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Punti di vista

Meglio ubriaconi e sederi al vento o i danzatori tra lago e cielo sul Monumento ai Caduti di Como?

Se c’è una cosa assurda, in questi giorni a Como, è la polemica sullo spettacolo di danza verticale sul Monumento ai Caduti di Como. Come noto, ieri sera e questa sera – dopo le prove di giovedì – la città può di ammirare alcuni straordinari danzatori volare leggeri attorno al monumento regalando immagini davvero suggestive. Bellissimo, no? E invece, apriti cielo: dapprima il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Lorenzo Cantaluppi e poi persino gli Alpini si sono scagliati contro la performance artistica gridando all’oltraggio del sacrario e della memoria dei caduti nella Grande Guerra, che verrebbero offesi dalla danza e dall’arte. Opinioni assolutamente legittime, naturalmente, e ci mancherebbe altro. Alle quali, però, ci permettiamo di opporre due argomenti forse un po’ troppo poco considerati da chi grida alla profanazione.

La prima è di carattere storico ed è bizzarro che i critici ignorino le radici stesse dell’opera che svetta sul lago. Come ampiamente noto, il Monumento ai Caduti di Como venne realizzato – su spinta nientepopodimendo che del fondatore del Futurismo, Filippo Tommaso Marinetti – sulla base degli schizzi per una centrale elettrica disegnati da Antonio Sant’Elia. E rileggendo il Manifesto dell’Architettura futurista scritto proprio dal Sant’Elia, risulta difficile coniugare il suo spirito visionario e impregnato di vitalità con la tombale intangibilità che si vorrebbe affibbiare all’architettura comasca.

Basti pensare al passaggio in cui Sant’Elia proclamava “che l’architettura futurista non è per questo un’arida combinazione di praticità e di utilità, ma rimane arte, cioè sintesi, espressione”, parole che già da sole sembrano celebrare – quasi auspicare – le nozze tra il Monumento ai Caduti e lo spettacolo dei danzatori volanti. Ma se proprio non bastasse, ecco che Sant’Elia con tono stentoreo affermava anche che “per architettura si deve intendere lo sforzo di armonizzare con libertà e con grande audacia, l’ambiente con l’uomo, cioè rendere il mondo delle cose una proiezione diretta del mondo dello spirito”. E già qui, probabilmente, la questione potrebbe dirsi chiusa. Invece, aggiungiamo un altro argomento.

Questo: ma davvero vogliamo criticare la meraviglia dei danzatori volanti tra terra, pietre del Carso, lago e cielo quando ogni santo giorno quelle scalinate e quelle imponenti pareti sopportano – da decenni – ogni tipo di affronto, dagli spacciatori agli ubriaconi, passando per gli imbrattatori e – specie forse peggiore di tutte per noncuranza e insensibilità – le frotte di turisti pancia al vento e tanga al sole che sgocciolano gelati davanti ai comaschi caduti? Ma suvvia, di cosa stiamo parlando?

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45 Commenti

  1. Premetto che forse una spiegazione del balletto potrebbe giustificare l’ utilizzo del monumento
    Penso anche che se la performance fosse finita con lo srotolamento di un grande tricolore nessuno avrebbe obiettato niente

  2. Sulle scale che portano all’altare della Patria a Roma è addirittura vietato sedersi, a Como balliamo sui monumenti ai caduti. Alla faccia del rispetto.

  3. Quante polemiche inutili. Il monumento ricorda i caduti ma è anche un’opera artistica citata in tutti i testi di architettura. Il resto lo ha spiegato il direttore.

  4. Emanuele Caso, domani vengo a danzare sulla tomba dei tuoi cari. Sai, avrei altri posti dove dimostrare il mio talento ma lì è dove piace a me perché anche il cimitero svetta sul lago, suvvia; di cosa stiamo parlando…

  5. il fatto che il monumento sia quotidianamente infestato da spacciatori,turisti in mutande e ubriaconi non è certo un motivo valido per dare il via a uno spettacolo su un monumento che ricordare chi ha dato la vita per il nostro Paese. casomai l’amministrazione comunale dovrebbe impegnarsi il doppio per salvaguardare il monumento da tutta la marmaglia che quotidianamente lo insulta.

    1. Purtroppo il monumento è preso come orinatoio a non x cani ma da umani ed è una cosa indecente la puzza e poi li ci son sempre stati spacciatori mi ricordo bene anche. Alcuni anni fa quando passavo facendo jogging con il gruppo palestra lì vedevamo e quindi non si tratta di una cosa recente ma di un bel po’ vdi anni!!!

