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Oldani (Como 1907): “Sinigaglia 10 volte meglio di San Siro. Sarà un motivo per venire qui, ospiterà Juve e Milan”

E alla fine non arriva Polly, per citare il noto film, ma molto, molto di più: Veronica Oldani, direttore Commerciale e Marketing del Como 1907. Dove? All’evento forse meno pubblicizzato di tutti dalla candidata sindaco del centrosinistra, Barbara Minghetti, rispetto a tanti altri assolutamente trascurabili e che invece – cosa rarissima – ha dato voce, a lungo e dettagliatamente, a una figura di primo piano della società biancoblu sul futuro dello stadio Sinigaglia e della squadra, sul rapporto con Como della proprietà indonesiana di Robert e Michael Hartono (tra i 100 uomini più ricchi del mondo secondo Forbes) e su molti altri aspetti.

E’ accaduto oggi pomeriggio al Tennis Club di Villa Olmo, dove Minghetti ha discusso di sport anche con Fabio Corbani, allenatore di pallacanestro, e con Maria Pia Pullici, Presidente dell’Associazione THAIS. Ma è chiaro che Veronica Oldani ha catturato la scena, almeno giornalistica.

“La proprietà finora ha scelto di non parlare di stadio perché voleva conquistare la fiducia dei cittadini – ha affermato il direttore marketing del Como 1907 – E speriamo che ora la cittadinanza si fidi del fatto che, anche se la società è di una proprietà straniera, ci tiene molto a lavorare all’interno della comunità in cui si trova. Nella stessa Indonesia lavorano in modo non comune rispetto ad altri imprenditori che hanno un impero. I proprietari prima di aprire una nuova sede creano i servizi che serviranno alle famiglie che si trasferiranno lì per lavorare. Lo fanno perché pensano che sia importante che la comunità in cui si inseriscono li veda in maniera positiva e in questo senso si inserisce anche il tema dello stadio di Como”.

“La proprietà prima voleva guadagnare la fiducia della popolazione di Como per poi poter presentare e lavorare a un progetto così importante come lo stadio – ha proseguito Oldani – Oggi sente di aver cominciato a dimostrare qualcosa e può iniziare a lavorare sul progetto, che ancora non c’è. L’approccio è: capiamo quali condizioni abbiamo, poi ci sediamo al tavolo con tutte le parti interessate, dai residenti all’eventuale nuova amministrazione comunale e alle altre parti della città. Questo perché se ogni volta che il Como gioca in casa si creano dei problemi di viabilità e metà città che non è interessata al calcio vive dei problemi, per noi è un peccato. Per la proprietà l’obiettivo è essere una presenza positiva per la comunità”.

Poi ecco il tema stadio visto ancora più da vicino: “Oggi esiste la voglia di investire in questa città cercando di rendere migliore uno stadio che è in una posizione unica, dieci volte migliore di San Siro, e lo dico dopo aver visto stadi in tutto il mondo. E’ un peccato pensare di perderlo, dunque pensiamo di restare qui e cercare di renderlo il più funzionale possibile e attrattivo, anzi proprio un motivo in più per venire a Como e per non essere un problema”.

“Per fare un progetto importante servono le condizioni che ci diano la possibilità di lavorare sul lungo periodo – ha proseguito Veronica Oldani – Loro hanno questa visione in tutto quello che fanno, lo dimostrano anche gli investimenti sulla squadra, per cui il budget aumenta ogni anno di un pochino per permettere di fare poi un passo superiore. C’è la voglia di raggiungere anno dopo anno obiettivi importanti. E la struttura dove i calciatori giocano deve permettere di vivere a tutti un’emozione di 360 gradi”.

La conclusione suonerà come musica per i tifosi: “La società sta a Giacarta ma ha scelto di investire qui, voleva assolutamente arrivare in Italia e Como era la miglior realtà dove andare a inserirsi. Tutto ciò che fanno ha l’obiettivo di integrarsi il più possibile e lo dicono sempre a noi qui. Per questo collaboriamo spesso anche con le altre società sportive che non hanno nulla di meno dignitoso di noi ma hanno la “sfortuna” di non chiamarsi calcio, dalla pallanuoto alla superbike. La speranza è che un un giorno lo stadio posso accogliere Juve e Milan e altre squadre di Serie A, noi ci proveremo”.

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Un commento

  1. Lo stadio Sinigaglia è stato lasciato andare, ha una posizione bellissima però San Siro, la Scala del Calcio, non è assolutamente un brutto stadio: le imprese del Milan e dell’altra squadra hanno fatto la storia e appena lo vedi in lontananza ti batte forte il cuore 🔴⚫️per l’emozione!
    Ben venga che pensino ad un utilizzo per tutti, ma andrà sicuramente prevista una grossa ristrutturazione perché non so cosa rimanga dell’impianto di 100 anni fa

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