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Sinistra Italiana: “Limite più alto in Napoleona? Gaddi lo dica ai familiari di chi è morto. Sì ai 30 km/h”

Ha inevitabilmente innescato dibattiti social e reazioni politiche il tour di Como in auto a 30 km/h del consigliere regionale di Forza Italia, Sergio Gaddi, che non solo ha stroncato l’iniziativa che ha visto la luce a Bologna (dove il 90% delle strade dal 16 gennaio ha quel limite di velocità) e ha giudicato impraticabile ogni traduzione comasca di quel provvedimento, ma si è spinto anche a dire che, fosse per lui, alzerebbe il limite di velocità sulla Napoleona (oggi di 50 km/h). Un primo commento politico, di segno radicalmente opposto, arriva da Sinistra Italia.

“Ho letto del ‘tour’ cittadino fatto dal consigliere regionale Sergio Gaddi relativamente al limite dei 30 km orari – spiega per il partito comasco Gianluca Giovinazzo – Il coordinatore provinciale di Forza Italia non solo ha definito ideologica e masochista la scelta del limite a 30 km/h in centro città, ma si è spinto ben oltre, affermando candidamente che il limite di 50 km orari su via Napoleona dovrebbe addirittura essere aumentato! Neanche l’attuale sindaco Rapinese si è spinto a tanto!”.

“Lo vada a raccontare ai familiari di coloro che sulla Napoleona ci hanno lasciato la vita che il limite di velocità andrebbe innalzato – continua la nota di Sinistra Italiana Como – Non c’è nulla di ideologico nel limite a 30 km orari, ma solo la volontà di salvare vite ed evitare incidenti gravi. Scendete dall’auto e camminate a piedi o con i mezzi pubblici invece di fare i fenomeni con i “tour” dimostrativi. La maggior parte degli automobilisti prende l’auto in città anche per fare 2 chilometri. Questa è la realtà dei fatti e poi abbiamo l’aria tra le peggiori d’Europa e il record di incidenti stradali”.

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14 Commenti

  1. Come spesso accade, i nostri politicanti danno aria alla bocca per partito preso.
    Se è vero che andando piano ci sono meno incidenti e le conseguenze sono minori, vero è che gli incidenti in Napoleone sono in gran parte dovuti all’eccesso di velocità, ben oltre i 70 e spesso oltre i 100.
    La Napoleone, per la sua conformazione, con poche intersezioni simili a ingressi e uscite in autostrada per la loro struttura, ben si presta ad un limite a 70.
    Sulla Lariana, il limite è stato alzato da 50 a 70 e gli incidenti gravi sono diminuito. Come mai? Perché gli autovelox impongono il rispetto dei 70.
    I politici dovrebbero amministrare valutando pro e contro, analizzando i rischi e trovando le necessarie motivazioni. Senza blaterare per partito preso.

  2. Quanti incidenti si sarebbero evitati con un guardrail a dividere i due sensi di marcia ad evitare frontali? Si taglierebbe ancora il curvone? Quelli che parlano di avere i 30kmh sanno neanche come sia andare a quella velocità.

    1. Un guard rail lì sarebbe mille volte più pericoloso che non averlo, visto che non avrebbe lo spazio necessario e che toccarlo vorrebbe dire quasi certamente innescare una carambola. L’unica soluzione è un tutor o due autovelox bene visibili e tarati con la giusta tolleranza perché sappiamo tutti che gli incidenti lì capitano a chi va a ben più del limite di 50…

  3. Finalmente uno di sinistra che ammette candidamente le reali intenzioni: portare il limite a 30 Km/h ai soli fini di snervare gli automobilisti per costringerli ad utilizzare mezzi pubblici.

  4. Assurdo affrontare questo tema nei termini ideologici e superficiali con cui è stato reso nella precedente intervista. Non conta l’opinione generale sul principio di limitazione della velocità, ma le modalità con cui lo stesso principio possa applicarsi. Come accade in tutta Europa e nella vicina Svizzera, il limite di 30 km/h si applica in ambito urbano assai limitati, come di fronte le scuole, nei centri storici e in altre aree a rischio. Il “pour parler” non serve a nulla se non a dare immeritata importanza a quegli amministratori abili nella chiacchiera ma incapaci di realizzazioni.

  5. I 30Km/h sulle strade cittadine sarebbero giustificati, ma che ci fosse chi li fa rispettare. Ci sono individui che passano tutte le notti, verso le 2, in moto, salendo su via Bellinzona ad almeno 90 Km/h, qualcuno li ha segnalati? A parte i rumore che pare quello dell’autodromo, basterebbe perdere il controllo e finire contro un muro con risultati irrimediabili.
    Per chi non ha cervello, dovrebbe esserci chi pone rimedio obbligando il rispetto delle regole
    di vita civile.

  6. i 30 orari sono validi solo a fare cassa , sono pericolosi perchè è talmente facile superarli pur volendo rispettarli da indurre a guardare lo strumento indicatore e meno la strada

  7. Tralasciando il fatto che mediamente a Como si gira a 5 km/h, visto il traffico perenne e grazie anche ai passaggi a livello infiniti, 30 km/h sarebbero solo causa di raffica tamponamenti causati dal fatto che i guidatori fisserebbero di più il contachilometri che la strada.

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