Chiaro messaggio politico, altrettanto cristallino intento ironico, beffardo. Dopo la nostra anticipazione circa i fondi Cariplo (e successive conferme) e l’intenzione dell’amministrazione di farne richiesta per Villa Olmo:
Villa Olmo e bando Cariplo, la proposta-Lucini non è più tabù
Dopo la conferma ufficiale di ieri sul progetto di una Fondazione:
Villa Olmo, via libera alla Fondazione (con direttore). Ora parola al Consiglio
Oggi i Dem intervengono con una nota che riportiamo integralmente:
“Siamo senz’altro soddisfatti della decisione della Giunta Landriscina di aver accolto due nostri importanti suggerimenti: la proposta su Villa Olmo dell’ex sindaco Lucini e la scelta di partecipare al bando di Regione Lombardia per riqualificare le case popolari.
Una volta tanto la maggioranza ascolta e accoglie le proposte della minoranza: che abbiano capito che per uscire dall’immobilismo vale la pena accogliere i nostri contributi?”, commentano Stefano Fanetti e Gabriele Guarisco, capogruppo e consigliere comunali del Pd. “Tuttavia, chiediamo di non essere lasciati all’oscuro dei prossimi passi, in particolare su Villa Olmo: anzi, ci piacerebbe proprio conoscere nel dettaglio quanto la Giunta intende fare”, aggiungono.
“A dispetto di quanto mi aveva annunciato il sindaco, non solo mi fa piacere sapere che si è deciso di far qualcosa per il nostro gioiello architettonico, ma soprattutto che si sia ascoltato il suggerimento di chi c’era prima, per continuare il lavoro intrapreso dalla precedente Giunta”, precisa Fanetti.
“Voglio ricordare che la possibilità di intervenire sulle case popolari di Como è stata oggetto anche di una nostra interrogazione – dice Guarisco, primo firmatario dell’atto –. Chiedevamo proprio di sapere se il Comune intendesse rispondere all’avviso di manifestazione di interesse per la riqualificazione e il recupero del patrimonio abitativo pubblico e quali immobili comunali sarebbero stati inclusi nella domanda di contributo. Il termine per partecipare è fissato a lunedì prossimo, ovvero il 18 marzo. Oggi, scopriamo con soddisfazione che la decisione della Giunta va nella direzione da noi auspicata”.
Guarisco avverte, tuttavia, che “c’è ancora molto da fare, sia per gli appartamenti inagibili, di cui i 14 per cui viene presentata la domanda di contributo sono solo una piccola parte, sia, più in generale, per gli altri che, oltre tutto abitati, spesso hanno problemi di non poco conto, come muffa o infiltrazioni”.