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Sicurezza: il comandante Ghezzo non si presenta. Insorge la Commissione

Parrebbe (quantomeno) un clamoroso incidente diplomatico, se non uno schiaffo politico, quello che è andato in scena nel tardo pomeriggio di oggi durante i lavori della Commissione Sicurezza di Palazzo Cernezzi.

L’organismo, presieduto da Vittorio Nessi, convocato lo scorso 8 luglio, vedeva all’ordine del giorno l’audizione del comandante della Polizia Locale, Donatello Ghezzo: “in relazione alle problematiche e al funzionamento del sistema di riscossione delle multe per violazione del Codice della strada; – Iter delle segnalazioni effettuate alla Polizia Locale“.

Ph: Congregalli

Il comandante però non si è presentato. 

Contattato al telefono dal consigliere Antonio Tufano (Gruppo Misto) Ghezzo ha sottolineato come, a suo dire, l’ordine del giorno fosse oltre le competenze della Commissione.

Inoltre, “non c’era alcuna richiesta ufficiale di partecipazione”, sottolinea il comandante raggiunto da ComoZero. Pure vero che la convocazione è stata effettuata, come dicevamo, nei giorni scorsi: qui il documento.

Se poi i server di Palazzo abbiano problemi con la posta elettronica, non possiamo saperlo.

“Io so che c’è stato un confronto sulla pertinenza dei temi trattati e il mandato della commissione”, precisa Ghezzo.

Tra chi e chi? “Non so la Commissione e la giunta o il mio assessore di riferimento (Elena Negretti, Ndr)”.

Poi la precisazione: “Io non conosco a fondo l’atto costitutivo e le materie di competenza della commissione ma il tema della riscossione delle multe mi pare fortemente gestionale. In ogni caso si chiarisca la questione, in un senso o nell’altro. Io resto in attesa di sapere e, se necessario, quando convocato parteciperò”.

Un po’ di imbarazzo è evidente. La Commissione Sicurezza non è mai stata ben digerita a Palazzo. In primis da Negretti.

“Non è affatto così – sottolinea l’assessore – io non ero presente. Poi mi hanno chiamata e sono andata, ho appreso che il comandante Ghezzo è stato contattato dal consigliere Tufano, mi pare assurdo visto che ci sono un presidente e un vice. Ho espresso i miei dubbi circa gli argomenti trattati, ma sono i miei. Mi chiedo se dopo così pochi mesi di vita abbiano già esaurito tutti gli argomenti, parlare di multe mi pare riduttivo per un organismo nato con obiettivi più alti come mafie e sicurezza”.

Poi il gesto di ‘mediazione‘. “Il comandante Ghezzo in questo momento è carico di lavoro, segue progetti importanti, inoltre ci sono le ferie dei dirigenti, non volevo caricarlo ulteriormente. Se la commissione vuole proprio parlare di multe lo faccia in settembre”.

Intanto, per tutta risposta ,i consiglieri hanno riaggiornato la seduta sottolineando a verbale come l’Ordine del giorno fosse perfettamente in linea con le competenze dell’Organismo

“Questo tipo di problemtica è assolutamente una questione di sicurezza – ha detto Sergio de Santis, consigliere FdI e vice-presidente della commissione – perchè può creare dissapori dentro la società comasca, delle storture, quando i cittadini vedono stranieri che non pagano le multe”. 

Luca Biondi (FI) si è pronunciato favorevolmente circa la riconvocazione di Ghezzo. “Il tema della riscossione delle multe è una questione di sicurezza. Lo straniero si potrebbe sentire incentivato a non pagare”.

Simile la risposta di Alessandra Bonduri (Lega) che ha avvertito del rischio che “gli italiani vengano discriminati rispetto agli stranieri”.
Sabrina del Prete (Insieme per Landriscina Sindaco) ha posto l’attenzione sulla necessità di avere a disposizione dati concreti sul sistema di riscossione delle sanzioni.

Infine, il presidente della Commissione, Vittorio Nessi (Svolta Civica per Como) ha sottolineato come la questione multe sia assolutamente di competenza della commissione in quanto “la sicurezza rientra nella verifica dell’efficacia delle sanzioni”.

 

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4 Commenti

  1. Non ho ancora capito se Ghezzo ci è o ci fa. Voi cosa ne pensate? Fino ad ora – tranne che per il suo stipendio (lecito, eh) – non mi pare sia stato distintivo. Como ha bisogno di più. Che poi si attrezzi lui per dare di più o si trovi una soluzione alternativa.

  2. Il comandante Ghezzi nonché avvocato conosce bene le norme per la sua funzione. Tra queste anche i tempi di risposta alle segnalazioni inoltrate ai suoi uffici da URP. Ma non vengono rispettate anzi solo silenzio.URP potrebbe confermare.

  3. E…..certo il Comandante Ghezzo non sa o non sapeva e poi chi lo devide se costui deve o non deve rifereire !!!!!!
    Complimentoni Comandante Ghezzo !!! e neanche il suo assessore di riferimento non ne sapeva nulla ???
    A gia’ vero ….l’Assessore non e’ al corrente degli ordini del giorno delle Commissioni .

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