La battaglia politica sulle chiusure delle scuole di Como volute dal sindaco di Como Alessandro Rapinese e dall’assessore alle Politiche educative Nicoletta Roperto si sposta anche nei quartieri, dopo i giorni di polemiche sul futuro della prima di via Sinigaglia. In particolare, una nota del Pd siglata da Daniele Valsecchi, segretario cittadino, Stefano Legnani, consigliere comunale e Francesco Finizio, referente scuole, va all’attacco sulla “chiusura della scuola primaria di Ponte Chiasso e la preannunciata chiusura anche di quella dell’infanzia dello stesso quartiere” definendole “scelte del tutto sbagliate”.
“Un presidio scolastico per quelle fasce di età è servizio fondamentale per evitare lo spopolamento di un quartiere così importante e dalle enormi potenzialità considerando la sua collocazione in una posizione strategica per la Svizzera e per il primo accesso al nord Europa – prosegue il comunicato – La scuola, infatti, in un contesto come Ponte Chiasso, costituisce luogo fondamentale per azzerare le diseguaglianze che, inevitabilmente, in un quartiere che accoglie persone di culture diverse possono sorgere”.
“A scuola, grazie all’attività didattica ed educativa, si insegnano le regole del vivere comune, della solidarietà, della condivisione e del rispetto reciproco. Un’amministrazione che si rispetti valorizzerebbe le scuole, che invece a Como si vogliono chiudere – continuano Valsecchi, Legnani e Finizio – L’ipotizzato trasferimento degli alunni in altre scuole, le primarie “Massina” di Monteolimpino, “Lorenzini” di Sagnino o “Filzi” di Tavernola, è una soluzione che incrementerebbe solo il traffico veicolare non essendo le strade per raggiungerle agevolmente percorribili a piedi o in bicicletta”.
“Per preservare questo importante presidio chiediamo al duo Rapinese-Roperto di riconsiderare la loro decisione e di accogliere positivamente la proposta che viene dal quartiere di accorpare a Ponte Chiasso la scuola dell’infanzia con la primaria nel plesso di via Brogeda – si chiude la nota – Se fossero necessari interventi di adeguamento della struttura per accogliere gli alunni della scuola dell’infanzia, si mettano a bilancio le relative risorse che, quando si tratta di educazione, non sono tanto delle spese ma soprattutto investimenti per il futuro dei nostri piccoli concittadini”.