Nei giorni scorsi, il governo ha stanziato un primo aiuto per gli enormi danni causati dall’ondata di maltempo – con grandinate devastanti – che colpì la Lombardia alla fine di luglio. Un contributo che però, rispetto alla quantificazione dei danni, calcolati in circa 2 miliardi, è ancora decisamente limitato. Su questo tema, riceviamo e pubblichiamo da un lettore alcune (amare) considerazioni.
Di seguito, il testo integrale (per segnalazioni, commenti, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o tramite la pagina facebook).
Meno di 1 euro ad abitante. Questo vale, ad oggi, la Lombardia, per il Governo nazionale. Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza per gli eventi disastrosi provocati dal maltempo sulla regione dal 4 al 31 luglio scorso. Ha messo a disposizione 9 milioni 430mila euro per una Regione che a maggio di quest’anno registrava 9.957.029 abitanti.
Va detto che si tratta di uno stanziamento “per le prime misure urgenti” e che lo stato di emergenza ha una durata di 12 mesi; quindi, ci auguriamo tutti che il grosso arriverà dopo, ma se il buongiorno si vede dal mattino, non credo sia il caso di farsi troppe illusioni.
Da più di un mese tra Turate, Cogliate Ceriano Laghetto e Misinto e Rovello Porro vedo ogni giorno gente sui tetti per rimediare al disastro provocato dalla furia del maltempo.
Ma ci sono cantieri aperti ovunque, persone che hanno lavorato anche con 40 gradi e il sole che picchiava in testa per cercare di rimediare il più in fretta possibile.
D’altra parte, questa è la terra in cui “se sta mai coi man in man”.
Ma permetteteci almeno che ci girino un po’ le palle.
G.M.