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Politica

Villa Olmo, nomine, Villa Erba: finale di campagna con scontro totale Molteni-Minghetti

Finale di campagna elettorale con scontro polemico tra Barbara Minghetti, candidata sindaco del centrosinistra, e Giordano Molteni, in campo per il centrodestra. Il pomo della discordia, ancora una volta, è l’affitto di Villa Olmo per un mese (e un milione di euro) al magnate inglese.
Il primo a battere un colpo è stato Molteni.

“È sacrosanto che i comaschi possano godere dei loro parchi e delle loro Ville (magari, perché no, incassando anche qualche milione di €uro da destinare a sport e sociale) – ha scritto il candidato del centrodestra – Sulla questione Villa Olmo Pd, 5Stelle e Renzi, che insieme al Governo stanno impoverendo il paese, hanno però costruito e stanno cavalcando una polemica davvero sterile (vedi anche flashmob di stamattina)”.

VIDEO “Villa Olmo non si vende”: la protesta di Como Comune per l’affitto al magnate per un mese

“Come già detto, probabilmente se la loro candidata sindaco non fosse stata assente dal Consiglio Comunale (42 volte su 100) avrebbe potuto opporsi già 10 mesi fa nelle adeguate sedi istituzionali (non fuori dai cancelli) alla concessione della Villa per 1.3 milioni di euro – prosegue l’attacco frontale di Molteni – Scatenati e disinformati i nostri paladini su Villa Olmo, silenti e accucciati su Villa Erba e il suo Parco? Società pubblica, ma gestione privata, molto privata”.

“Da anni il parco (100.000 metri affacciati sul Lago) e il galoppatoio sono inaccessibili al pubblico per incomprensibili decisioni, nonostante le nostre reiterate richieste di apertura – chiude Molteni – E già che ci siamo vogliamo accedere anche al Parco della Villa del Grumello gestito dall’associazione del Grumello (ASST Lariana, Camera di Commercio e Fondazione Volta) e aperto al pubblico solo pochi mesi all’anno. Tutte emanazioni pubbliche, ma infarcite di società che fanno riferimento agli sponsor elettorali di Minghetti. Noi vogliamo accedere a tutti i parchi di proprietà pubblica, non solo in campagna elettorale”.

“Leggo un curioso post sulla pagina di Giordano Molteni – ha ribattuto subito Minghetti – Mi fa piacere sapere che, da poche ore, anche il candidato della destra la pensi come me e la stragrande maggioranza dei miei concittadini su Villa Olmo. Il candidato erede dell’amministrazione uscente, dimentica però, o forse desidera dissociarsene oggi, che rappresenta esattamente l’amministrazione in carica da cinque anni, la stessa amministrazione che ha noleggiato Villa Olmo togliendola ai comaschi. Quindi, per chiarezza verso i comaschi, se non è d’accordo con questa scelta e con mille altre del centrodestra di Como, basta che lo dica chiaramente. È più che condivisibile”.

“Andrebbe però ricordato ai cittadini che i vertici e i rappresentanti delle società partecipate dal Comune, e Giordano ne cita alcune, sono stati, legittimamente, nominati dalla stessa identica coalizione che lui sta guidando e rappresentando in campagna elettorale. Per essere precisi, alcune nomine sono state fatte pochi giorni fa, in piena campagna elettorale – conclude la candidata sindaco del centrosinistra – Non so come abbia funzionato nella sua esperienza amministrativa a Lipomo, ma a Como chi governa – la maggioranza – deve portare la responsabilità delle scelte fatte nei confronti della comunità. Si può davvero prendere le distanze a poche ore dal voto e convincere di questo i comaschi?”.

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13 Commenti

  1. certo che per un candidato, compreso il suo sponsor Butti (ma tranquilli si eclisserà dopo la sconfitta confidando di non averlo mai conosciuto), che dichiaravano che avrebbero combattuto le idee e non le persone … queste cadute di stile sono significative.
    Che sia disperazione pre elettorale ?

  2. Assolutamente meglio votare!!!

    ________________ ALTRIMENTI ________________
    I PROSSIMI 5 ANNI DI AMMINISTRAZIONE
    A COMO VERRANNO DECISI
    SOLO DA QUESTE CATEGORIE:
    – politici,
    – militanti di liste e partiti,
    – simpatizzanti di liste e partiti,
    – clienti di liste e partiti,
    – e veramente poco di altro…

    FRANCAMENTE VE LA SENTIRESTE VOI?

    1. Scusa Plinio, ma se non sei un politico, un militante di liste e/o partiti, un simpatizzante di liste e/o partiti, un cliente di liste e/o partiti o veramente poco di altro……si può sapere chi cazzuolina sei?

