile questa bella giornata di democrazia e partecipazione”.

“Ora lavoreremo nel PD per l’unità, per tornare a vincere, insieme con la responsabilità di non tradire la fiducia che il popolo democratico ci ha accordato domenica – si chiude la nota – Il cammino è tracciato. Un nuovo inizio dal quale ripartire, insieme, in un processo collettivo e condiviso: per costruire una fase nuova, per riallacciare alleanze oggi perdute con la società e dare vita ad un’alternativa politica credibile, chiara e coerente. Una sfida politica che dobbiamo sentire tutti, nessuno escluso, come priorità per il Paese e per il Partito Democratico”.

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8 Commenti

  1. Al di là delle scelte di Chiara Braga, capace di scegliere e di prendere posizioni di rilievo nella segreteria del PD, il dato certo è che il PD ha fatto una scelta di campo e di identità chiara.
    Ha scelto di interpretare il ruolo di un partito di sinistra riformista con una opposizione ferma e netta rispetto alla destra di governo. Non più una melassa di residui DC + PC del secolo scorso coalizzati in un partito che, non volendo perdere, puntualmente perde.
    Fare un partito di sinistra moderno è una sfida necessaria. Qualcuno doveva provarci.

  2. Pare che la moda del “salto della quaglia” sia ormai dilagata in tutti i partiti, sabato scorso a Como passando davanti al banchetto dei “Salvinisti” ho notato il neo consigliere eletto, grande esperto della pratica di cui sopra fare selfie con i militanti presenti, alchè ho esortato alcuni presenti a fare presto prima, di assistere ad una nuova mirabolante capriola politica dell’avvocato di Albavilla…..

  3. Sarebbe curioso vedere nuovamente Chiara Braga nella Segreteria Nazionale se non stessimo parlando di PD. In fin dei conti, stare nella Segreteria Nazionale con Renzi in quota Franceschini, è uguale a stare in quota Franceschini con Zingaretti, Letta e Schlein. È la dimostrazione che nel PD non è importante essere scelto dal Segretario ma essere in quota a qualcuno. È quello che ha fregato e continuerà a fregare quello che fu il Partito Democratico.

  4. Per la serie “salgo sempre sul carro dei vincitori”. Prima Renziana, poi Zingaretti, quindi Letta ed ora Schlein: buona per tutte le stagioni #nonSbragamai

  5. PER LA BRAGA ENNESIMO SALTO DELLA QUAGLIA, HA GIRATO TUTTO IL PD RENZI COMPRESO, LA POLITICA DI TROVARSI COMNUNQUE UN POSTO, CHE SQUALLORE MAH……

  6. Braga veramente il nulla mischiato col niente.

    Catapultata da Franceschini; ci fossero le preferenze prenderebbe giusto il voto suo e forse dei suoi genitori.

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