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Erone Onlus, grande successo la serata al Castello di Casiglio. Quella generosa donazione che aiuterà moltissimi malati. Ecco come

Grande successo, sabato scorso 17 giugno, per la serata di beneficienza organizzata da Erone onlus presso il Castello di Casiglio di Erba. Un appuntamento che, come ogni anno, è stato anche un’occasione per conoscere le attività in campo sanitario e le innovazioni oncologiche portate avanti dall’associazione. “La novità di quest’anno – racconta il presidente Alberto Vannelli, erede della scuola di chirurgia colorettale dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e attuale direttore della Chirurgia al Valduce – viene da Roberto Polvara e dai figli Elisabetta, Andrea e Stefano che hanno destinato ad Erone onlus una generosa donazione in memoria della loro amata moglie e madre Giusy Muttoni, scomparsa prematuramente lo scorso 20 luglio. Per sua volontà, alle esequie hanno chiesto non fiori, ma donazioni destinate all’associazione”.

Una donazione che permetterà di formare una figura professionale ad hoc destinata a migliorare in modo sostanziale la qualità della vita dei pazienti portatori di stomia: “Grazie ad una precedente collaborazione con l’Università Cattolica di Milano, verrà formato un assistente sociale messo gratuitamente a disposizione da Erone onlus che questa affiancherà i pazienti oncologici portatori di stomia con la creazione di un modello di auto-mutuo aiuto – spiega infatti Vannelli – sappiamo infatti molto bene quanto la malattia oncologica impatti fortemente sulle dimensioni sanitaria e sociale, e quanto si influenzano condizionando il processo di guarigione”.

La Lombardia è da anni leader nelle cure oncologiche – racconta l’Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione Alessandro Fermi, presente alla serata -, ma l’accessibilità al territorio può limitarne l’efficacia. Erone onlus, in linea con i principi della riforma sanitaria lombarda, rappresenta un modello di volontariato quale attore fondamentale per concorrere al completamento dell’offerta socio-sanitaria, non come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo ma come funzione complementare e ausiliare, finalizzata al raggiungimento e consolidamento della buona qualità dell’efficienza, dell’appropriatezza e dell’umanizzazione dei servizi sanitari e sociosanitari”.

Va comunque ricordato che corretti stili di vita e diagnosi precoce restano i primi strumenti per combattere i tumori ma la prevenzione è realmente efficace solo a patto che venga messa in atto quando si è ancora giovani. Per questo, la sfida di questi anni di Erone onlus è stata quella di creare un modello scolastico per tradurre la prevenzione oncologica in immagine, lasciando agli studenti il compito di creare un nuovo canone per ispirare la cittadinanza: la “kalokagathìa”, prima esperienza italiana come modello etico di prevenzione. Proprio in linea con questo progetto, durante la serata è stato quindi possibile ammirare le opere dei ragazzi del Liceo Classico Cairoli di Varese: un PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) sul tema dell’attività fisica come fattore di prevenzione per i tumori. “Quando iniziammo quest’avventura nel 2012 – conclude Sara De Dosso vice primario di oncologia presso l’Istituto Oncologico della Svizzera italiana e cofondatrice insieme al marito di Erone onlus – devo riconoscere che fummo buoni profeti nell’auspicare un rinnovato cambiamento della società civile, con il messaggio: ‘costruire un’idea per istruire una coscienza oncologica’ e i risultati di questa serata ci danno ragione”.

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