  3. Passa la voglia di andare a votare. Molteni, sulla questione Villa Olmo, ancora non ha capito che fino ad oggi hanno “governato” i suoi, a Como, molti dei quali si solo pure ricandidati. Sulla Minghetti pesano le numerose assenze in Consiglio Comunale. Rapinese boh, onestamente è il più preparato sulla materia, ma ha dei modi che mal si conciliano con la carica che vorrebbe ricoprire. La Bartolich non mi dispiace ma poi, come sempre, tra il dire e il fare ci passa il mondo. Gli altri faranno numero e forse non supereranno nemmeno il 3 per cento. Ad ogni modo, chiunque verrà si troverà un migliaio di dipendenti demotivati e pronti a fare le valigie per migrare in posti migliori.

  4. Giro subito al destinatario la lettera che mi hanno incaricato di consegnare:

    ” Ciao Molteni,

    sono un multimiliardario americano, re delle patatine fritte.
    Vedo bene Porta Torre con due monumentali cartelloni pubblicitari cielo-terra. Me li faresti esporre?
    Solo per un mese ti assicuro 900.000 euro,
    o preferisci in dollari?

    Thank you,
    Mike Potatoes “

  5. Una breve riflessione ma dovuta: Villa Olmo è un bene di proprietà pubblica al 100%, Villa Erba e il suo parco sono beni di proprietà privata della società Villa Erba S.p.A. anche se con partecipazione pubblica (al 51% se non sbaglio).

  6. La campagna elettorale sta per chiudersi con l’apertura, domenica prossima, dei seggi elettorali, e qualche coda inutile di polemica.
    C’è stato chi ha corso per sindaco e consiglieri, puntando al ballottaggio ed alla vittoria, e chi, con calcolo di probabilità alla portata di tutti,
    si è dovuto accontentare di correre soltanto per i consiglieri, ma dovrà comunque vedersela con lo sbarramento del 3%.
    Sono state queste le premesse importanti che hanno dato luogo a campagne elettorali di senso diverso, e di impegno, economico ed anche fisico, diverso. Per chi non si aspetta di governare, è tutto più semplice, e le promesse, i disegni riformatori, gli slanci populistici sono più netti e teorici: tanto poi non se ne farà più nulla, ed invece, nell’immediato, molto può servire per suscitare interesse, conquistare visibilità, simpatie e soprattutto consensi: linfa dorata di ogni forza politica.
    Quindi qualcuno ha scelto, o ha subito la scelta, di correre fuori delle coalizioni, con l’obiettivo minore del bottino di voti, realizzando però in questo modo senz’altro più visibilità e maggiori possibilità, dunque, di poter parlare per diffondere le proprie idee ed orientamenti.
    Ha corso, in sostanza, per la propria particolare esistenza politica e per rafforzarla, in contrapposizione, almeno dichiarata, con le altre proposte. Gli apparentamenti, o i non apparentamenti, inoltre, di chi passerà il primo turno, manderanno un messaggio ulteriore di chiarificazione a tutti gli elettori, riguardo al ruolo di queste più piccole forze politiche.

    Domenica al seggio però, teniamo conto che al di là delle astratte parole, di cui è fatta per molti aspetti la comunicazione politica, ci sono cinque anni di reale gestione amministrativa della Città che aspettano la nostra valutazione per quello che, nel bene o nel male, sono stati. Dimenticarlo non sarebbe giusto!

  7. Ma Molteni non aveva già preso le distanze….? ah, no, ha detto che avrebbe valutato, ahi ahi ahi Molteni! Comunque è stata un campagna elettorale pietosa. E leeeeiiiiii dovesse governare la città spero non passi i prossimi anni a dare la colpa a chi l’ ha preceduta, come spesso capita in questi casi….perché se il buongiorno si vede dal mattino, tra assenteismo e tardive accuse…insomma! Che roba!

  8. Tra il cinismo mestierante della Donna in carriera, lo sciovinismo inutilmente dissimulato dell’Uomo tappabuchi e il nullismo degli altri sedicenti candidati, ritengo che il NON VOTARE sia l’unico modo di liberare la città da questi individui pericolosi. Molto meglio un sincero e neutrale commissariamento.

    1. A ogni Donna in carriera corrisponde uno o più uomini frustrati. Mi spiace per lei che non si capacita che la diversità di genere è ricchezza. E poi le Donne sono meglio anche in politica. Ammettiamolo.😊

  9. “Sulla questione Villa Olmo Pd, 5Stelle e Renzi, che insieme al Governo stanno impoverendo il paese”
    Devono informarlo che nello stesso governo che critica ci sono anche FI e Lega (che lo sostengono).

    “alla concessione della Villa per 1.3 milioni di euro”
    A Molteni deve piacere ingigantire i numeri: l’incasso è 1 milione; i restanti 300 mila euro sono a titolo di cauzione.

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