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La Ticosa: l’affascinante idea De Santis, il rischio trappolone per sindaco e centrodestra

L’articolo che state per leggere è pubblicato su ComoZero settimanale cartaceo, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem. Foto in copertina Carlo Pozzoni

Difficile non definire affascinante l’idea di un polo della creatività e di alta tecnologia in Ticosa per i giovani che progettano il futuro. E Paolo De Santis – basta guardare alla realtà di ComoNext – quando parla di queste cose fa sul serio.

Eppure, ieri pomeriggio, dopo l’incontro del sindaco con l’imprenditore a cui hanno partecipato anche gli assessori Marco Butti (Urbanistica), Vincenzo Bella (Opere pubbliche) e Marco Galli (Ambiente), il vento che spirava nella giunta Landriscina era freddino. Per non dire gelido. E non tanto per il progetto in sé, quanto per i suoi potenziali effetti.

Già il fatto che per una delle incompiute-simbolo di Como, una delle proposte più forti arrivi totalmente da fuori palazzo, non si può definire “commissariamento” ma, insomma, proprio un complimento per l’esecutivo non è. Il fatto che poi quella stessa proposta arrivi da una fetta di città – quella dell’associazione “Officina Como” – che è decisamente contigua con l’ambito politico dello sfidante di Landriscina nel 2017, ovvero Maurizio Traglio, rende politicamente sdrucciolevole il tutto.

Ma c’è di più.

Il punto vero è che per dare un primo, concreto slancio al progetto De Santis, una scadenza utile è già dietro l’angolo: il 28 febbraio prossimo, giorno entro cui vanno presentati a Fondazione Cariplo i progetti per le cosiddette erogazioni emblematiche. Quelle, per capirsi, che portarono i 5 milioni di euro a Villa Olmo grazie al presidente (comasco) Giuseppe Guzzetti.

Uno scenario che secondo molti potrebbe baciare nuovamente Como in questo inizio 2019. Ma i tempi sono strettissimi e mettono Palazzo Cernezzi al bivio: dire sì a De Santis e mettersi a correre, con il rischio di cedere la bandierina-Ticosa ai “forestieri”? O prendersela con calma, con il pericolo, però, di perdere un’occasione (ed eventualmente tanti soldi) per il capoluogo?

Comunque la si veda, politicamente il rischio trappolone-politico per il centrodestra è alto. Altissimo.

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Un commento

  1. Siamo alle solite, si getta fumo negli occhi con progetti fantasiosi per spostare l’attenzione dalla completa incapacità dell’attuale amministrazione di gestire persino l’ordinaria manutenzione delle cose comunali, è un classico già visto, si riempono pagine con inutili dibattiti su progetti mirabolanti, e nel frattempo la città va allo sfascio….

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