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Accordo fiscale frontalieri. E’ guerra, Lega: “Pd senza vergogna”. Dem: “Fontana piegato ai ticinesi”. M5S: “Tradimento”

E’ indubbiamente la notizia del giorno.

Parliamo della tempesta scoppiata dopo l’accordo fiscale sui ristorni dei frontalieri e la contestatissima lettera firmata dal governatore Fontana. Questione articolata, che riassumiamo in tre passaggi essenziali e cronologici:

Accordo fiscale sui frontalieri, scoppia la bufera sulla lettera firmata da Fontana. Braga-Alfieri: “Sgomenti” 

Frontalieri, l’ira del sindacato ticinese sull’accordo Fontana-Vitta: “Assurdo, sleale, irresponsabile. Va bloccato”

Accordo fiscale frontalieri, l’assessore regionale Sertori: “Dal Pd mistificazioni e clamore mediatico” 

Ebbene, l’ultimo capitolo è l’affondo furioso dei parlamentari leghisti, in testa i comaschi Molteni e Zoffili

“Senza vergogna: ancora una volta, il Partito Democratico mistifica la realtà al solo fine di mascherare i propri fallimenti. La Lega, a differenza del Pd sempre attenta e vicina alle esigenze dei frontalieri, aveva bloccato l’accordo portato avanti dalla sinistra con la Svizzera, che aveva un impatto fortemente negativo sui lavoratori frontalieri e che mortificava i territori di confine, al fine di ottenere un provvedimento migliorativo.

Così stanno le cose: tutto il resto sono solo accuse strumentali da parte del Pd. Non accettiamo lezioni da chi si è sempre disinteressato delle sorti dei frontalieri, da chi durante l’emergenza Coronavirus non si è minimamente occupato della riapertura delle frontiere, ancora attuale dal momento che ci sono tuttora dogane chiuse e disagi per i lavoratori, e da chi si è opposto alla richiesta della Lega di prevedere fondi a sostegno dei frontalieri che perdono il lavoro a causa delle conseguenze dell’epidemia.

Il governo Pd-M5s aveva annunciato a gran voce una riapertura delle frontiere il 3 giugno, la Svizzera li ha smascherati: se va bene si dovrà aspettare una settimana, altrimenti un mese. Il Pd dovrebbe rendersi conto che oggi più che mai c’è bisogno di risposte certe e azioni concrete, non di sterili polemiche”.

Così in una nota l’europarlamentare Alessandro Panza, insieme con i parlamentari della Lega Nicola Molteni, Eugenio Zoffili, Stefano Candiani, Matteo Bianchi, Dario Galli.

Poi è la volta della difesa Dem.

Interviene il segretario provinciale comasco Broggi su Fb:

PER I FRONTALIERI la lettera firmata da #Fontana è sconcertante. Fontana si è piegato a tutte le richieste ticinesi e ha chiesto al #Governo italiano di abrogare l’accordo del 1974, che regola oggi i rapporti tra i due paesi e la fiscalità dei #frontalieri, per sostituirlo con un nuovo testo che peggiora addirittura l’accordo del 2015.

Nuova proposta di accordo firmata il 30 aprile 2020, in piena emergenza Covid, senza dire una mazza ai Comuni, senza chiedere una mazza ai Comuni, senza mai coinvolgere i Comuni. Di cui però potrebbero tenersi i soldi, tenendosi i ristorni.

Fontana chiede che per i frontalieri sia applicato (da subito) il nuovo regime fiscale senza correggerne le criticità.
Dalla Regione mai un parola per la riapertura dei #valichi, ma intanto firmavano accordi al buoi.

Quindi i consiglieri regionali Pd Astuti e Orsenigo dopo le parole dell’assessore regionale Sertori:

 “La risposta dell’assessore Sertori ci lascia assai perplessi, almeno su tre punti. Innanzitutto, non è assolutamente vero che c’era la condivisione di tutti, in quanto i sindacati che erano seduti al tavolo avevano presentato richieste mai prese in considerazione da Canton Ticino e Regione Lombardia e ancora meno sono stati ascoltati i sindaci dei comuni italiani.

In secondo luogo, l’assessore spiega che l’accordo del 2015 è stato bloccato dal precedente governo Conte, ma se non è mai stato ratificato lo si deve al lavoro dei nostri parlamentari del territorio che hanno opposto resistenza e frenato un accordo che rischiava di essere penalizzante per i frontalieri.

Infine, perché Regione Lombardia non aveva dato notizia di questa lettera, che è del 30 aprile, se ritiene che sia così positiva e condivisibile? Aspettiamo che l’assessore ci risponda, al più presto, in commissione”.

Replicano così i consiglieri regionali del Pd, Samuele Astuti e Angelo Orsenigo alle dichiarazioni dell’assessore agli Enti locali e ai rapporti con la confederazione elvetica Massimo Sertori in merito alla lettera firmata dai Presidenti di Regione Lombardia, Attilio Fontana e del Canton Ticino, Christian Vitta, indirizzata ai rispettivi governi centrali circa l’accordo sui ristorni dei frontalieri.

Affondo anche da Giovanni Currò, M5S, con il collega Invidia:

La lettera firmata dal Presidente Fontana costituisce un vero atto di tradimento nei confronti dei lavoratori frontalieri, per di più in un momento di crisi come questo. Urlando al vento ordini del giorno e provvedimenti senza alcuna efficacia, alla prova dei fatti la Lega svela il suo vero volto: tradisce i cittadini che in questi anni gli hanno dato fiducia.

Affermano di ascoltare tutti, dagli stakeholders ai rappresentanti sindacali, ma in concreto finiscono per venire meno agli impegni presi nonché alle posizioni che hanno sempre detto di avere sul tema.

Dopo questo ennesimo tradimento da parte della Lega, che conferma di essere sempre più uguale alla Lega dei ticinesi, noi del Movimento 5 Stelle dimostriamo di essere l’unica forza politica che a fatti tutela l’interesse delle comunità frontaliere. La nostra posizione resta la stessa: salvaguardare l’economia del nostro territorio e non tradire le aspettative e gli impegni presi con i cittadini e lavoratori frontalieri, nel rispetto dei bisogni dei vicini Svizzeri.

Giovanni Currò
Niccolò Invidia

Qui la lettera:

Lettera TI-LO a Ministri finanze Accordo fiscalità frontalieri - 30 aprile 2020

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2 Commenti

  1. Ma non potreste intervistare il duo Zoffili-Molteni e farvi/farci spiegare in cosa questo accordo Regione-Cantone è migliorativo rispetto al precedente e rispetto allo status quo? Punto per punto, ci dicano cosa cambierebbe e perché cambierebbe in meglio.

  2. Mah la cosa più ridicola di tutte è che Fontana o chi lo manovra vuole togliere le entrate derivanti dai comuni e darle alla regione doppio tradimento… In quanto a Molteni e Zoffili che sanno solo riempirsi la bocca con un mucchio di panzane andassero a zappare!

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