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VIDEO L’Hockey Como invade il consiglio: Rapinese portavoce, la replica di Galli

Dopo le scintille dei giorni scorsi, l’Hockey Como – con numerosi atleti e con il presidente Luca Ambrosoli – ha pacificamente invaso il consiglio comunale di Como. Si tratta di uno strascico delle polemiche al fulmicotone della settimana passata, quando la società biancoblù insorse per il ritardo dell’amministrazione nel concedere – mesi dopo la richiesta partita verso Palazzo Cernezzi – l’autorizzazione all’apertura delle tribune del palaghiaccio di Casate almeno per 99 posti. Un ritardo che, a detta dei vertici dell’Hockey, ha causato la cancellazione dello storico torneo “Gosetto” perché senza spalti le molte famiglie che sarebbero giunte in città anche da paesi esteri di fatto non avrebbero potuto trovare alcuna sistemazione.

L’ingresso degli atleti, delle famiglie e dei dirigenti sportivi in Comune

A fare da portavoce delle istanze dell’Hockey Como è stato il consigliere comunale Alessandro Rapinese, un passato nella società: “Como ha una storia incredibile. Avevamo il più vecchio torneo giovanile d’Italia (il Gosetto, ndr), ma quest’anno è stato impossibile realizzarlo. Questa società da giugno chiedeva l’autorizzazione per i 99 posti nel palazzo del ghiaccio, ma quest’anno il permesso è arrivato il giorno dopo che, a causa della mancata risposta, il torneo era già stato annullato”.

Hockey: tutte le tappe della vicenda

Rapinese ha posto anche alcune domande: “I lavori di messa a norma sono durati solo 2 giorni, chiedo se non si potevano fare prima, quale fosse il costo.E le porte tagliafuoco posizionate su telai in legno sono a norma? Inoltre alcuni spazi sistemati con soldi pubblici sono ancora chiusi al pubblico e i bambini a volte si cambiano all’aperto. Verranno fatti interventi? Si chiede solo dialogo”.

L’intervento di Alessandro Rapinese, che si è fatto portavoce della Società in aula

Ha risposto l’assessore allo Sport Marco Galli: “Sono molto dispiaciuto per alcuni atteggiamenti di odio che non hanno alcun senso. In tutta la vita ho creduto ciecamente nel ruolo sociale dello sport. Quando vi ho visto stasera ho pensato foste venuti a ringraziarmi perché al 99% il palazzetto del ghiaccio a settembre doveva rimanere chiuso: mi sono opposto, non era possibile. Posso solamente dire che in qualche momento avevo garantito alla società che i permessi sarebbero arrivati, questo è vero e purtroppo abbiamo avuto bisogno di certificati e prescrizioni che sono arrivati tardi. Ma io e il sindaco siamo molto contenti di aver fatto questo percorso per la sicurezza e anche di avere un consigliere comunale (Rapinese, ndr) così legato allo sport. Crediamo entrambi nel confronto, duro ma leale. Vi chiedo scusa per il giorno in più di ritardo, ma se la condizione è farvi dormire più tranquilli, io sono sereno. Sto lavorando per voi, sono a vostra disposizione. Il torneo “Gosetto” l’anno prossimo si svolgerà davanti ai 99 spettatori: sono pochi? Sì, è vero. Ma si svolgerò ed è importante che abbiamo cominciato un percorso di sicurezza a 360 gradi”.

La risposta dell’assessore allo Sport, Marco Galli

Prima di lasciare il Comune, sono intervenuti il presidente dell’Hockey Luca Ambrosoli e il vice Massimo Paramidani in replica all’assessore Galli

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