  6. I caduti della grande guerra morti x difendere i confini penso che siano ben più umiliati da confini oggi biventati colabrodo anzi inesistenti al punto che se non riescono ad invaderci li andiamo a recuperarli in mare per portarli e mantenerli in Italia anzichè riportarli da dove sono partiti

  7. Sconcertante esempio di faziosità giornalistica!!!
    Si chiede ai lettori di scegliere tra due situazioni e si pubblica le foto di una sola!
    Dove sono per “par condicio” le foto di ubriaconi e sederoni al vento?????
    VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!!!!!!!!!!

  8. Il titolo già chiarifica l’intenzione di buttare fumo negli occhi

    Sedere al vento no grazie
    Ubriaconi? Sono astemio quindi mia opinione forse risulterebbe di parte. Problema sociale su cui lavorare.

    Ma
    Premesso che due oscenità non giustifichino la terza nemmeno se minore,

    Se la domanda è se sia peggio ubriacarsi o mettere i piedi sul monumento ai caduti…. nessuna persona sana di mente potrebbe dire che sia peggio ubriacarsi.
    Se la domanda è se sia peggio girare in vesti poco onorevoli o calpestare un monumento ai caduti… stessa risposta.

    Una oscenità verso se stessi è comunque minore di quella oscenità contro la memoria, i caduti. E tutte le persone (persone) che a un monumento ai caduti attribuiscono ancora i suo significato

    Intenzione:domanda retorica per buttare fumo negli occhi.
    Ma
    La risposta alla domanda è
    PEGGIO LA DANZA VERTICALE. Oggettivamente

  9. Signori
    Inutile vi arroghiate il diritto di dire “i caduti di sicuro avrebbero apprezzato”

    Quello non è un muro
    O un grattacielo
    O una stazione

    Incredibile che non ci si renda conto che
    Un MOMUMENTO
    ai CADUTI
    Sia testimonianza di rispetto e voglia commemorare un sacrificio totale in un momento devastante come la guerra
    Ed ESIGA
    Esiga
    ESIGA
    Quel rispetto che con tanta superficialità gli è stata negata
    No, non serve un genio a capire che non sia il luogo adatto a uno spettacolino.
    Stupisce invece che chi dice di fare arte (i “ballerini” e i loro promotori locali come il teatro) di fronte a un contratto e a un pochino di visibilità calpestino (letteralmente) l”arte.
    Oltre che un ONORE che evidentemente nemmeno arrivano a intuire. Figuriamoci a tributare. O rispettare

    1. Ottimo commento che sostengo pienamente! È un MONUMENTO con un grande significato storico e degno di massimo rispetto. Trovo l’articolo di Comozero di bassa levatura, di scarsi valori civici e ,in particolare, che segue molto la moda della società odierna di voler in ogni modo giustificare ogni mal comportamento trovando o a volte inventando dei “perché” spesso precari affinché il giusto diventi ingiusto e l’ingiusto sia la normalità. Ed è la società di oggi in declino di valori e ricca di confusione…

  10. Chiacchiere inutili.
    Non ho sentito nessuno scandalizzarsi ongolfiera ha sfregiato il Mausoleo Voltiano, forse perché il Sindaco non era ancora Rapinese?
    A proposito chi aveva dato il permesso? Boh!

    1. Ma…
      Come mai, se riteneva di doversene lamentare, lei non lo ha fatto? E invece ora si sente.in dovere di zittire chi segnala l.oscenita di chi calpesta il monumento ai caduti in guerra?

      Buonafede?
      Non traspare.

  11. E che avranno mai fatto? Hanno danzato, sul monumento, in modo armonioso e delicato. E i Caduti avranno certamente apprezzato! Perché non ci si acandalizza, invece, del fatto che il Monumento è adibito ad urinatorio degli spacciatori e spesso è oggetto dei vandalismi dei writers? Eh Cantaluppi? Che sia un cesso a cielo aperto va bene ai Caduti?

  12. Io non sono né allibito, né scandalizzato. E’ un fatto, però, che Monumento ai Caduti sia un luogo simbolo del cordoglio. Si decide, legittimamente, che una forma d’arte e di bellezza possa essere ospitata da quel luogo così particolare, al di là delle caratteristiche architettoniche? Bene, lo si spieghi, prima, alla città (e, perché no, a chi a quei caduti è più vicino, come gli Alpini). Se ciò fosse accaduto, sono certo che un punto di incontro tra diverse sensibilità si sarebbe trovato e sarebbe stato un momento di crescita. Invece, il nostro superman reagisce come suo solito, senza la minima capacità di comprendere l’altro e, tra l’altro, ricordando agli Alpini, e alla città, le proprie mancanze in termini di degrado e sicurezza dell’area.

