E succede così, in un attimo. La vedi per anni, chiacchieri con lei e poi non c’è più. Certo, si dirà, “è la vita” ma non è che sia facile da accettare. E’ morta poche ore fa Domenica, la Dome, anima di un locale non centenario ma diventato immediatamente Storico, con la Esse maiuscola, in centro a Como: il Birratrovo di via Carducci fondato con il marito, il mitico Umberto. L’Umbe per i veterani.
Dalla prima sede in via Giovio, tra via Cesare Cantù e l’incrocio con via Diaz a pochi passi dalla Pinacoteca, al trasferimento appunto in via Carducci. Prima in un localino non molto ampio, la vecchia sede Einaudi (gli anziani la ricordano), fino all’allargamento negli spazi a fianco. E poi i tavoli in piazza Pinchetti e davanti alle vetrine. E ancora, dai panini alla cucina, i piatti di alto livello, le partite, i pranzi e le cene.
Umberto e Domenica, coppia ostica, ma cuori d’oro, di platino, rusticani e veraci entrambi. Diffidenza iniziale ma poi sempre, quando speravi di essere conquistato, confidenza, chiacchiere: “Assaggia questa, anzi anche questa, guarda che birra devi provare oggi, e il prosciutto di Marco d’Oggiono è uno spettacolo. Hai letto i giornali oggi? Parliamone”.
Non c’è comasco che non sia passato in via Carducci, qualcuno per caso, qualcuno per restarci ogni sera, tutte le sere. Davanti al banco, sul marciapiede o nel soppalco.
Domenica se ne è andata, succede come succederà a tutti. Ma ha lasciato quella traccia di carta vetrata bellissima, quasi infastidita dalle troppe persone intorno. Eppure era a volte abbastanza accogliente, il giusto, come solo chi sa amare (e fare, soprattutto) il proprio mestiere e può davvero permettersi di scolpire qualcosa nella memoria di chi ascolta. Tutto il diritto, la Dome.
Un piccolissimo ricordo di alcuni anni fa: anche il Birratrovo aveva, e ha, una tessera punti. E Domenica, una domenica di fine dicembre disse: “Uè, giornalista, hai talmente tanti punti da comprare il locale”.
“Uè, Dome, ho bevuto bene quest’anno, ci sta”.
“Ehh, spendili questi punti che scadono”.
“Ma no”.
“Va bene così”.
Ciao Dome.