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Villa Olmo, via libera alla Fondazione (con direttore). Ora parola al Consiglio

Ieri la giunta di Palazzo Cernezzi ha dato il via libera al documento che definisce il futuro piano di gestione per Villa Olmo. Il documento, elaborato da Struttura Srl, inquadra la “Valutazione, in termini di efficacia e di sostenibilità economica, assoluta e comparata, dei modelli alternativi di gestione del compendio di Villa Olmo”. Ora la deliberà passerà dal Consiglio comunale.

La facciata di Villa Olmo

Spiegano dal Comune:

Con l’approvazione della relazione sul piano di gestione, la giunta ha espresso parere favorevole al modello gestionale della Fondazione di partecipazione che è risultato il più adatto in seguito all’analisi comparata, così come al piano di gestione, all’organigramma e al piano economico finanziario della Fondazione stessa.

La Cappella Odescalchi

L’indirizzo della giunta inoltre prevede di coinvolgere, in qualità di soci fondatori, aderenti, sostenitori, Provincia di Como e Camera di Commercio, già partner dell’Accordo di programma siglato nel 2015, soggetti privati selezionati attraverso procedura ad evidenza pubblica, oltre che eventuali altri soggetti pubblici.

Sono rinviate a successive deliberazioni l’approvazione dei documenti giuridici costitutivi della Fondazione, nonché la previsione degli stanziamenti di spesa necessari per la costituzione e per il ripiano delle perdite iniziali di competenza del Comune di Como.

Fontana di Villa Olmo

La relazione

Sul modello giuridico da attuare per la gestione del compendio, il piano prevede la costituzione di una Fondazione di partecipazione, intendendo riferirsi a quella tipologia di Fondazione, con le seguenti caratteristiche:
a)    personalità giuridica e autonomia patrimoniale perfetta;
b)    la flessibilità nella definizione dell’ambito soggettivo, potendo alla stessa partecipare soggetti pubblici e privati, in qualità di soci fondatori, aderenti e sostenitori, con peso decisionale anche diversificato a seconda dell’apporto patrimoniale e non alla vita dell’Ente.

L’assetto patrimoniale è costituito da un fondo di dotazione e uno di gestione: il fondo patrimoniale costituisce il patrimonio della Fondazione in termini di conferimenti in denaro, beni mobili e immobili e altre utilità conferiti alla stessa dai soci fondatori, dai partecipanti e da eventuali soggetti terzi all’atto della costituzione o in seguito; il fondo di gestione garantisce la conduzione della ordinaria attività corrente e di gestione della Fondazione.

Rispetto agli obiettivi di lungo periodo della Fondazione, il piano prevede la valorizzazione degli aspetti culturali e naturalistici del compendio e delle potenzialità dello stesso di creare relazioni territoriali data la sua centralità nel territorio cittadino e nel contesto del Lago.

E’ prevista l’erogazione dei seguenti servizi e attività:
a)    attività istituzionali
b)    attività complementari consistenti in attività mirate a una diversificazione dell’offerta e alla produzione di ricavi aggiuntivi per contribuire alla copertura di una quota parte dei costi di gestione afferenti alle attività istituzionali, quali attività convegnistiche, attività laboratoriali, eventi culturali, eventi aziendali, cerimonie private;
c)    servizi aggiuntivi consistenti in servizi erogati a supporto delle attività istituzionali per garantire una migliore fruizione e per contribuire alla copertura di una quota parte dei costi di gestione afferenti alle attività istituzionali stesse, quali visite guidate, attività didattiche, caffetteria, ristorazione, bookshop;
d)    concessioni di aree annesse al compendio per l’erogazione di servizi al pubblico a fronte del pagamento di un canone;
e)    accesso gratuito e libero al parterre, al parco e all’orto botanico;

Per quanto riguarda la struttura organizzativa e il piano economico-finanziario, lo studio prevede una dettagliata indicazione della struttura organizzativa che dovrà caratterizzare la futura Fondazione, unitamente a un piano economico su un arco temporale di dieci anni.

a) Struttura organizzativa: lo studio propone la presenza di un direttore cui dipendono direttamente gli uffici di Staff e gli uffici di line (coordinamenti attività culturali, attività naturalistiche, offerta divulgativa e didattica).

b) Piano economico: comprende i ricavi, tra i quali in via prudenziale, in linea con l’intera logica del piano, sono stati valorizzati a zero i ricavi da contributi istituzionali e al minimo i ricavi da sponsorship, i costi fissi esclusi quelli di personale, i costi variabili e i costi del personale.

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