  13. I monumenti dei caduti sono luoghi di memoria e rispetto, esattamente come lo sono i cimiteri, e non sono fatti per altri scopi. Non si confaciono ne alla danza ne al degrado, e su questo dovrebbe riflettere chiunque gestisca l’area indipendente dal pensiero politico. Per la danza possono essere reperiti altri siti… Broletto? Porta Torre? …il degrado dovrebbe essere sempre osteggiato e risolto.

  14. Sono contraria a qualsiasi tipo di esibizione sui monumenti.
    Questo lo è ed esige rispetto; questo spettacolo, pur bello che sia, è inopportuno su un qualsiasi monumento

  15. Mi suona assai curiosa l’affermazione che la danza possa offendere qualcosa o qualcuno. Forse qualcuno dovrebbe collegare meglio la lingua al cervello prima di parlare, meditare, rimeditare e rimeditare ancora. E poi, finalmente, decidere di tacere.
    P.S. Prevengo le eventuali critiche: non “tacere” perché io desideri che venga impedita la libertà di espressione, ma “tacere” per evitare di fare brutte figure. Insomma, è un tacere a favore del soggetto tacente.

    1. Ha chiaramente espresso un ottimo consiglio.
      Peccato non lo abbia messo in pratica.

      Lei, come dice, non capisce come la danza sul monumento ai caduti possa offendere…
      Ma è evidente abbia offeso molti
      E molto

      Dunque, come dice, LEI non capisce.
      E se non capisce….
      Perché non mette in pratica il suo consiglio
      E prima di commentare… si assicura di aver capito?

    2. Commento ampolloso e scioccamente autoreferenziale.
      Manchi delle basi semantiche e logiche, ti ergi a demiurgo, non fosse che sei chiaramente confuso.

      “Se” nella vita reale proponi argomentazioni esponendole come hai fatto qui, non oso immaginare l’imbarazzo degli interlocutori…

  16. I Caduti sicuramente apprezzeranno le originali e raffinate evoluzioni artistiche disegnate da danzatori acrobati. Una visione elegante per veder valorizzata, in “tempi moderni”, la Memoria del sacrificio di tanti giovani ospitati, attraverso il loro ricordo, in un monumento architettonico e storico. Aspetti da ampliarsi oltre il 4 novembre…fiduciosi nella possibilità futura di poter far raggiungere la parte più alta del monumento stesso da un pubblico invitato a ricordare e ad osservare al tempo stesso la bellezza dello scenario circostante.

  17. Almeno questi sono artisti apprezzabili che non hanno arrecato danni al monumento, invece di lamentarsi andrebbero apprezzati per la loro bravura. Per lamentarsi abbiamo ben altri argomenti vedi i “capeggiatori”, lo spaccio, gli ubriaconi, i bagnanti fuori luogo, i violenti, gli imbrattatori e tanto altro…

  18. Il cognome della mia famiglia è inciso su questo Monumento. Penso che il mio bis-nonno partito volontario, perito in guerra lasciando 3 figli piccoli, avrebbe sicuramente apprezzato la dinamicità e la vitalità della sua città.

  19. io trovo che la danza sia espressione di leggerezza e profondità, di bellezza e malinconia, non trovo quindi nulla di disdicevole nell’associarla a questo monumento.
    Anzi.
    Ma l’arte è libera e come tale genera pareri, emozioni e sensazioni diverse.

    1. E allora vai a ballare altrove, e non dove si erge un monumento dedicato a chi è morto anche per quei quattro perecottari che non vedevano l’ora di celebrarsi sui loro cadaveri.

  20. Non è che si debba per forza scegliere tra le chiappe al vento e i danzatori acrobati, esiste una “terza via” che rispetti il significato che ha assunto l’edificio negli anni: monumento ai caduti (per chi non se lo ricordasse).
    Nessuna delle due alternative proposte dal sig. Caso mi pare consona a tale significato, indipendentemente dal progetto derivato da “schizzi per una centrale elettrica” o dall’idea di architettura propugnata da Sant’Elia…

    1. Assolutamente d’accordo. Architettura è anche funzione, e la funzione di quel monumento oggi è il ricordo, silenzioso e introspettivo. Anche perché, se portassimo all’estremo l’idea espressa dal direttore che sia l’autore – e non il committente, la cui sensibilità muta nel tempo – responsabile dell’interpretazione autentica della sua opera nel caso di un monumento pubblico, dovremmo allora pensare che quello non sia un omaggio ai caduti, ma un omaggio alla guerra in quanto tale, dal momento che i futuristi erano come noto portatori dell’idea della guerra come “sola igiene del mondo”. Il che, 100 anni dopo, ci appare lontano dal comune sentire (o almeno spero).

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