Il momento della famigerata definizione di “cesso” affibbiata dal sindaco Alessandro Rapinese alle scuole di via Perti e di via Sinigaglia (dove peraltro fino a un anno fa lo stesso sindaco voleva trasferire proprio i bambini di via Perti, la cui chiusura è stata scongiurata solo dal Tribunale) non è stato il punto più basso toccato durante il consiglio comunale di ieri sera.
Un’altra parentesi più degna di un’osteria che non della massima assemblea cittadina si è avuta con lo scontro che ha visto da un lato la consigliera comunale della Lega Elena Negretti e il consigliere di Svolta Civica Vittorio Nessi, e dall’altro nuovamente il primo cittadino e il presidente del consiglio comunale Fulvio Anzaldo. ‘Guest star’ iniziale, anche la vicesindaca Nicoletta Roperto.
Negretti stava intervenendo sulle condizioni in cui anche negli ultimi 3 anni è stata lasciata la Corridoni di via Sinigaglia e – dopo un primo battibecco a distanza con Roperto che pare ridacchiasse delle sue parole – ad accendere l’ennesima scintilla è stato l’atteggiamento di Rapinese. Il quale – accanto al presidente del consiglio Fulvio Anzaldo che fino a quel momento non aveva avuto nulla da obiettare – ha proseguito come nulla fosse a sgranocchiare patatine o qualcosa di simile in faccia alla consigliera, senza alcun contegno di fronte al suo intervento.
Comprensibilmente indispettita dall’atteggiamento fuori da ogni canone istituzionale, Negretti ha fatto presente la situazione e a un certo punto anche il consigliere Nessi è intervenuto fuori microfono: “Ma lo richiami presidente!”, ha detto a voce alta l’esponente di Svolta Civica.
La risposta di Anzaldo? La solita, come altre volte è accaduto quando si è trattato di riprendere Rapinese, qualche borbottio bonario e poco più. Al contrario, tutta la grinta e il tono di voce sono stati riservati da Anzaldo a Nessi al quale è stato rivolto con un imperioso “Lei stia zitto? E cosa dovrei fare secondo lei?”.
Come apparso evidente a tutti (o quasi), sarebbe bastata una cosa semplicissima: invitare il sindaco a non mangiare in faccia all’aula portando un po’ di rispetto per gli interventi dei consiglieri. Ma la cosa, evidentemente, non è sembrata così solare soltanto al presidente del consiglio comunale. E infatti Rapinese ha proseguito indisturbato nello spuntino mentre Negretti tentava di concludere il suo intervento.