“Amo la Sardegna con tutto il cuore, sono stato dagli artigiani. Amo Schignano con tutta l’anima e ho partecipato spessissimo al carnevale. Nessuno osi dire, o solo lasciar intendere, che il mio Ordine del Giorno intacca queste tradizioni”.
Non si tiene, letteralmente. E’ Eugenio Zoffili, deputato erbese, responsabile della Lega in Sardegna. Oggi vi abbiamo raccontato questa cosa:
Zoffili (Lega): “Nuova stretta sul burqa, in nome della libertà. Carnevale a rischio? No, nemmeno quello della sinistra”
Davvero, tanto è bastato. Decine di segnalazioni, articoli, mail, richieste di chiarimenti arrivate a ComoZero (redazionecomozero@gmail.com).
D’altronde, ci sta. Se un Ordine del Giorno al Decreto Sicurezza-Bis impedisce (meglio: ribadisce) il divieto di occultamento del volto, per estensione, i timori si allargano. E non senza, almeno, il dubbio legittimo.
Anche i colleghi de La nuova Sardegna hanno espresso ampie perplessità:
La Lega in Parlamento: stop a maschere, scialli e mucadores che celano il volto
Così la nuova stretta, invocata al governo, plausibilmente in arrivo sul burqa [copricapo usato (sovente imposto) alle donne nei Paesi islamici che copre interamente anche il volto] ha scatenato la furia di molti.
Tra i tanti da segnalare l’ex deputato di Sel, Michele Piras:
Zoffili, che succede? Lotta dura alle maschere? Da queste parti c’è Schignano.
Guardi, le tradizioni sarde e tutti i carnevali, come Schignano e Viareggio, possono stare più che tranquilli. Il mio Ordine del Giorno al Decreto Sicurezza-Bis riguarda solo il burqa. Che il Pd mi tiri in ballo non va bene.
Evidentemente qualche preoccupazione…
C’è una legge. E’ del 22 maggio 1975, la numero 152. All’articolo 5, recita: “E’ vietato l’uso di caschi protettivi, o di qualunque altro mezzo atto a rendere difficoltoso il riconoscimento della persona, in luogo pubblico o aperto al pubblico, senza giustificato motivo. E’ in ogni caso vietato l’uso predetto in occasione di manifestazioni che si svolgano in luogo pubblico o aperto al pubblico, tranne quelle di carattere sportivo che tale uso comportino”.
Quindi?
Il carnevale, gli eventi, le celebrazioni, poiché autorizzate dal sindaco hanno “giustificato motivo”, questa è la legge. Mi scoccia molto questo uso strumentale, la mia iniziativa non vieta niente. Piuttosto sancisce.
Un po’ ci conosciamo io e lei: non sempre, anzi raramente, andiamo d’accordo. Ma, ammetto onorevole, incazzato nero così mai l’ho sentita.
Eh, beh. Sì, lo sono. Un conto se mi si attacca sui provvedimenti, sulle idee. Prendiamo il caso Sea Watch, io la penso a modo mio, un altro no: ci sta e si dibatte. Ma questi sono metodi subdoli, insinuano cose non vere. Come mi accusassero di togliere i fuochi all’Isola Comacina. Il Pd mediaticamente ha centrato raccontando queste false verità. Ma io non tollero, né uso, le fake-news come strumento di confronto politico, non sono armi, sono falsità.
Ora?
Auspico, mi auguro, che nessuno insinui dubbi al carnevale di Schignano. Dico ai residenti di stare tranquilli, non ci dormo la notte per queste cose. Su Facebook mi stanno anche minacciando.
Cioè?
Una Gif con un cappio
Perché questa campagna, non è troppo?
Ho incontrato una donna completamente coperta in aeroporto (la foto diffusa dalla Lega è mia). Mi chiedo se non sia opportuno intervenire. Negli ospedali lombardi c’è un cartello che vieta il volto coperto, ho esteso questa cosa. Coi tempi che corrono è opportuno incrociare persone irriconoscibili in luoghi sensibili? La mia non è legge, è un Ordine del Giorno, deciderà il Governo. Ma, come dicevo, una legge c’è già, basterebbe applicarla.
2 Commenti
Se la legge di 40 anni fa è rimasta uguale allora Zoffili non ha fatto nulla.
Se invece è stata cambiata allora come ci si può appigliare ad essa?
La calunnia è un venticello,
un’auretta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente,
incomincia a sussurrar.
Piano, piano, terra terra,
sottovoce, sibilando,
va scorrendo, va ronzando
nelle orecchie della gente
s’introduce destramente,
e le teste ed i cervelli
fa stordire e fa gonfiar.
Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazza va crescendo,
prende forza a poco a poco,
vola già di loco in loco;
sembra ti tuono, la tempesta
che nei sen della foresta
va fischiando, brontolando
e ti fa d’orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia,
si propaga, si raddoppia
e produce un’esplosione
come un colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale,
un tumulto generale,
che fa l’aria rimbombar.
E il meschino calunniato,
avvilito, calpestato,
sotto il pubblico flagello
per gran sorte a crepar.