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Il Comune di Como nega all’ultimo piazza Verdi, salta l’evento dei giovani: “Ingiustificabile, troviamoci lo stesso”

Tutto era fissato ufficialmente per domenica 28 maggio alle 16 in piazza Verdi a Como. Lì avrebbe preso forma l’appuntamento di Sinergie dedicato alla creazione di un nuovo spazio per la socialità giovanile, secondo atto della prima Agorà che si era tenuta lo scorso 15 aprile presso la ex Tintostamperia Val Mulini, dove alcuni rappresentanti delle associazioni giovanili del territorio si erano confrontati e avevano dialogato con le istituzioni. Partendo da quella giornata, domenica prossima sarebbe ripreso il confronto con l’obiettivo di creare un nuovo momento di scambio e dialogo tra generazioni, aperto a tutti, sulle necessità e i bisogni dei giovani.

Previste anche attività artistiche e ricreative, spazi di dialogo e per lo studio, attività di orientamento e prevenzione e molto altro, nell’ambito di un percorso nato all’interno del progetto Sinergie che coinvolge Agesci Como 1 e Como 45, Associazione Sant’Abbondio, Circolo Olmo, Consulta Provinciale degli Studenti, CSV Insubria, Fuori Fuoco, Legàmi, Lumilhub, Luminanda, Supporto Attivo Como, We For The Planet e WeRoof. E, tocco finale, avrebbe partecipato all’iniziativa anche l’Informagiovani del Comune di Como, la Cooperativa sociale Lotta all’Emarginazione e il Birrivico (tenendo acnhe conto che il Progetto Giovani Sinergie Comasche è sostenuto da Regione Lombardia con il Bando Giovani SMART).

E invece? E invece, questa sera, una nota ufficiale degli organizzatori – densa di amarezza e stupore – comunica il diniego del Comune di Como alla concessione di piazza Verdi, con la conseguenza dell’inevitabile annullamento dell’evento (a dispetto della volontà dei ragazzi di trovarsi comunque).

Di seguito, la nota ufficiale che ricapitola la vicenda.

Come realtà partecipanti alla rete di Sinergie ci troviamo purtroppo costretti a comunicare l’annullamento del pomeriggio di domenica 28 maggio per come ci eravamo impegnati a organizzarlo nell’ultimo mese. Volevamo costruire insieme, a partire da nostre idee da condividere e sviluppare con la cittadinanza tutta, l’esempio di cosa vorrebbe dire per noi un luogo di aggregazione di cui sentiamo fortemente il bisogno a Como. A pochissimi giorni dall’evento ci è arrivata una comunicazione del Comune che, dopo precedenti rassicurazioni e presa in carico da parte dell’autorità competente, non ci ha autorizzato a utilizzare piazza Verdi.

Troviamo che un comportamento di questo genere da parte di un partner di progetto sia difficilmente giustificabile. Ci è stato detto che la decisione è stata motivata da ostacoli tecnici impossibili da superare. Ci chiediamo, a questo punto, se le motivazioni tecniche siano realmente insormontabili e, soprattutto se la politica non possa preservare il suo legittimo spazio di agibilità.

Abbiamo deciso, per non lasciare cadere l’attenzione sull’argomento, di trovarci comunque in piazza Verdi per parlare di ciò che è accaduto e spiegare le idee che abbiamo sviluppato in questi mesi. E per ragionare insieme su quali possano essere delle soluzioni, anche di natura tecnica, per risolvere il problema delle continue compressioni della socialità e dell’aggregazione nella nostra città. La nostra azione non deve essere intesa come di totale chiusura. Auspichiamo, infatti, che in futuro l’evento si possa comunque realizzare. Rimane però il fatto che non vogliamo lasciar cadere ciò che è successo. Per chi vorrà sostenerci ci troviamo domenica 28 maggio alle 18 in piazza Verdi.

Invitiamo a partecipare chiunque si sia trovato in una situazione simile e condivida la nostra delusione.

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8 Commenti

  1. Forse è solo coincidenza che domani al Teatro Sociale sono programmati i saggi di danza di fine anno dalle 10. 00 alle 22.30 ?
    Forse è solo coincidenza che il
    Comune, dopo aver accordato la tappa di Handbike (mancata sicurezza, perché il 28 maggio vi sono troppi turisti , lo scoprono solo a ridosso dell’evento?) . Così la medesima coincidenza che cin un comunicato flash annullano il già programmato “Agorà” dei giovani. Che ci sia qualcuno con dubbie qualità nel decidere e/o programmare/autorizzare eventi in contemporanea nello stesso giorno?

  2. E dove sono le ragioni del diniego, nessun comunicato come al solito.
    Posso solo ipotizzare che la mentlità del piccolo mondo antico che regna sovrana a Como veda i giovani e la loro vitlità come un problema non una opportunità, un fastidio da evitare per non turbare il sacro riposo di chi vive in centro.
    I giovani sono il futuro, il piccolo mondo antico , ormai non solo antico ma morto e sepolto, il passato remoto.
    Aggiungo che non essendo Como la casa di Rapinese è sacrosanto che atti pubblici come questo vengano giustificati da una comunicazione ufficiale in cui vengono spiegate le ragioni del dinniego, anche in previsione di possibili azioni legali contro l’ordinanza stessa.

  3. Massi che stiano a casa…non disturbiamo i turisti che devono affollare Como per trovare questi “sognatori” che sperano di cambiare qualcosa!!!
    A Como se ancora non avete capito, c’è Supercazzola Rapiman quindi mettetevi l’anima in pace, lui dice, lui fa e che nessuno osi contraddirlo.
    Guardate i docili e ammaestrati consiglieri di maggioranza e assessori vari, zitti, muti e piegati al volere del Supercazzola Rapiman.

    Hasta la victoria siempre

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