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VIDEO Zanotta (Lista Rapinese) ride mentre parla Nessi, lui si infuria e urla: “Non si permetta!”. Poi lascia l’aula

Un episodio tesissimo emerge dal consiglio comunale di sabato scorso, il primo della serie a tappe forzate imposto all’aula dal sindaco Alessandro Rapinese per arrivare all’approvazione del documento contabile entro il 31 dicembre.

La seduta – come avevamo ampiamente riportato qui – si era subito aperta tra polemiche, accuse e toni altissimi. Ma è stato ben tre ore dopo che si è raggiunto il culmine.

Era appena iniziata la discussione generale sul documento e il primo a prendere la parola è stato il consigliere di Svolta Civica Vittorio Nessi per rimarcare ancora una volta il disappunto per i tempi strettissimi tra l’arrivo del bilancio e la convocazione di Commissione e consigli comunali.

“E’ la prima volta in sei anni in cui non posso dare il mio contributo alla discussione sul bilancio – ha rilanciato Nessi – E questo non è avvenuto per una forzatura sui tempi che ritengo inammissibile perché basata su un’idea di urgenza che non è rilevate e non deve essere strumentalizzata in danno delle persone che devono occuparsi di questa materia”.

“Se il documento fosse stato portato ai primi di dicembre – ha aggiunto Nessi – si potevano avere i 5 giorni per portarlo in Commissione, potevano essere dati i 5 giorni per la convocazione davanti a questo in consiglio e tutte le regole della partecipazione sarebbero state rispettate. Questo non è avvenuto e non si può far pagare ai consiglieri i ritardi dell’amministrazione…”. Ma a questo punto, la situazione è precipitata.

Il consigliere di Svolta Civica, infatti, ha accusato la consigliera della lista Rapinese Sindaco Silvia Zanotta di ridere mentre svolgeva il suo discorso, come effettivamente sembra scorgersi in maniera piuttosto nitida nel video. E la cosa ha fatto andare su tutte le furie Nessi: “Lei oltre a ridere intervenga una volta, così sentiamo una volta la sua voce. Non si permetta di ridere mentre parlo io! – ha inveito Nessi urlando – Va fuori, va fuori! Se non interviene il presidente intervengo io…”

A quel punto, il presidente del consiglio Fulvio Anzaldo è intervenuto con poche parole: “Consigliera Zanotta…Prego prosegua (rivolto a Nessi, ndr)”. Un intervento soft che non è bastato, infatti il consigliere infuriato ha abbandonato l’aula: “Signori, buonasera a tutti”.

A quel punto Anzaldo si è limitato a ringraziare Nessi mentre si congedava e ha poi preso la parola Patrizia Lissi: “Facciamoci due domande, non è che queste cose accadono casualmente. Consigliere Nessi mi spiace”. Il dibattito poi è ripreso.

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13 Commenti

  1. Ma che cosa c’era da ridere? Il Consigliere Nessi non stava raccontando nulla di comico e non sembra un uomo abituato a ridere o a far ridere in contesti ufficiali. Evidentemente il Consigliere Zanotta stava pensando a qualcosa di buffo che le era capitato e ha riso. Non c’è altra spiegazione. Evidentemente c’è chi incassa il gettone di presenza per ridere degli affari propri e scaldare la sedia. Povero Consigliere Zanotta! È lì per caso e le tocca stare ad ascoltare e basta. Guai a Lei se apre bocca. Rapinese Sindaco non le fa fare niente. A dire il vero, non fa fare niente perfino al Presidente del Consiglio Comunale. Infatti, era anche lui lì per caso e non ha aperto bocca!

  2. Nessi ha ragione ed ha classe, la consigliera muta ma ridente si dovrebbe scusare.
    Io ricordo un consiglio comunale, aprile 2006, cui ho assistito il cui unico interesse era vivere in diretta i quarti di Champions League e non certo il dibattere gli inizi del bilancio. I nomi non li ricordo ma chi era veramente interessato erano il compianto Peverelli e l’attuale sindaco..ai gol della squadra del cuore altro che risate mute..

  3. Ma se è di Monza cosa ci fa a Como? Forse Scherma Monza? suggerirei che i consiglieri comunali siano residenti nel comune da almeno 5 anni. Comunque il c.v. è più lusinghiero di molti altri. Non tutti siamo imparati, oppure lavoriamo come immobiliarista. Sette step di selezione, bene tempi di durata? Vivi complimenti se fossi un HR Manager questo c.v. non arriverebbe al primo step.

  4. Evidentemente gli assessori e le assessore, comprese le bebè figlie di papà, hanno imparato bene a memoria gli atteggiamenti di strafottenza del loro maestro.

  5. Irridere i colleghi è sintomo d’incapacità di convivenza civile. Sono colleghi. Un consigliere può non essere d’accordo, ma ridere no. Il presidente Anzaldo ancora una volta si distingue.

  6. Silvia Zanotta, ride dall’alto della sua competenza (diploma magistrale e corso di laurea in lettere, interrotto)
    Una che alla voce competenze sul CV indica:

    “Provengo da una famiglia che si è distinta in tutto il mondo come uno degli
    attori più importanti nel mondo del Design”

    E ride. Ride…

  7. Diciamo pure che la buona educazione ed il rispetto non sono parte fondante dei requisiti della maggioranza a partire dal Sindaco.
    Forse è il caso di tornare ai valori della convivenza civile

  8. A me sembra palese che alcuni consiglieri della lista Rapinese siano in consiglio solo per votare. Mai sentita la loro voce, mai conosciute le loro idee. Il nulla.

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